Mancanza di erezione con mia moglie ma con l'amante va tutto bene
Buongiorno mi chiamo Marco ho 38 anni.
Sono sposato da 2 e fidanzato da 17.
Con mia moglie sono stato sempre bene e non l'ho mai tradita ma a marzo 2022 ho conosciuto una persona che credo molto più affine a me a cui avevo nascosto che ero sposato e l'avevo allontanata ma era fissa nei miei pensieri e l'ho ricercata.
Dopo 4 mesi abbiamo fatto l'amore, ad ottobre ha scoperto il mio matrimonio e con alti e bassi abbiamo continuato la nostra relazione.
Con lei ho fatto cose per la prima volta, c'è un'intesa magica e co consideriamo fiamme gemelle.
Mi sono innamorato di lei e forse il mio problema di erezione con mia moglie inconsciamente è sorto proprio in quel momento.
Io desidero fare l'amore con mia moglie ma proprio non si alza e questo ormai succede da 3 mesi mentre con la mia amante va tutto sempre bene ed è tutto perfetto.
Forse la mia testa vuole salvare il mio matrimonio con una persona che ha condiviso 20 anni con me in cui le famiglie sono davvero unite ma il mio corpo forse ha già capito prima di me che sia finito.
Da premettere che i genitori di lei sono divorziati ed i miei separati in casa.
Forse mi ostino a salvare il mio matrimonio per paura di fallire anche io e su cosa penserebbero tutti quelli che ci ammirano che stiamo insieme da ragazzini?
Forse sto confondendo amore con l'affetto per mia moglie?
Mentre con quest'altra donna con cui ormai è un anno che stiamo insieme è tutto perfetto c'è una chimica e un'alchimia surreale.
Non so cosa fare.
Se fossi solo fidanzato l'avrei già lasciata ma essendoci un matrimonio la situazione mi porta a ponderare la situazione.
Vi prego aiutatemi
Sono sposato da 2 e fidanzato da 17.
Con mia moglie sono stato sempre bene e non l'ho mai tradita ma a marzo 2022 ho conosciuto una persona che credo molto più affine a me a cui avevo nascosto che ero sposato e l'avevo allontanata ma era fissa nei miei pensieri e l'ho ricercata.
Dopo 4 mesi abbiamo fatto l'amore, ad ottobre ha scoperto il mio matrimonio e con alti e bassi abbiamo continuato la nostra relazione.
Con lei ho fatto cose per la prima volta, c'è un'intesa magica e co consideriamo fiamme gemelle.
Mi sono innamorato di lei e forse il mio problema di erezione con mia moglie inconsciamente è sorto proprio in quel momento.
Io desidero fare l'amore con mia moglie ma proprio non si alza e questo ormai succede da 3 mesi mentre con la mia amante va tutto sempre bene ed è tutto perfetto.
Forse la mia testa vuole salvare il mio matrimonio con una persona che ha condiviso 20 anni con me in cui le famiglie sono davvero unite ma il mio corpo forse ha già capito prima di me che sia finito.
Da premettere che i genitori di lei sono divorziati ed i miei separati in casa.
Forse mi ostino a salvare il mio matrimonio per paura di fallire anche io e su cosa penserebbero tutti quelli che ci ammirano che stiamo insieme da ragazzini?
Forse sto confondendo amore con l'affetto per mia moglie?
Mentre con quest'altra donna con cui ormai è un anno che stiamo insieme è tutto perfetto c'è una chimica e un'alchimia surreale.
Non so cosa fare.
Se fossi solo fidanzato l'avrei già lasciata ma essendoci un matrimonio la situazione mi porta a ponderare la situazione.
Vi prego aiutatemi
[#1]
Gentile utente,
è apprezzabile che lei consideri che essendoci un matrimonio la situazione vada ben ponderata, tuttavia ci sono elementi che farebbero propendere per una scelta leale e onesta, quella che passa dal lasciare sua moglie.
Per questo, però, le consiglio vivamente qualche colloquio psicologico, per appurare:
-Se ci sono figli. Se non ci sono, tutto è più semplice: non si metta però a rischio di averne proprio adesso, e non esponga sua moglie al rischio di non potersi costruire una sua vita, con il voler tirare troppo in lungo un matrimonio carente.
-Se quello per l'amante è un amore maturo, fondato su affinità, che prelude ad un'unione stabile, oppure se la sua è una "relazione di transizione".
-Se ci sono margini reali per ricostruire il rapporto con sua moglie.
-Se c'è un modo delicato per sciogliere il suo legame con sua moglie senza determinare traumi crudeli che in genere si riverberano sull'umore e sul proseguimento della vita di tutti e due.
L'attaccamento per il lunghissimo legame è più che comprensibile; altre considerazioni invece sono fuorvianti: "cosa penserebbero tutti quelli che ci ammirano che stiamo insieme da ragazzini?"
Caro utente, per fare "bella figura" con queste persone lei sacrificherebbe la sua felicità? Provi a immaginare queste persone una per una. Chi di loro, con il proprio apprezzamento, potrebbe compensare lei, e anche sua moglie, di una vita mutilata?
C'è da aggiungere che le relazioni iniziate nell'adolescenza risultano quasi sempre carenti, se non nella scelta del partner, certo nella conduzione del rapporto, che rimane come anchilosato ad una visione "bambinesca" della vita, dei progetti, della sessualità.
Buone cose.
è apprezzabile che lei consideri che essendoci un matrimonio la situazione vada ben ponderata, tuttavia ci sono elementi che farebbero propendere per una scelta leale e onesta, quella che passa dal lasciare sua moglie.
Per questo, però, le consiglio vivamente qualche colloquio psicologico, per appurare:
-Se ci sono figli. Se non ci sono, tutto è più semplice: non si metta però a rischio di averne proprio adesso, e non esponga sua moglie al rischio di non potersi costruire una sua vita, con il voler tirare troppo in lungo un matrimonio carente.
-Se quello per l'amante è un amore maturo, fondato su affinità, che prelude ad un'unione stabile, oppure se la sua è una "relazione di transizione".
-Se ci sono margini reali per ricostruire il rapporto con sua moglie.
-Se c'è un modo delicato per sciogliere il suo legame con sua moglie senza determinare traumi crudeli che in genere si riverberano sull'umore e sul proseguimento della vita di tutti e due.
L'attaccamento per il lunghissimo legame è più che comprensibile; altre considerazioni invece sono fuorvianti: "cosa penserebbero tutti quelli che ci ammirano che stiamo insieme da ragazzini?"
Caro utente, per fare "bella figura" con queste persone lei sacrificherebbe la sua felicità? Provi a immaginare queste persone una per una. Chi di loro, con il proprio apprezzamento, potrebbe compensare lei, e anche sua moglie, di una vita mutilata?
C'è da aggiungere che le relazioni iniziate nell'adolescenza risultano quasi sempre carenti, se non nella scelta del partner, certo nella conduzione del rapporto, che rimane come anchilosato ad una visione "bambinesca" della vita, dei progetti, della sessualità.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Non ci sono figli e non è un progetto che c'è mai balzato per la testa.
Io e la mia amante abbiamo anche cercato di chiudere, mi dispiace tantissimo per la sofferenza che le ho dato ma quando stiamo lontani (al max abbiamo resistito 10 GG) la penso continuamente e ho notato di essere scontroso, nervoso e litigo con tutti.
Io e la mia amante abbiamo anche cercato di chiudere, mi dispiace tantissimo per la sofferenza che le ho dato ma quando stiamo lontani (al max abbiamo resistito 10 GG) la penso continuamente e ho notato di essere scontroso, nervoso e litigo con tutti.
[#3]
Gentile utente,
a me sembra di capire che lei vuol resistere strenuamente all'ipotesi di poter lasciare sua moglie e addirittura all'ipotesi di discutere seriamente questa possibilità.
Le ragioni sono quelle che ha elencato nella prima email, che hanno scavato solchi nel profondo. Eppure dovrebbe considerare che lei ha cercato un'altra donna non appena si è sposato; non crede che ci sia una ragione? Inoltre, adesso lei scrive: "Non ci sono figli e non è un progetto che c'è mai balzato per la testa".
Fatta salva la libertà di ogni coppia, in genere i figli non sono idee così fuori dal comune per due adulti che si amano e vogliono percorrere una vita insieme. A meno che non siano mai diventati adulti.
Il fatto che per voi siano un progetto inverosimile rimanda ancora una volta alla genesi eredo-familiare di quelle che sono oggi le vostre difficoltà.
La inviterei però a riflettere su due cose.
La prima è il fatto che sua moglie, con la quale lei vive una sorta di simbiosi affettiva da fratelli, forse i figli li vorrebbe, e forse lei glieli sta precludendo.
La seconda è che i figli, se non si sono prese misure drastiche, nascono al di là di ogni progetto.
Se questo dovesse avvenire, con sua moglie o con l'altra donna, si aggiungerebbero altri elementi ben più gravi alle attuali cause di sofferenza.
Rifletta bene se lei, come molti, non sta aspettando proprio questo: che una causa esterna risolva il problema per lei.
Auguri.
a me sembra di capire che lei vuol resistere strenuamente all'ipotesi di poter lasciare sua moglie e addirittura all'ipotesi di discutere seriamente questa possibilità.
Le ragioni sono quelle che ha elencato nella prima email, che hanno scavato solchi nel profondo. Eppure dovrebbe considerare che lei ha cercato un'altra donna non appena si è sposato; non crede che ci sia una ragione? Inoltre, adesso lei scrive: "Non ci sono figli e non è un progetto che c'è mai balzato per la testa".
Fatta salva la libertà di ogni coppia, in genere i figli non sono idee così fuori dal comune per due adulti che si amano e vogliono percorrere una vita insieme. A meno che non siano mai diventati adulti.
Il fatto che per voi siano un progetto inverosimile rimanda ancora una volta alla genesi eredo-familiare di quelle che sono oggi le vostre difficoltà.
La inviterei però a riflettere su due cose.
La prima è il fatto che sua moglie, con la quale lei vive una sorta di simbiosi affettiva da fratelli, forse i figli li vorrebbe, e forse lei glieli sta precludendo.
La seconda è che i figli, se non si sono prese misure drastiche, nascono al di là di ogni progetto.
Se questo dovesse avvenire, con sua moglie o con l'altra donna, si aggiungerebbero altri elementi ben più gravi alle attuali cause di sofferenza.
Rifletta bene se lei, come molti, non sta aspettando proprio questo: che una causa esterna risolva il problema per lei.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 12/03/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?