Pensieri ossessivi verso l'ex, apatia mista a malessere, incapace di comprendere cosa voglio

Buonasera.
Scrivo perché sto attraversando un periodo molto difficile.
Da pochi mesi ho intrapreso una relazione con un ragazzo subito dopo aver chiuso una relazione di 5 anni.
Inizialmente ero presa da questo ragazzo tanto che non ho neanche sofferto per la rottura.
Ma dopo un mese ho iniziato ad essere apatica... non provavo nulla se non malessere.
Più i mesi passano, più non ho mai voglia di vedere questo ragazzo e trovo sempre scuse e mi comporto male nei suoi confronti.
Lui è un ragazzo d'oro ma più mi sforzo di voler stare con lui, più mi sento peggio.
Da quando ho rivisto il mio ex per caso per la strada, ho iniziato a riavere pensieri su di lui e sulla nostra relazione.
Vorrei tornare indietro nel tempo e rivivere quella relazione. Ero davvero innamorata e sentivo mille emozioni... mentre con quest'altro il nulla cosmico. Non provo niente neamche durante il sesso. Alle volte mi viene anche da piangere (forse è collegato al senso di colpa di aver tradito il mio ex con lui).
Sento tanto malessere dentro di me e l'unica cosa che mi fa sentire meglio è illudermi che tornerò a parlare del mio ex e cerco di autoconvincermi che è una fase passeggera.
Però non riesco a lasciare quest'altro ragazzo perché mi fa tenerezza e mi tratta bene.
Ma nella mia testa c' solo il mio ex.
Sono ancora innamorata di lui e non riesco a smettere di sentirmi in colpa per averlo lasciato.
Non riesco a trovare una via d'uscita e non riesco a fare ciò che il mio intuito mi sta gridando di fare.
Perché sono immobile?
Perch mi precludo la felicità?
C'è da dire che la mia precendente relazione non era ben vista dalla mia famiglia e mi ha creato non pochi problemi... e se forse ho fatto ciò che volevano gli altri? ovvero preferire uno ben visto dalla famiglia?
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Dr. Michele Loia Psicologo 99 2
Gent.ma,

Ho letto il suo racconto e capisco quello che sta provando in questo momento. Purtroppo l'instabilità dei suoi sentimenti dipende da un insieme di eventi ritenuti frustranti e colmi di Emozioni (rabbia, sensi di colpa, dispiaceri, e varie paure il sentirsi obbligata senza sentirsi libera di scegliere, il timore della solitudine dell'abbandono, il timore del giudizio).

"...Sento tanto malessere dentro di me e l'unica cosa che mi fa sentire meglio è illudermi che tornerò a parlare del mio ex e cerco di autoconvincermi che è una fase passeggera.
Però non riesco a lasciare quest'altro ragazzo perché mi fa tenerezza e mi tratta bene...."

La somma di queste Emozioni dissociano il pensiero allontanando la parte Razionale dall'Inconscio. Pertanto si generano 2 Pensieri non più uniti ma contrastanti generando il dubbio di scelta.

Quello che emerge dal suo racconto non è il rapporto coi partner ad essere problematico, ma quello con la sua famiglia.

"...C'è da dire che la mia precedente relazione non era ben vista dalla mia famiglia e mi ha creato non pochi problemi..."

I sentimenti non possono essere dipendenti dalla volontà genitoriale. Dovrebbe iniziare a dedicarsi e conoscere sé stessa e i suoi desideri, non a fare attenzione a ciò che vuole la sua famiglia.
Quello di cui lei avrebbe bisogno più che spiegare è comprendere e comprendersi, solo così, appropriandosi dei suoi veri stati emotivi, potrà agire di conseguenza e compiere la scelta più in linea con la sua serenità ed il suo benessere. Per poter comprendere i suoi stati emotivi, ritengo potrebbe esserle di grande aiuto rivolgersi ad un* collega, anche solo per una consulenza.

Mi tenga aggiornato,
saluti

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com