Mi sento male fisicamente quando devo avere a che fare con mia suocera
Buongiorno,
Scrivo perché non riesco ad avere contatti con mia suocera senza che mi senta male o che le risponda male.
In re
Viviamo nello stesso palazzo, tutto di sua proprietà.
È sempre stata piuttosto "impicciona", per dirne una mi chiedeva tutti i giorni dove andassi o con chi andassi, mi informava che aveva sentito rientrare tardi me e mio marito, non voleva che mettessimo contatori separati per acqua o gas perché era uno "spreco", ma ho sempre ben sopportato la cosa, sebbene abituata a vivere in maniera molto più libera e indipendente.
Purtroppo da un anno a questa parte, da quando è nato mio figlio, non riesco più a sopportarla, anzi provo malessere fisico quando so che posso o devo incontrarla.
È praticamente ossessionata da lui.
Da quando ho riportato mio figlio a casa per me è stato un incubo.
Mette le mani mentre cambio il bambino; cercava di aggiustarlo mentre lo allattavo e gli teneva la mano; voleva a tutti i costi darle ei il biberon; mi ha insistito più volte quando il bimbo aveva meno di un mese che glielo lasciassi da solo; me lo toglieva dalle braccia non appena varcavo la soglia di casa sua; mi dice ogni volta che mi vede che ha sentito il bambino piangere a tot ora e mi chiede perché piangeva; non me lo ridà se piange o se le dicevo che è ora per me di andare via; ogni volta che usciamo corre al balcone per chiederci dove andiamo e se andiamo da mia madre (so che lo fa a posta perché me lo ha detto chiaramente che ci ha sentiti scendere); al battesimo al suo compleanno lo toglieva a chiunque lo tenesse in braccio e ci seguiva fisicamente ovunque andassimo.
Via via ho diradato sempre più le visite a casa sua, ogni volta che andavo stavo male.
Piano piano ho smesso di andare completamente di andare a casa sua, il bimbo può tranquillamente andare dai nonni, ma io non ce la faccio ad andare.
Lo porta il padre e quando stacco presto da lavoro fingo di avere altro da fare pur di non andare io.
Se non posso fare altrimenti mi sento fisicamente male: ho le palpitazioni e mi gira la testa.
Se sto tornando a casa da una passeggiata, mi viene il magone come imbocco la via di casa, controllo che non stia sul balcone.
Una volta sotto casa cerco di aprire il più silenziosamente possibile, in modo che non si affacciano,...
Quando la incontro cerco di mantenere la conversazione il più breve possibile perché ho iniziato a risponderle piuttosto bruscamente...Sembra che quando la incontro vado in modalità fight or flight.
Non capisco se è perché ho una depressione non diagnosticata o se è davvero lei che si comporta in modo esagerato.
Mi sento pazza e chiedo a tutti se lo sono.
In tutto ciò mio marito si sente spezzato in due, è triste perché mi vede così, ma gli ho impedito di andare a dirgliene quattro perché avrebbe iniziato a urlare o a prenderla a parole.
Scrivo perché non riesco ad avere contatti con mia suocera senza che mi senta male o che le risponda male.
In re
Viviamo nello stesso palazzo, tutto di sua proprietà.
È sempre stata piuttosto "impicciona", per dirne una mi chiedeva tutti i giorni dove andassi o con chi andassi, mi informava che aveva sentito rientrare tardi me e mio marito, non voleva che mettessimo contatori separati per acqua o gas perché era uno "spreco", ma ho sempre ben sopportato la cosa, sebbene abituata a vivere in maniera molto più libera e indipendente.
Purtroppo da un anno a questa parte, da quando è nato mio figlio, non riesco più a sopportarla, anzi provo malessere fisico quando so che posso o devo incontrarla.
È praticamente ossessionata da lui.
Da quando ho riportato mio figlio a casa per me è stato un incubo.
Mette le mani mentre cambio il bambino; cercava di aggiustarlo mentre lo allattavo e gli teneva la mano; voleva a tutti i costi darle ei il biberon; mi ha insistito più volte quando il bimbo aveva meno di un mese che glielo lasciassi da solo; me lo toglieva dalle braccia non appena varcavo la soglia di casa sua; mi dice ogni volta che mi vede che ha sentito il bambino piangere a tot ora e mi chiede perché piangeva; non me lo ridà se piange o se le dicevo che è ora per me di andare via; ogni volta che usciamo corre al balcone per chiederci dove andiamo e se andiamo da mia madre (so che lo fa a posta perché me lo ha detto chiaramente che ci ha sentiti scendere); al battesimo al suo compleanno lo toglieva a chiunque lo tenesse in braccio e ci seguiva fisicamente ovunque andassimo.
Via via ho diradato sempre più le visite a casa sua, ogni volta che andavo stavo male.
Piano piano ho smesso di andare completamente di andare a casa sua, il bimbo può tranquillamente andare dai nonni, ma io non ce la faccio ad andare.
Lo porta il padre e quando stacco presto da lavoro fingo di avere altro da fare pur di non andare io.
Se non posso fare altrimenti mi sento fisicamente male: ho le palpitazioni e mi gira la testa.
Se sto tornando a casa da una passeggiata, mi viene il magone come imbocco la via di casa, controllo che non stia sul balcone.
Una volta sotto casa cerco di aprire il più silenziosamente possibile, in modo che non si affacciano,...
Quando la incontro cerco di mantenere la conversazione il più breve possibile perché ho iniziato a risponderle piuttosto bruscamente...Sembra che quando la incontro vado in modalità fight or flight.
Non capisco se è perché ho una depressione non diagnosticata o se è davvero lei che si comporta in modo esagerato.
Mi sento pazza e chiedo a tutti se lo sono.
In tutto ciò mio marito si sente spezzato in due, è triste perché mi vede così, ma gli ho impedito di andare a dirgliene quattro perché avrebbe iniziato a urlare o a prenderla a parole.
[#1]
Gentile utente,
il nostro stato emotivo è strettamente legato al benessere corporeo. Da quanto leggo lei è terrorizzata dal confronto con sua suocera, da qui l’ansia di incontrarla e sopportare domande e giudizi. Prendere le distanze aiuta senz’altro temporaneamente, ma non potrà evitarla per sempre. Chiunque sarebbe crollata di fronte a un continuo interrogatorio che mette in dubbio le sue capacità di mamma e madre, ritrovi la sua autonomia e la sua autostima. Mi sembra di capire che sua suocera non ha altri impegni mentali che preoccuparsi di voi e del piccolino. Magari potrebbe, assieme a suo marito, parlare chiaramente con sua suocera, dirle che le sue attenzioni sono spesso eccessive e soffocanti, che avete bisogno dei vostri spazi come ogni giovane famiglia. Un piccolo esercizio che può fare è di non dare sempre giustificazioni riguardo ciò che fa o dove và, resti coesa con suo marito, proteggete il vostro nucleo familiare da eccessive intromissioni.
Coraggio, un bel respiro e salga le scale senza timore.
Un caro saluto
il nostro stato emotivo è strettamente legato al benessere corporeo. Da quanto leggo lei è terrorizzata dal confronto con sua suocera, da qui l’ansia di incontrarla e sopportare domande e giudizi. Prendere le distanze aiuta senz’altro temporaneamente, ma non potrà evitarla per sempre. Chiunque sarebbe crollata di fronte a un continuo interrogatorio che mette in dubbio le sue capacità di mamma e madre, ritrovi la sua autonomia e la sua autostima. Mi sembra di capire che sua suocera non ha altri impegni mentali che preoccuparsi di voi e del piccolino. Magari potrebbe, assieme a suo marito, parlare chiaramente con sua suocera, dirle che le sue attenzioni sono spesso eccessive e soffocanti, che avete bisogno dei vostri spazi come ogni giovane famiglia. Un piccolo esercizio che può fare è di non dare sempre giustificazioni riguardo ciò che fa o dove và, resti coesa con suo marito, proteggete il vostro nucleo familiare da eccessive intromissioni.
Coraggio, un bel respiro e salga le scale senza timore.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 526 visite dal 31/03/2024.
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