Psicologia - problemi di coppia
Salve, ho bisogno di aiuto e di un consulto.
Sono fidanzata da 14 anni e fino a qualche mese fa andava tutto per il meglio.
In questi anni non abbiamo mai conosciuto una crisi.
Lui per 4 anni ha vissuto per lavoro al Nord, e la lontananza non ci è mai pesata anzi ci ha rafforzato.
In tutti questi anni non ci siamo mai sentiti solo come fidanzati, ma siamo amici, confidenti e c’è una complicità tale che anche i nostri amici spesso ci dicono che abbiamo una relazione sana.
I problemi iniziano dal suo trasferimento qui al Sud avvenuto lo scorso anno.
Lui ha scelto di fare domanda di mobilità in quanto mi ha sempre confessato che per quanto lavorativamente al Nord si sentiva realizzato, felice e appagato sapeva che quello non era il suo posto, in quanto voleva vivere al Sud.
Dopo il trasferimento avvenuto ad aprile 2023, ci sono stati dei momenti tristi ma tutti superabili, aveva nostalgia del lavoro del Nord e dei rapporti che aveva li.
Le cose piano piano vanno bene, lui ritrova il suo equilibrio qui, i nostri amici, c’è poi l’estate, una vacanza e tutti inizia a cadere a dicembre 2023 (da qui non abbiamo più rapporti intimi).
Ma a dicembre inizio a notare dei cambiamenti, fino al punto che i primi di gennaio esplode e mi dice che qui al Sud non si sente realizzato, si sente inappagato.
Arriviamo ad una domenica in cui trascorriamo circa 7 ore a parlare di tutto, e cerco soprattutto di supportarlo e sorreggerlo perché capisco la sua frustrazione lavorativa tanto da proporgli alla prossima mobilità di ritornare al Nord, ma lui mi dice che non vuole perché il posto suo è qui, dove siamo tutti.
Le cose da quella domenica ricominciano ad andare bene, nonostante mi avesse detto che aveva messo in discussione anche quello che provava per me, che aveva dei dubbi.
mi dice che ha bisogno di me per capire e per superare questo periodo, non abbiamo mai affrontato i nostri problemi separati.
Tutto crolla quando sabato andiamo in spa, dove per tutto il momento della spa mi abbraccia, ridiamo e scherziamo.
Saliamo in camera ed abbiamo un rapporto, ad un mio ti amo tutto crolla, inizia a piangere e mi dice che non sa quello che prova e che forse è il caso che resta da solo.
Io gli dico che voglio restargli accanto e che se veramente non mi vuole più nella sua vita deve guardami e dirmelo, ma non riesce a guardarmi negli occhi e a dirmi che non prova più nulla.
Il giorno dopo e lì mi ha confermato che vuole stare solo e che mi confessa che lui preferisce non chiedere aiuto, vuole stare lontano da tutti.
Io cerco di restargli accanto e di superare insieme questo momento ma lui non vuole, abbiamo pianto, ci siamo abbracciati e continuavamo a piangere.
Inutile dire quanto mi manca e quanto mi fa soffrire questa situazione perché so che sta male e ha bisogno di aiuto.
Mi sento messa quasi in punizione ma dall’altro lato se lo amo so che devo rispettare i suoi momenti.
Sto facendo bene o devo fare altro?
Sono in estrema difficoltà e ho tanta paura.
Sono fidanzata da 14 anni e fino a qualche mese fa andava tutto per il meglio.
In questi anni non abbiamo mai conosciuto una crisi.
Lui per 4 anni ha vissuto per lavoro al Nord, e la lontananza non ci è mai pesata anzi ci ha rafforzato.
In tutti questi anni non ci siamo mai sentiti solo come fidanzati, ma siamo amici, confidenti e c’è una complicità tale che anche i nostri amici spesso ci dicono che abbiamo una relazione sana.
I problemi iniziano dal suo trasferimento qui al Sud avvenuto lo scorso anno.
Lui ha scelto di fare domanda di mobilità in quanto mi ha sempre confessato che per quanto lavorativamente al Nord si sentiva realizzato, felice e appagato sapeva che quello non era il suo posto, in quanto voleva vivere al Sud.
Dopo il trasferimento avvenuto ad aprile 2023, ci sono stati dei momenti tristi ma tutti superabili, aveva nostalgia del lavoro del Nord e dei rapporti che aveva li.
Le cose piano piano vanno bene, lui ritrova il suo equilibrio qui, i nostri amici, c’è poi l’estate, una vacanza e tutti inizia a cadere a dicembre 2023 (da qui non abbiamo più rapporti intimi).
Ma a dicembre inizio a notare dei cambiamenti, fino al punto che i primi di gennaio esplode e mi dice che qui al Sud non si sente realizzato, si sente inappagato.
Arriviamo ad una domenica in cui trascorriamo circa 7 ore a parlare di tutto, e cerco soprattutto di supportarlo e sorreggerlo perché capisco la sua frustrazione lavorativa tanto da proporgli alla prossima mobilità di ritornare al Nord, ma lui mi dice che non vuole perché il posto suo è qui, dove siamo tutti.
Le cose da quella domenica ricominciano ad andare bene, nonostante mi avesse detto che aveva messo in discussione anche quello che provava per me, che aveva dei dubbi.
mi dice che ha bisogno di me per capire e per superare questo periodo, non abbiamo mai affrontato i nostri problemi separati.
Tutto crolla quando sabato andiamo in spa, dove per tutto il momento della spa mi abbraccia, ridiamo e scherziamo.
Saliamo in camera ed abbiamo un rapporto, ad un mio ti amo tutto crolla, inizia a piangere e mi dice che non sa quello che prova e che forse è il caso che resta da solo.
Io gli dico che voglio restargli accanto e che se veramente non mi vuole più nella sua vita deve guardami e dirmelo, ma non riesce a guardarmi negli occhi e a dirmi che non prova più nulla.
Il giorno dopo e lì mi ha confermato che vuole stare solo e che mi confessa che lui preferisce non chiedere aiuto, vuole stare lontano da tutti.
Io cerco di restargli accanto e di superare insieme questo momento ma lui non vuole, abbiamo pianto, ci siamo abbracciati e continuavamo a piangere.
Inutile dire quanto mi manca e quanto mi fa soffrire questa situazione perché so che sta male e ha bisogno di aiuto.
Mi sento messa quasi in punizione ma dall’altro lato se lo amo so che devo rispettare i suoi momenti.
Sto facendo bene o devo fare altro?
Sono in estrema difficoltà e ho tanta paura.
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Gentile Utente,
c'è poco da fare davanti ad una crisi che si è aperta in quest'uomo, il quale non vuole lasciarsi aiutare per comprendere che cosa gli sta davvero succedendo e soprattutto come risolvere.
Cordiali saluti,
Angela Pileci
c'è poco da fare davanti ad una crisi che si è aperta in quest'uomo, il quale non vuole lasciarsi aiutare per comprendere che cosa gli sta davvero succedendo e soprattutto come risolvere.
Cordiali saluti,
Angela Pileci
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 574 visite dal 05/03/2024.
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