Depressione e senso di angoscia
Salve dottori, dalla fine dello scorso anno ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ansia davvero forte (ci soffro da 10 anni ma è peggiorato tutto negli ultimi mesi), il tutto scaturito dal lavoro.
Così ho deciso di iniziare un percorso con una psichiatra che mi ha diagnosticato la depressione reattiva.
Sono in malattia da fine gennaio, purtroppo la mia situazione lavorativa non è delle migliori dato che mi ritrovo in un contesto tossico, dove non c’è inclusione, zero possibilità di crescita, zero considerazione di me, rispondono male senza alcun motivo, clima sempre teso e negativo.
Essendo una persona molto empatica tutto questo ha influito negativamente sulla mia persona.
Da circa due settimane mi sono attivata per cercare lavoro dato che prima ero in una situazione di blocco in cui mi sentivo in colpa anche ad inviare un CV ad un’altra azienda.
Per fortuna ho superato questo blocco, mando CV ogni giorno ma la cosa mi demoralizza dato che nessuno mi contatta anche per un eventuale colloquio.
Mi rattrista, piango, ho le spese di casa, fortunatamente convivo e il mio ragazzo cerca in ogni modo di non farmi pesare la situazione, è ottimista, dice che qualche lavoro uscirà fuori, ma io continuo a vedere nero e penso in ogni momento della giornata che se non trovo lavoro è finita.
Nel mio attuale lavoro non ho avuto un confronto con i responsabili riguardo la situazione che c’è in quell’ambiente, purtroppo non c’è dialogo, appena entro a lavoro neanche salutano e gira male a tutti.
Come posso io confrontarmi?
Mi chiudo in me stessa e sto davvero male.
Assumo Zarelis 75mg, la situazione non migliora un granché, cosa posso fare per evitare che le emozioni e pensieri negativi mi sovrastino?
Ho quasi 30 anni, penso al futuro, con il mio compagno vorremmo un figlio, ed ora mi ritrovo in una situazione davvero scomoda che mi reca disagio continuo, il mio lavoro sarebbe un posto sicuro, contratto indeterminato, ci lavoro da 4 anni e un buono stipendio, ma ci sto rimettendo di salute.
Troppe volte ho pianto la mattina prima di andare a lavoro e troppe volte ho pianto dopo aver staccato dal mio turno.
Attacchi di panico notturni.
Apatia.
Sto andando incontro all’ignoto, dove offrono contratti di qualche mese per una paga misera.
Sto male perché vorrei liberarmi di questo macigno che ho addosso, causato dalla tossicità del mio lavoro, rinascere e avere opportunità nella vita che mi facciano sentire al sicuro, ora e per un futuro.
Sto male, vorrei riuscire a scavalcare questo problema, che visto in prima persona, è più grande di me
Così ho deciso di iniziare un percorso con una psichiatra che mi ha diagnosticato la depressione reattiva.
Sono in malattia da fine gennaio, purtroppo la mia situazione lavorativa non è delle migliori dato che mi ritrovo in un contesto tossico, dove non c’è inclusione, zero possibilità di crescita, zero considerazione di me, rispondono male senza alcun motivo, clima sempre teso e negativo.
Essendo una persona molto empatica tutto questo ha influito negativamente sulla mia persona.
Da circa due settimane mi sono attivata per cercare lavoro dato che prima ero in una situazione di blocco in cui mi sentivo in colpa anche ad inviare un CV ad un’altra azienda.
Per fortuna ho superato questo blocco, mando CV ogni giorno ma la cosa mi demoralizza dato che nessuno mi contatta anche per un eventuale colloquio.
Mi rattrista, piango, ho le spese di casa, fortunatamente convivo e il mio ragazzo cerca in ogni modo di non farmi pesare la situazione, è ottimista, dice che qualche lavoro uscirà fuori, ma io continuo a vedere nero e penso in ogni momento della giornata che se non trovo lavoro è finita.
Nel mio attuale lavoro non ho avuto un confronto con i responsabili riguardo la situazione che c’è in quell’ambiente, purtroppo non c’è dialogo, appena entro a lavoro neanche salutano e gira male a tutti.
Come posso io confrontarmi?
Mi chiudo in me stessa e sto davvero male.
Assumo Zarelis 75mg, la situazione non migliora un granché, cosa posso fare per evitare che le emozioni e pensieri negativi mi sovrastino?
Ho quasi 30 anni, penso al futuro, con il mio compagno vorremmo un figlio, ed ora mi ritrovo in una situazione davvero scomoda che mi reca disagio continuo, il mio lavoro sarebbe un posto sicuro, contratto indeterminato, ci lavoro da 4 anni e un buono stipendio, ma ci sto rimettendo di salute.
Troppe volte ho pianto la mattina prima di andare a lavoro e troppe volte ho pianto dopo aver staccato dal mio turno.
Attacchi di panico notturni.
Apatia.
Sto andando incontro all’ignoto, dove offrono contratti di qualche mese per una paga misera.
Sto male perché vorrei liberarmi di questo macigno che ho addosso, causato dalla tossicità del mio lavoro, rinascere e avere opportunità nella vita che mi facciano sentire al sicuro, ora e per un futuro.
Sto male, vorrei riuscire a scavalcare questo problema, che visto in prima persona, è più grande di me
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La situazione che descrive richiama una problematica non ancora risolta che affonda le proprie radici nel passato (attacchi di panico e ansia), e che si è riacutizzata di recente a seguito di quanto lei ha subito in ambito lavorativo.
Curare la depressione con i farmaci può servire nella migliore delle ipotesi a mitigare soltanto
alcuni suoi sintomi, mentre per risolvere il malessere che è alla base della sua sofferenza
le servirebbe intraprendere un buon percorso di psicoterapia che la aiuti a conoscersi meglio e a scoprire le sue potenzialità.
Lei è molto giovane e ha tutta una vita davanti a sé.
Con una buona guida esperta avrà sicuramente modo non solo di alleggerire questo momento così difficile, ma anche di liberarsi dalle sue paure e insicurezze.
Potrà così imparare a sormontare le attuali difficoltà e a cogliere le tante opportunità che le si presenteranno se, con un nuovo atteggiamento e spirito, saprà essere in grado di riconoscerle e coglierle.
Curare la depressione con i farmaci può servire nella migliore delle ipotesi a mitigare soltanto
alcuni suoi sintomi, mentre per risolvere il malessere che è alla base della sua sofferenza
le servirebbe intraprendere un buon percorso di psicoterapia che la aiuti a conoscersi meglio e a scoprire le sue potenzialità.
Lei è molto giovane e ha tutta una vita davanti a sé.
Con una buona guida esperta avrà sicuramente modo non solo di alleggerire questo momento così difficile, ma anche di liberarsi dalle sue paure e insicurezze.
Potrà così imparare a sormontare le attuali difficoltà e a cogliere le tante opportunità che le si presenteranno se, con un nuovo atteggiamento e spirito, saprà essere in grado di riconoscerle e coglierle.
Dr. Bruno Morganti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 891 visite dal 11/03/2024.
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