Evoluzione psicoterapia
Salve a tutti dottori.
Sono qui per scrivere o meglio per cercare se l’andamento della psicoterapia stia andando per il verso giusto (dato che sono nella fase conclusiva del mio percorso e sto tirando le somme) e che dopo aver sperimentato per mesi sintomi ansiosi sulla mia pelle pian piano se ne stanno andando o meglio tornano solo in poche occasioni (e che premetto non mi destabilizzano più tanto diciamo che mi sono fatto una buona cultura su come gestire i miei momenti in cui l’ansia si fa sentire con il senso di soffocamento.
) Facendo un piccolo passo indietro ho incominciato a sperimentare l’ansia molto presto forse già in secondo superiore quando avevo delle scariche di diarrea pre interrogazione ma forse sarà un po’ per l’età sarà che lo ritenevo normale non vi ho fatto caso.
In terzo superiore cambiai scuola in quanto non mi piacevano nè i prof e i compagni e devo dir è che non ci fu scelta più giusta nel corso degli anni legami con la mia ex classe e andò tutto alla grande ricordo il periodo fra la fine del quarto superiore e fino a metà del quinto uno dei più belli della mia vita.
Poi verso la prima vera scorsa inizia a soffrire di pensieri sul mio futuro che solo nel corso della psicoterapia capì che era intrusivi ma veniamo al dunque fino alla fine di Maggio precisamente il 28 andava tutto bene, vale a dire io mi diverto con i miei amici, avevo un ottima media del 9, mi allenavo, e facevo uso di alcool e stupefacenti (i soliti Spinelli in compagnia) po’ per sentirmi più grande è anche ero in una compagnia non proprio adatta alle mie inclinazioni.
Arriva questo 28 Maggio e sperimento questo attacco (in seguito alla lettura di un articolo di un giovane atleta che viene colpito da un infarto e si salva per miracolo) non so il perché ma mi rividi molto in quella circostanza o meglio pensavo che se fosse capitato a lui poteva succedere anche a me da lì il finimondo i primi giorni soffrivo di un sensazioni di bolo isterico e non mi scendeva neanche un boccone e non mangiavo perché temevo di soffocare da lì incomincio il giro di medici ove fortunatamente era tutto perfetto (nel frattempo perdevo chili e vivo d’ansia perenne) non si sa per quale miracolo mi riuscì a diplomarmi con il massimo senza studiare.
Poi dopo la maturità inizio la dispnea psicogena (che so solo ora che è alimentata dallo stesso pensiero e non vi alcun deficit d’ossigeno o meglio vi troppa aria immagazzinata nei polmoni) sarà forse con la psicoterapia e con il mio lavoro anche questa è quasi del tutto scomparsa.
Ora io a livello fisico sto bene ho solo un banale reflusso, la situazione attuale è la seguente io non mi sento particolarmente ansioso ma tutto questo periodo mi ha prosciugato o meglio (ho ripreso i miei kg anzi ho 3 in più di massa muscolare una buona media universitaria 27, 5) ma semplicemente non mi sento spensierato come prima e ho paura della depressione può essere questa paranoia uno strascico d’ansia?
Perché mi sto accorgendo che è un chiudo anche
Sono qui per scrivere o meglio per cercare se l’andamento della psicoterapia stia andando per il verso giusto (dato che sono nella fase conclusiva del mio percorso e sto tirando le somme) e che dopo aver sperimentato per mesi sintomi ansiosi sulla mia pelle pian piano se ne stanno andando o meglio tornano solo in poche occasioni (e che premetto non mi destabilizzano più tanto diciamo che mi sono fatto una buona cultura su come gestire i miei momenti in cui l’ansia si fa sentire con il senso di soffocamento.
) Facendo un piccolo passo indietro ho incominciato a sperimentare l’ansia molto presto forse già in secondo superiore quando avevo delle scariche di diarrea pre interrogazione ma forse sarà un po’ per l’età sarà che lo ritenevo normale non vi ho fatto caso.
In terzo superiore cambiai scuola in quanto non mi piacevano nè i prof e i compagni e devo dir è che non ci fu scelta più giusta nel corso degli anni legami con la mia ex classe e andò tutto alla grande ricordo il periodo fra la fine del quarto superiore e fino a metà del quinto uno dei più belli della mia vita.
Poi verso la prima vera scorsa inizia a soffrire di pensieri sul mio futuro che solo nel corso della psicoterapia capì che era intrusivi ma veniamo al dunque fino alla fine di Maggio precisamente il 28 andava tutto bene, vale a dire io mi diverto con i miei amici, avevo un ottima media del 9, mi allenavo, e facevo uso di alcool e stupefacenti (i soliti Spinelli in compagnia) po’ per sentirmi più grande è anche ero in una compagnia non proprio adatta alle mie inclinazioni.
Arriva questo 28 Maggio e sperimento questo attacco (in seguito alla lettura di un articolo di un giovane atleta che viene colpito da un infarto e si salva per miracolo) non so il perché ma mi rividi molto in quella circostanza o meglio pensavo che se fosse capitato a lui poteva succedere anche a me da lì il finimondo i primi giorni soffrivo di un sensazioni di bolo isterico e non mi scendeva neanche un boccone e non mangiavo perché temevo di soffocare da lì incomincio il giro di medici ove fortunatamente era tutto perfetto (nel frattempo perdevo chili e vivo d’ansia perenne) non si sa per quale miracolo mi riuscì a diplomarmi con il massimo senza studiare.
Poi dopo la maturità inizio la dispnea psicogena (che so solo ora che è alimentata dallo stesso pensiero e non vi alcun deficit d’ossigeno o meglio vi troppa aria immagazzinata nei polmoni) sarà forse con la psicoterapia e con il mio lavoro anche questa è quasi del tutto scomparsa.
Ora io a livello fisico sto bene ho solo un banale reflusso, la situazione attuale è la seguente io non mi sento particolarmente ansioso ma tutto questo periodo mi ha prosciugato o meglio (ho ripreso i miei kg anzi ho 3 in più di massa muscolare una buona media universitaria 27, 5) ma semplicemente non mi sento spensierato come prima e ho paura della depressione può essere questa paranoia uno strascico d’ansia?
Perché mi sto accorgendo che è un chiudo anche
[#1]
Gentile utente,
Innanzi tutto complimenti per il percorso effettuato, evidentemente Lei ha lavorato bene, e anche i farmaci Le hanno dato una mano.
Oggi ci scrive ".. per cercare se l’andamento della psicoterapia stia andando per il verso giusto (dato che sono nella fase conclusiva del mio percorso e sto tirando le somme)."
Ne avete parlata con la Sua Psicoterapeuta?
A fronte dei successi ottenuti,
ad es. "..dopo aver sperimentato per mesi sintomi ansiosi sulla mia pelle, pian piano se ne stanno andando..",
come mai sente il bisogno di una conferma esterna alla coppia terapeutica?
Non si fida dalla Sua curante?
Non crede ai suoi evidenti miglioramenti?
Se poi "...non mi sento spensierato come prima e ho paura della depressione ..", ricordi che Lei è .. convalescente.
Nuovamente: ha parlano la Sua Psy di ciò? Con quale esito?
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Innanzi tutto complimenti per il percorso effettuato, evidentemente Lei ha lavorato bene, e anche i farmaci Le hanno dato una mano.
Oggi ci scrive ".. per cercare se l’andamento della psicoterapia stia andando per il verso giusto (dato che sono nella fase conclusiva del mio percorso e sto tirando le somme)."
Ne avete parlata con la Sua Psicoterapeuta?
A fronte dei successi ottenuti,
ad es. "..dopo aver sperimentato per mesi sintomi ansiosi sulla mia pelle, pian piano se ne stanno andando..",
come mai sente il bisogno di una conferma esterna alla coppia terapeutica?
Non si fida dalla Sua curante?
Non crede ai suoi evidenti miglioramenti?
Se poi "...non mi sento spensierato come prima e ho paura della depressione ..", ricordi che Lei è .. convalescente.
Nuovamente: ha parlano la Sua Psy di ciò? Con quale esito?
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Ne parlammo brevemente diverso tempo ovviamente riporterò tutto nella prossima seduta, forse analizzando più razionalmente la situazione( è proprio il pensiero che genera preoccupazione faccio un esempio io sono sempre stato una persona allegra però oggi sè scherzo con un mio amico la mia mente mi dice che sto fingendo e che diventerò depresso)
[#3]
Gentile utente,
è stata la Psicoterapeuta a dirle che ".. sono nella fase conclusiva del mio percorso ..",
oppure è una Sua idea?
Dott. Brunialti
è stata la Psicoterapeuta a dirle che ".. sono nella fase conclusiva del mio percorso ..",
oppure è una Sua idea?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
"..riporterò tutto nella prossima seduta, forse analizzando più razionalmente la situazione..", benissimo.
Se Lei percepisce la necessità di proseguire per un altro po' il percorso di psicoterapia, sia schietto nell'esprimerla alla Sua curante, eventualmente accettando un distanziamento tra le sedute se Le verrà proposto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti.
Se Lei percepisce la necessità di proseguire per un altro po' il percorso di psicoterapia, sia schietto nell'esprimerla alla Sua curante, eventualmente accettando un distanziamento tra le sedute se Le verrà proposto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 552 visite dal 24/03/2024.
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