Problemi con mio marito
Buonasera,
Scrivo qui perchè non so cosa altro fare!
Le racconto la mia storia, sto con mio marito da 9 anni, abbiamo due bambini, uno di 3 anni e uno di 6 mesi.
Lui è una persona autoritaria, irascibile e che spesso tende a sminuirmi.
È capitato che durante dei litigi tirasse cose a terra e le spaccasse, in alcuni casi mi facesse violenza fisica con spintoni o tirandomi i capelli, non è successo spesso, ma due volte io ero incinta e la cosa mi ha davvero provata.
Oggi però ha superato tutto: eravamo in macchina di ritorno dalla nonna, il bimbo piccolo stava piangendo disperato perché aveva sonno, io cercavo di farlo calmare, ad un certo punto lui ha iniziato ad urlare: non lo sopporto più, io lo odio, non ce la faccio più, vorrei non averlo mai avuto, voglio darlo in affidamento, se continua a piangere lo butto dal finestrino ma degli urli che davvero mi hanno fatto gelare il sangue, ho avuto paura e l’ho tolto dal seggiolino per farlo calmare (so che non si fa, lo so bene), l’ho tenuto in braccio e si è addormentato, lui ha continuato a sbraitare, inveendo contro un bimbo di 6 mesi, dicendo che nessun bambino può essere peggio di lui, nel mentre nonostante io gli chiedessi di rallentare, lui accelerava fino anche a 160, ho avuto paura sul serio! Premetto anche una cosa: una settimana fa io e il piccolo siamo stati 2 giorni in ospedale per una bronchiolite, quindi questi giorni il bambino era senz altro più impegnativo del solito, ma non è possibile una reazione così.
So che la risposta più normale è: lascialo, vai via prendi i bimbi e scappa, eppure non ci riesco, ogni volta lui torna mi abbraccia e tutto passa, a volte addirittura mi fa sentire in colpa, perché sono stata io a scaturire quella reazione.
Ci sono anche momenti belli che passiamo assieme, anzi bellissimi, abbiamo tante cose in comune e fino a che non si arriva a scontrarci è una persona normale.
Le faccio un esempio dell’ultimo litigio: lui si arrabbia perché io non chiedo il suo aiuto coi bambini, ma non glielo chiedo perché non sopporta il pianto del piccolo e ho paura a lasciarglielo, e in generale lui ha bisogno dei suoi momenti in cui si chiude in veranda a fumare mentre guarda YouTube e non vuole essere disturbato.
Scusate lo sfogo, ma ho bisogno di un parere estraneo, nessuno sa queste cose solo io.
Scrivo qui perchè non so cosa altro fare!
Le racconto la mia storia, sto con mio marito da 9 anni, abbiamo due bambini, uno di 3 anni e uno di 6 mesi.
Lui è una persona autoritaria, irascibile e che spesso tende a sminuirmi.
È capitato che durante dei litigi tirasse cose a terra e le spaccasse, in alcuni casi mi facesse violenza fisica con spintoni o tirandomi i capelli, non è successo spesso, ma due volte io ero incinta e la cosa mi ha davvero provata.
Oggi però ha superato tutto: eravamo in macchina di ritorno dalla nonna, il bimbo piccolo stava piangendo disperato perché aveva sonno, io cercavo di farlo calmare, ad un certo punto lui ha iniziato ad urlare: non lo sopporto più, io lo odio, non ce la faccio più, vorrei non averlo mai avuto, voglio darlo in affidamento, se continua a piangere lo butto dal finestrino ma degli urli che davvero mi hanno fatto gelare il sangue, ho avuto paura e l’ho tolto dal seggiolino per farlo calmare (so che non si fa, lo so bene), l’ho tenuto in braccio e si è addormentato, lui ha continuato a sbraitare, inveendo contro un bimbo di 6 mesi, dicendo che nessun bambino può essere peggio di lui, nel mentre nonostante io gli chiedessi di rallentare, lui accelerava fino anche a 160, ho avuto paura sul serio! Premetto anche una cosa: una settimana fa io e il piccolo siamo stati 2 giorni in ospedale per una bronchiolite, quindi questi giorni il bambino era senz altro più impegnativo del solito, ma non è possibile una reazione così.
So che la risposta più normale è: lascialo, vai via prendi i bimbi e scappa, eppure non ci riesco, ogni volta lui torna mi abbraccia e tutto passa, a volte addirittura mi fa sentire in colpa, perché sono stata io a scaturire quella reazione.
Ci sono anche momenti belli che passiamo assieme, anzi bellissimi, abbiamo tante cose in comune e fino a che non si arriva a scontrarci è una persona normale.
Le faccio un esempio dell’ultimo litigio: lui si arrabbia perché io non chiedo il suo aiuto coi bambini, ma non glielo chiedo perché non sopporta il pianto del piccolo e ho paura a lasciarglielo, e in generale lui ha bisogno dei suoi momenti in cui si chiude in veranda a fumare mentre guarda YouTube e non vuole essere disturbato.
Scusate lo sfogo, ma ho bisogno di un parere estraneo, nessuno sa queste cose solo io.
[#1]
Gentile utente,
è pericoloso che queste cose le sappia solo lei.
Occorre invece che lei ne parli, con suo marito molto seriamente, e anche con qualcuno della sua famiglia o con qualcuno della famiglia di suo marito.
L'incapacità di controllarsi è una malattia e come tale va curata, prima di produrre disastri, e tra i disastri c'è anche quello che lei teme: una separazione.
Suo marito potrebbe anche solo attraversare un periodo di stress, quello che un tempo si chiamava "esaurimento nervoso": va aiutato.
Come lei giustamente ha portato suo figlio in ospedale quando è stato male, così deve pensare alla salute mentale di suo marito.
Ne parli anche con vostro medico di famiglia e vada al Consultorio familiare per capire come è opportuno procedere.
Le sono vicina. Coraggio. Ci tenga al corrente.
è pericoloso che queste cose le sappia solo lei.
Occorre invece che lei ne parli, con suo marito molto seriamente, e anche con qualcuno della sua famiglia o con qualcuno della famiglia di suo marito.
L'incapacità di controllarsi è una malattia e come tale va curata, prima di produrre disastri, e tra i disastri c'è anche quello che lei teme: una separazione.
Suo marito potrebbe anche solo attraversare un periodo di stress, quello che un tempo si chiamava "esaurimento nervoso": va aiutato.
Come lei giustamente ha portato suo figlio in ospedale quando è stato male, così deve pensare alla salute mentale di suo marito.
Ne parli anche con vostro medico di famiglia e vada al Consultorio familiare per capire come è opportuno procedere.
Le sono vicina. Coraggio. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Gentile lettrice,
colgo dalle sue parole tanta sofferenza, disperazione e un senso di impotenza. La collega dott.ssa Potenza le ha dato ottimi consigli, ma desidero unirmi nel sostegno aggiungendo anche un imperativo da non dimenticare -massimo rispetto- non permetta a nessuno di trattarla con aggressività e violenza di qualsiasi forma, in questo deve essere intransigente. Il secondo punto importante è di non cadere nell’errore dei sensi di colpa, anche fosse lei a sbagliare qualcosa è suo marito a reagire senza controllo fino alla violenza fisica e verbale. La sua sola responsabilità è quella di garantire la sua incolumità e quella dei suoi figli, gli studi sui bambini dimostrano che la violenza assistita in ambito familiare crea effetti post traumatici a lungo termine, la serenità è il bene più prezioso che possiamo dare ai nostri figli. Ha già fatto un primo importante passo ed è quello di chiedere aiuto in questo canale, lei scrive nessuno sa queste cose, solo io , penso sia arrivato il momento di rompere ogni forma di silenzio, parli con familiari e amici senza temere di rovinare la reputazione familiare , è necessario che sia circondata da persone che possano aiutarla, non si isoli, spesso la violenza familiare perpetua perché coperta dal silenzio omertoso. Non sopportare le urla di un bambino è indice di elevato stress, gli interventi contro lo stress e sulla carenza di regolazione emotiva sono vari e molto efficaci, quindi restiamo fiduciosi in una risoluzione del problema grazie all’aiuto di uno specialista psicoterapeuta che valuterà lo stato di equilibrio psichico per attivare una terapia apposita, inoltre bisognerà affiancare una terapia familiare per risanare aspetti fondamentali della coppia come la fiducia, il rispetto, la complicità e l’intimità .
Forza! Ha il nostro sostegno, ricordi che non è da sola! basterà chiedere aiuto e vedrà tutto andrà per il meglio.
colgo dalle sue parole tanta sofferenza, disperazione e un senso di impotenza. La collega dott.ssa Potenza le ha dato ottimi consigli, ma desidero unirmi nel sostegno aggiungendo anche un imperativo da non dimenticare -massimo rispetto- non permetta a nessuno di trattarla con aggressività e violenza di qualsiasi forma, in questo deve essere intransigente. Il secondo punto importante è di non cadere nell’errore dei sensi di colpa, anche fosse lei a sbagliare qualcosa è suo marito a reagire senza controllo fino alla violenza fisica e verbale. La sua sola responsabilità è quella di garantire la sua incolumità e quella dei suoi figli, gli studi sui bambini dimostrano che la violenza assistita in ambito familiare crea effetti post traumatici a lungo termine, la serenità è il bene più prezioso che possiamo dare ai nostri figli. Ha già fatto un primo importante passo ed è quello di chiedere aiuto in questo canale, lei scrive nessuno sa queste cose, solo io , penso sia arrivato il momento di rompere ogni forma di silenzio, parli con familiari e amici senza temere di rovinare la reputazione familiare , è necessario che sia circondata da persone che possano aiutarla, non si isoli, spesso la violenza familiare perpetua perché coperta dal silenzio omertoso. Non sopportare le urla di un bambino è indice di elevato stress, gli interventi contro lo stress e sulla carenza di regolazione emotiva sono vari e molto efficaci, quindi restiamo fiduciosi in una risoluzione del problema grazie all’aiuto di uno specialista psicoterapeuta che valuterà lo stato di equilibrio psichico per attivare una terapia apposita, inoltre bisognerà affiancare una terapia familiare per risanare aspetti fondamentali della coppia come la fiducia, il rispetto, la complicità e l’intimità .
Forza! Ha il nostro sostegno, ricordi che non è da sola! basterà chiedere aiuto e vedrà tutto andrà per il meglio.
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 17/03/2024.
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