Il mio ragazzo non riesce a raggiungere l'orgasmo con me
Buonasera, vorrei un parere riguardo a quello che sto vivendo adesso con il mio ragazzo. Io ho 21 anni e lui 22
Entrambi siamo alla prima esperienza e ci conosciamo da circa 4 mesi.
Abbiamo già fatto sesso.
La prima volta ci sono state delle difficoltà e non abbiamo avuto un rapporto completo, poi le volte dopo siamo riusciti.
La cosa che mi rende perplessa è che il mio ragazzo sembra vivere male il sesso e mi ha detto che se lo aspettava diverso e, in sostanza, non riesce a provare il piacere sperato, infatti non raggiunge l'orgasmo.
C'è da dire anche che dopo poco vuole anche smettere di provare.
Ho iniziato anche a prendere la pillola, perché diceva fosse causa, in parte, del preservativo che lo metteva sotto pressione e diminuiva la sensibilità.
Anche così non è cambiato, se non che dice che ora la sensazione è molto più bella, ma a quanto pare sempre non abbastanza da raggiungere l'orgasmo.
Io credo sia normale all'inizio se si è entrambi inesperti avere delle difficoltà, perché è necessario creare l'intimità a piccoli passi e capire bene cosa piace all'altra persona.
Lui mi ha detto di credere di essere asessuato.
Dice di non sentire molto l'esigenza di farlo e, comunque, pensa sia in parte causa dell'ansia che prova quando si sta per giungere a quel momento.
Io non penso sia asessuato perché partica la masturbazione e, in quel modo, riesce a raggiungere l'orgasmo.
Con il sesso orale dice di provare molto più piacere e di avere quei picchi che spesso precedono l'orgasmo, ma anche in quel caso al momento non è mai venuto.
Io sono abbastanza convinta sia una questione psicologica (per questo ho inserito la.
domanda nella sezione psicologia), spero che per lui sia semplicemente necessario creare un'intimità più profonda con me prima di lasciarsi andare del tutto, anche perché intravedo in lui della preoccupazione e una sorta di blocco quando stiamo per farlo.
Una cosa a cui mi capita di pensare è che, essendo lui bisessuale ed essendo questa la sua prima relazione, in realtà non abbia ancora realizzato del tutto di essere gay.
Mi sembra un po' strano, ma anche pensando al nostro rapporto in generale è una cosa che trovo molto plausibile.
Di tutte queste cose ne abbiamo parlato tranquillamente, perché fortunatamente tra noi c'è dialogo e io non gli faccio pesare questo fatto.
Lui dice che non gli pesa, ma non so se sia sincero.
Comunque a me un po' pesa e spero la situazione migliori, altrimenti non so se sarò in grado di andare avanti con la relazione, perché vedere che in lui non c'è un grande desiderio, nonostante l'evidente eccitazione di entrambi, mi fa venire dei dubbi.
Al momento però non voglio rovinare tutto perché con lui mi trovo benissimo e penso sia ancora presto per giungere ad una conclusione o pensare che la situazione non migliorerà mai.
Entrambi siamo alla prima esperienza e ci conosciamo da circa 4 mesi.
Abbiamo già fatto sesso.
La prima volta ci sono state delle difficoltà e non abbiamo avuto un rapporto completo, poi le volte dopo siamo riusciti.
La cosa che mi rende perplessa è che il mio ragazzo sembra vivere male il sesso e mi ha detto che se lo aspettava diverso e, in sostanza, non riesce a provare il piacere sperato, infatti non raggiunge l'orgasmo.
C'è da dire anche che dopo poco vuole anche smettere di provare.
Ho iniziato anche a prendere la pillola, perché diceva fosse causa, in parte, del preservativo che lo metteva sotto pressione e diminuiva la sensibilità.
Anche così non è cambiato, se non che dice che ora la sensazione è molto più bella, ma a quanto pare sempre non abbastanza da raggiungere l'orgasmo.
Io credo sia normale all'inizio se si è entrambi inesperti avere delle difficoltà, perché è necessario creare l'intimità a piccoli passi e capire bene cosa piace all'altra persona.
Lui mi ha detto di credere di essere asessuato.
Dice di non sentire molto l'esigenza di farlo e, comunque, pensa sia in parte causa dell'ansia che prova quando si sta per giungere a quel momento.
Io non penso sia asessuato perché partica la masturbazione e, in quel modo, riesce a raggiungere l'orgasmo.
Con il sesso orale dice di provare molto più piacere e di avere quei picchi che spesso precedono l'orgasmo, ma anche in quel caso al momento non è mai venuto.
Io sono abbastanza convinta sia una questione psicologica (per questo ho inserito la.
domanda nella sezione psicologia), spero che per lui sia semplicemente necessario creare un'intimità più profonda con me prima di lasciarsi andare del tutto, anche perché intravedo in lui della preoccupazione e una sorta di blocco quando stiamo per farlo.
Una cosa a cui mi capita di pensare è che, essendo lui bisessuale ed essendo questa la sua prima relazione, in realtà non abbia ancora realizzato del tutto di essere gay.
Mi sembra un po' strano, ma anche pensando al nostro rapporto in generale è una cosa che trovo molto plausibile.
Di tutte queste cose ne abbiamo parlato tranquillamente, perché fortunatamente tra noi c'è dialogo e io non gli faccio pesare questo fatto.
Lui dice che non gli pesa, ma non so se sia sincero.
Comunque a me un po' pesa e spero la situazione migliori, altrimenti non so se sarò in grado di andare avanti con la relazione, perché vedere che in lui non c'è un grande desiderio, nonostante l'evidente eccitazione di entrambi, mi fa venire dei dubbi.
Al momento però non voglio rovinare tutto perché con lui mi trovo benissimo e penso sia ancora presto per giungere ad una conclusione o pensare che la situazione non migliorerà mai.
[#1]
Gentile utente,
anche per la sessualità - come in altre cose - occorre un po' di scuola guida e un po' di rodaggio.
Si potrebbe pensare che una cosa "così naturale" come è la sessualità - spesso lo si sente dire - deva riuscire subito bene.
Ma non è così; infatti se nel regno animale il sesso è "naturale" per gli animali, per le persone non è così, in quanto *la mente* è in grado
di neutralizzare le pulsioni,
di rendere complicate le cose semplici,
di produrre l'ansia anticipatoria,
di impedire di lasciarsi andare al piacere,
e altro.
Chiedetevi se avete affrettato i tempi del rapporto sessuale penetrativo, come farebbe supporre questa frase:
".. spero che per lui sia semplicemente necessario creare un'intimità più profonda con me prima di lasciarsi andare del tutto..". Forse è stata Lei a prendere l'iniziativa non accorgendosi che lui non era realmente pronto?
In questo caso rallentate, e puntate a costruire tra voi '"intimità più profonda", del cuore intendo, dove "parlare" non è sufficiente dato che siamo nel regno delle emozioni.
Riguardo alle ipotesi che si possono fare sulle cause, esse lasciano il tempo che trovano.
Unicamente un colloquio individuale con lui, in presenza, è in grado di indirizzare verso ipotesi fondate.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
anche per la sessualità - come in altre cose - occorre un po' di scuola guida e un po' di rodaggio.
Si potrebbe pensare che una cosa "così naturale" come è la sessualità - spesso lo si sente dire - deva riuscire subito bene.
Ma non è così; infatti se nel regno animale il sesso è "naturale" per gli animali, per le persone non è così, in quanto *la mente* è in grado
di neutralizzare le pulsioni,
di rendere complicate le cose semplici,
di produrre l'ansia anticipatoria,
di impedire di lasciarsi andare al piacere,
e altro.
Chiedetevi se avete affrettato i tempi del rapporto sessuale penetrativo, come farebbe supporre questa frase:
".. spero che per lui sia semplicemente necessario creare un'intimità più profonda con me prima di lasciarsi andare del tutto..". Forse è stata Lei a prendere l'iniziativa non accorgendosi che lui non era realmente pronto?
In questo caso rallentate, e puntate a costruire tra voi '"intimità più profonda", del cuore intendo, dove "parlare" non è sufficiente dato che siamo nel regno delle emozioni.
Riguardo alle ipotesi che si possono fare sulle cause, esse lasciano il tempo che trovano.
Unicamente un colloquio individuale con lui, in presenza, è in grado di indirizzare verso ipotesi fondate.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per il consulto. Comunque no, abbiamo deciso insieme che ci sentivamo pronti, anche spinti dalla curiosità. A livello umano ci siamo trovati bene subito e lui per me sta diventando una persona importante, quindi mi sento di dire che a livello emozionale il nostro sia un buon rapporto. Per me lui è un amico, oltre che il mio fidanzato ed è questo che mi piace. Passiamo molto tempo insieme, ci divertiamo e abbiamo passioni comuni. Il sesso è al momento una parte veramente minima della relazione, ma quando si affronta sorgono queste complicazioni. L'intimità del cuore si è in parte già costruita, è quella puramente sessuale che fatica, anche se forse ci vuole solo del tempo
[#3]
".. è quella puramente sessuale che fatica, anche se forse ci vuole solo del tempo .."
Può darsi; è quanto suggerivo in apertura di risposta #1.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Può darsi; è quanto suggerivo in apertura di risposta #1.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 27/03/2024.
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