Amore extraconiugale

Da tre mesi ho iniziato una relazione extraconiugale con un mio collaboratore, sul posto di lavoro.
Non è stato un colpo di fulmine: il sentimento è nato poco a poco, stimandoci per le nostre idee e modo di affrontare i problemi.
Essendo al mio primo incarico, ho trovato in lui un valido supporto: sono rimasta attratta dalla sua intelligenza, fidandomi pienamente di lui e rivolgendomi pressoché sempre a lui.

Poi dopo 3 anni di lavoro fianco a fianco, mi dice di essere innamorato di me.
Ricambio, con sua sorpresa, i suoi sentimenti.
Ci vediamo una prima volta da soli e ci baciamo.
Una seconda volta, dopo 2 gg, e facciamo l'amore.
Scopriamo di stare benissimo insieme.
Dice che erano anni che non faceva l' amore come lo fa con me.
Dice che sono perfetta in tutto.
Mi chiama, mi scrive non solo per lavoro, molto spesso.

Poi dopo pochissimo inizia a dire di aver paura di essere scoperto, che mi vuole bene, che il bene che mi vuole è superiore all' amore, che preferisce non rischiare, che vuole la serenità, che è meglio sentirsi e non vedersi (o meglio vederci solo a lavoro e possibilmente anche lì non da soli), che non immaginava che la moglie gli stesse così addosso.

Insomma mi vuole solo sentire (e continuare la collaborazione sul lavoro) perché ha paura di essere scoperto dalla moglie.

Da aggiungere che comunque anche la collaborazione sul lavoro ha i giorni contati perché a breve andrà in pensione.

Abbiamo 18 anni di differenza.
Io ho 45 anni.

Lui è sposato da 25 anni con una donna della mia età e con un figlio di 24 anni.
Io sposata da 7 anni con due bambini.

La mia domanda è questa: ha veramente paura o non prova niente per me?
Perché non riesco a chiudere se comunque mi ha deluso?