Dubbi su relazione
Buongiorno,
ho deciso di chiedere un consulto in quanto la situazione che sto vivendo mi sta logorando.
Io ho 30 anni e da qualche mese mi frequento con un ragazzo di 8 anni in meno.
I primi mesi sembrava andar tutto bene, nonostante qualche litigio un po’ troppo acceso (un po’ per mia mancanza di fiducia e un po’ perché lui ha un carattere particolarmente acceso).
Lui ha conosciuto la mia famiglia e io la sua e la differenza di età non sembrava essere un particolare problema per nessuno... (premetto che lui ha portato i suoi vestiti da me e spesso mi parlava del nostro futuro come se davvero per lui io fossi la ragazza che voleva nella sua vita a lungo termine).
Arriviamo al settimo mese e lui comincia ad essere freddo e non capivo cosa avesse, fin quando in un momento di sfogo mi dice che gli mancava la sua libertà, le uscite con gli amici (a cui ha rinunciato perché io mi fidavo poco e a detta sua lo faceva per farmi contenta).
Prima di stare con me frequentava sempre discoteche e diciamo che il suo ultimo obiettivo sarebbe stato quello di fidanzarsi... ovviamente la delusione a sentire queste parole è stata tanta in quanto lui mi prometteva amore eterno... e da un giorno all’altro è cambiato tutto... decidiamo di lasciarci ma nella settimana di separazione lui mi chiamava piangendo, diceva di amarmi ma di aver paura di perdersi tutti i divertimenti di un ragazzo di 22 anni... io non sono riuscita ad allontanarlo e quindi abbiamo deciso di riprovarci... ma ora vivo nell’ansia che lui possa nuovamente avere queste crisi oppure che lui inizi a raccontarmi bugie e ad uscire di nascosto (prima viveva da me ma dopo quella crisi ha portato via tutte le sue cose ed è tornato a vivere da solo).
Lui dice di amarmi ma ormai è ben comprensibile che io non mi fidi più... non so se potremo recuperare il rapporto di prima e questa cosa mi fa stare davvero male perché io sono veramente innamorata di lui... ma ad aver paura ora siamo in 2...
Spero di ricevere dei consigli e ringrazio in anticipo per avermi dedicato del tempo.
Un caro saluto
ho deciso di chiedere un consulto in quanto la situazione che sto vivendo mi sta logorando.
Io ho 30 anni e da qualche mese mi frequento con un ragazzo di 8 anni in meno.
I primi mesi sembrava andar tutto bene, nonostante qualche litigio un po’ troppo acceso (un po’ per mia mancanza di fiducia e un po’ perché lui ha un carattere particolarmente acceso).
Lui ha conosciuto la mia famiglia e io la sua e la differenza di età non sembrava essere un particolare problema per nessuno... (premetto che lui ha portato i suoi vestiti da me e spesso mi parlava del nostro futuro come se davvero per lui io fossi la ragazza che voleva nella sua vita a lungo termine).
Arriviamo al settimo mese e lui comincia ad essere freddo e non capivo cosa avesse, fin quando in un momento di sfogo mi dice che gli mancava la sua libertà, le uscite con gli amici (a cui ha rinunciato perché io mi fidavo poco e a detta sua lo faceva per farmi contenta).
Prima di stare con me frequentava sempre discoteche e diciamo che il suo ultimo obiettivo sarebbe stato quello di fidanzarsi... ovviamente la delusione a sentire queste parole è stata tanta in quanto lui mi prometteva amore eterno... e da un giorno all’altro è cambiato tutto... decidiamo di lasciarci ma nella settimana di separazione lui mi chiamava piangendo, diceva di amarmi ma di aver paura di perdersi tutti i divertimenti di un ragazzo di 22 anni... io non sono riuscita ad allontanarlo e quindi abbiamo deciso di riprovarci... ma ora vivo nell’ansia che lui possa nuovamente avere queste crisi oppure che lui inizi a raccontarmi bugie e ad uscire di nascosto (prima viveva da me ma dopo quella crisi ha portato via tutte le sue cose ed è tornato a vivere da solo).
Lui dice di amarmi ma ormai è ben comprensibile che io non mi fidi più... non so se potremo recuperare il rapporto di prima e questa cosa mi fa stare davvero male perché io sono veramente innamorata di lui... ma ad aver paura ora siamo in 2...
Spero di ricevere dei consigli e ringrazio in anticipo per avermi dedicato del tempo.
Un caro saluto
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Gentile utente,
non sono tanto gli otto anni di differenza, quanto la differente fase di vita in cui essi si collocano:
lui è un ragazzo di 22 anni,
lei è una donna adulta di 30.
Lui dichiara di ".. aver paura di perdersi tutti i divertimenti di un ragazzo di 22 anni... ",
Lei pensa a fare famiglia.
La stessa differenza di età avrebbe una altro impatto su due persone adulte fatte, tenendo però sempre presente il vincolo rappresentato dall'età della fertilità della donna.
L'altro elemento problematico riguarda le abitudini.
Se lui ".. frequentava sempre discoteche .." e gli amici, è ovvio che ora senta la mancanza della ".. sua libertà e delle uscite con gli amici", e che ne attribuisca la privazione (correttamente peraltro) al fatto di essere in coppia.
La difficoltà sta nei fatti, non nei sentimenti.
Bisognerà vedere quale delle due avrà la meglio.
Ma occorre anche immaginare tale "discrepanza temporale" - cioè l'asincronia nei tempi del ciclo di vita - nel prossimo futuro: se Lei (o Voi) aveste un figlio, cosa accadrebbe ad ognuno di Voi due? e alla coppia?
Il "consiglio" a Lei che ci scrive è di darsi un tempo per valutare (un certo numero di mesi), trascorso il quale occorrerà prendere la decisione.
Lui ha tutto il tempo, Lei meno.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non sono tanto gli otto anni di differenza, quanto la differente fase di vita in cui essi si collocano:
lui è un ragazzo di 22 anni,
lei è una donna adulta di 30.
Lui dichiara di ".. aver paura di perdersi tutti i divertimenti di un ragazzo di 22 anni... ",
Lei pensa a fare famiglia.
La stessa differenza di età avrebbe una altro impatto su due persone adulte fatte, tenendo però sempre presente il vincolo rappresentato dall'età della fertilità della donna.
L'altro elemento problematico riguarda le abitudini.
Se lui ".. frequentava sempre discoteche .." e gli amici, è ovvio che ora senta la mancanza della ".. sua libertà e delle uscite con gli amici", e che ne attribuisca la privazione (correttamente peraltro) al fatto di essere in coppia.
La difficoltà sta nei fatti, non nei sentimenti.
Bisognerà vedere quale delle due avrà la meglio.
Ma occorre anche immaginare tale "discrepanza temporale" - cioè l'asincronia nei tempi del ciclo di vita - nel prossimo futuro: se Lei (o Voi) aveste un figlio, cosa accadrebbe ad ognuno di Voi due? e alla coppia?
Il "consiglio" a Lei che ci scrive è di darsi un tempo per valutare (un certo numero di mesi), trascorso il quale occorrerà prendere la decisione.
Lui ha tutto il tempo, Lei meno.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 447 visite dal 19/03/2024.
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