L'ansia è qualcosa di prettamente psicologico o è una malattia dovuta a sbalzi ormonali?
Salve, descrivo brevemente il mio percorso.
Vengo fuori da 4 ricadute depressive.
L'ultima recentemente durata 2 anni, molto devastante con idee suicidarie.
Ho assunto diverse terapie, e quindi la diagnosi è stata depressione maggiore grave resistente ai farmaci.
L'ultima terapia assunta è composta da sertralina, olanzapina, liryca, xanax e somministrazione di escketamina.
Ad oggi, stando un po' meglio, ho eliminato escketamina e xanax e assumo 150mg di sertralina, 2, 5 mg di olanzapina, 225 mg di lyrica.
Di tutto il percorso mi è rimasta una forte ansia, caratterizzata da un picco al mattino e va via via scomparendo fino a sera.
Ogni giorno ha lo stesso andamento.
Ora la mia psicoterapeuta sostiene sia un fatto puramente psicologico nel senso che ho cose irrisolte in me riconducibili a ferite profonde dell'infanzia.
È come se da un lato ci fosse in me la bambina che elemosina attenzioni e piange, quindi non vuole crescere, e l'altra parte di me che dice "forza dai, ce la puoi fare a crescere! " sono ferma a questo punto e vivo le giornate in ansia, paura di affrontare le giornate, quasi paura di assumermi le mie responsabilità... Ora mi chiedo: " come faccio a progredire?
L'ansia può dipendere esclusivamente da queste mie paure o dipende da scompensi ormonali e quindi va curata esclusivamente con i farmaci?
"
Vengo fuori da 4 ricadute depressive.
L'ultima recentemente durata 2 anni, molto devastante con idee suicidarie.
Ho assunto diverse terapie, e quindi la diagnosi è stata depressione maggiore grave resistente ai farmaci.
L'ultima terapia assunta è composta da sertralina, olanzapina, liryca, xanax e somministrazione di escketamina.
Ad oggi, stando un po' meglio, ho eliminato escketamina e xanax e assumo 150mg di sertralina, 2, 5 mg di olanzapina, 225 mg di lyrica.
Di tutto il percorso mi è rimasta una forte ansia, caratterizzata da un picco al mattino e va via via scomparendo fino a sera.
Ogni giorno ha lo stesso andamento.
Ora la mia psicoterapeuta sostiene sia un fatto puramente psicologico nel senso che ho cose irrisolte in me riconducibili a ferite profonde dell'infanzia.
È come se da un lato ci fosse in me la bambina che elemosina attenzioni e piange, quindi non vuole crescere, e l'altra parte di me che dice "forza dai, ce la puoi fare a crescere! " sono ferma a questo punto e vivo le giornate in ansia, paura di affrontare le giornate, quasi paura di assumermi le mie responsabilità... Ora mi chiedo: " come faccio a progredire?
L'ansia può dipendere esclusivamente da queste mie paure o dipende da scompensi ormonali e quindi va curata esclusivamente con i farmaci?
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Gentile utente,
i sintomi depressivi spesso si presentano in comorbidità con il disturbo d’ansia, soprattutto in chi ha già avuto vari episodi depressivi. Ad oggi esistono varie ipotesi tra cui l’ipotesi endocrina, l'ipotesi infiammatoria immunitaria e l'ipotesi sulle alterazioni del neuro sviluppo dovute ad eventi stressanti nelle prime fasi di vita, queste possono essere strettamente legate allo sviluppo di ansie e disturbi dell'umore in età adulta.
Il trattamento farmacologico contribuisce a migliorare il tono dell'umore e la sintomatologia acuta, ma è necessario affiancare sempre una psicoterapia che vada ad indagare sul proprio vissuto a partire dalla storia infantile, è necessario anche prendere coscienza delle proprie emozioni. Nel suo caso è necessario che la psicoterapia includa esercizi di rilassamento e consapevolezza delle sensazioni, pensieri ed emozioni, ad esempio tramite Mindfulness oppure altri interventi psico-corporei come la psicoterapia bioenergetica. Si affidi con fiducia alla sua psicoterapeuta e vedrà che insieme troverete la strada giusta per uscire da questo stato ansioso.
Un caro saluto e un grosso augurio.
i sintomi depressivi spesso si presentano in comorbidità con il disturbo d’ansia, soprattutto in chi ha già avuto vari episodi depressivi. Ad oggi esistono varie ipotesi tra cui l’ipotesi endocrina, l'ipotesi infiammatoria immunitaria e l'ipotesi sulle alterazioni del neuro sviluppo dovute ad eventi stressanti nelle prime fasi di vita, queste possono essere strettamente legate allo sviluppo di ansie e disturbi dell'umore in età adulta.
Il trattamento farmacologico contribuisce a migliorare il tono dell'umore e la sintomatologia acuta, ma è necessario affiancare sempre una psicoterapia che vada ad indagare sul proprio vissuto a partire dalla storia infantile, è necessario anche prendere coscienza delle proprie emozioni. Nel suo caso è necessario che la psicoterapia includa esercizi di rilassamento e consapevolezza delle sensazioni, pensieri ed emozioni, ad esempio tramite Mindfulness oppure altri interventi psico-corporei come la psicoterapia bioenergetica. Si affidi con fiducia alla sua psicoterapeuta e vedrà che insieme troverete la strada giusta per uscire da questo stato ansioso.
Un caro saluto e un grosso augurio.
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 813 visite dal 24/03/2024.
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