Un periodo difficile,che sono

Salve,scusate la fretta.
In poche parole,mi è stato diagnosticato un disturbo depressivo.
Sono anche in cura con un farmaco.
l'anno scorso a causa della mia depressione ho rovinato la mia vita.
Ho rotto una relazione con una ragazza dopo 9 anni e ho avuto vita sociale piu o meno nulla.
Sono iscritto ad un corso di laurea che vorrei abbandonare ,ma credo sia un'altra delle mie decisioni prese in modo impulsivo.
Secondo voi,spiegare la mia situazione agli altri,nel senso non a tutti ma a persoe mirate(ad esempio il responsable del mio corso con il quale ho anche confidenza)è una cosa giusta?
Questa persona la vedo domani,gli ho telefonato per dirgli che devo parlare.
Ho gia perso delle cose vorrei salvare qualcosa,non vorrei rimanere in difficoltà e anche piu solo.
La mia paura è pero che poi queste persone mi vedono come un infermo di mente....
D'altra parte forse è bene che sappiano che ho avuto un periodo difficile,che sono in cura per una depressione.Non lo so.
Scusate ma non so a chi chiedere consiglio
Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro utente, il concetto di giustizia, in senso morale, è assai spesso individuale. Per cui spetta a lei decidere se è giusto o meno. Riguardo al rischio di passare da "infermo di mente", questo dipende dall sensibilità individuali. Nonostante il livello di informazione attuale non posso negare che ancora spesso ci si imbatte in pregiudizi.
Comprendo le sue attuali difficoltà e imbarazzi, per cui mi sento di darle qualche dritta, che spero non prenda come oro colato in quanto questo genere di consigli va preso molto con le molle e varia da situazione a situazione. Molte persone in situazioni analoghe alla sua quando decidono di dire qualcosa a persone con cui lavorano, parlano di periodi difficili in genere, senza entrare nello specifico salvo persone con cui sono molto in confidenza. Le ripeto che quanto le ho detto varia da caso a caso.
In aggiunta a ciò mi domandavo se lei attualmente riceve un supporto anche psicologico da qualche figura professionale, come il medico che le ha prescritto i farmaci o uno psicologo. Se fosse, queste persone saranno in grado di darle il giusto supporto anche in questi frangenti.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Al momento prendo solo il Citolapram da 2 mesi.
Proprio oggi il medico mi ha prescritto anche una visita psichiatrica che faro il 18settembre.
Ho fatto passare l'estate...
Per quanto riguarda il supporto psicologico,non ne usufruisco al momento.
Credo che sia meglio attendere queste 2 settimane fare la visita psichiatrica e poi vedere.
Il mio medico mi diceva che il servizio di psicoterapia è molto "sporadico"all'ASL.nel senso che mi fanno andare pochissime volte(tipo 1 volta al mese).E purtroppo io al momento non posso affrontare grandi spese.
Ma sarà lo psichiatra che decide se farmi fare un percorso anche con la psicoterapia?Come funziona?io non ne so niente.

Per quanto riguarda il post precedente,credo che accennero solo al fatto che sono stato male ,che ho attraversato un periodo difficile e non riuscivo a fare niente ed ero spesso "nervoso".Forse è la cosa migliore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, il suo desiderio di riferire la sua condizione a persone mirate, come il responsabile del suo corso, potrebbe essere una maniera per scusarsi e cercare comprensione, giustificazione. "Sa, non ce la faccio, mi dispiace, ma non dipende da me".

Ciò è tipico del depresso: abbandonare progressivamente le cose a cui tiene rinunciando alla responsabilità di portarle avanti, perché è troppo pesante farlo.

Credo che dovrebbe concentrarsi sul seguire diligentemente sua cura, continuando a fare le stesse cose che faceva prima. Se il suo psichiatra le suggerirà di fare anche un percorso psicoterapeutico, sarà lui stesso a inviarla a un terapeuta e a darle le spiegazioni che le servono. Alternativamente, può cercare lei stesso un terapeuta, anzi potrebbe essere un'ottima idea.

Nel frattempo può leggere questi due articoli informativi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Ho parlato con la persona di cui vi dicevo.
E andata bene.Ha capito la mia situazione,e mi ha detto che anche lui l'ha vissuta.
Mi aiutera a proseguire gli studi.
Gli ho detto direttamente che soffro di depressione e che sono in cura anche con farmaci.
Sono felice di averne parlato e sapevo di trovare di fronte una persona particolarmente intelligente e sensibile.
Ovviamente andro piu lento nelle cose.Seguiro un corso alla volta e non darò 5 esami per sessione...
Ma per il momento a me va bene.
E gia capitato troppe volte di lasciare delle cose a metà quando mi arriva una crisi depressiva.
Il fatto di sapere che ho questa"malattia"mi aiuta nella vita,nel senso che ci penso piu volte prima di fare una cosa che poi si puo rivelare una "minchiata".
Dr.Santocito per quanto riguarda la frase "Sa, non ce la faccio, mi dispiace, ma non dipende da me",le dico che sarà pur vera questa cosa ma intanto mi ha evitato un'azione impulsiva.
E comunque quando ho il calo dell'umore,davvero non riesco a far niente.Non dico che non dipende da me...figuriamoci...però tutto diventa impossibile da farsi.
In qualche modo almeno le persone che reputo piu sensibile verso questi problemi,credo debbano sapere perche a volte mi comporto in modo sciocco o comunque non mi faccio vedere per lunghi periodi.
Ho iniziato la cura proprio per imparare a gestire questi problemi.
Comunque verso gran parte delle persone(sopratutto in ambito lavorativo)cerco di evitare di parlare di depressione e attacchi di panico perchè potrebbe causarmi problemi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
È possibile che mi sia sfuggito qualche dettaglio dalla sua spiegazione, e che perciò le abbia risposto in maniera non perfettamente aderente alla situazione.

Quanto si ritrova nei sintomi descritti nell'articolo che le ho indicato?

>>> Comunque verso gran parte delle persone(sopratutto in ambito lavorativo)cerco di evitare di parlare di depressione e attacchi di panico perchè potrebbe causarmi problemi.
>>>

Questa mi pare un'ottima idea, a meno che non si tratti di una persona con la quale si è davvero in confidenza.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
credo abbia fatto bene a parlarne con questa persona: se l'ha fatto significa che "sentiva" dall'altra parte la presenza di una persona fidata e sensibile.

Questo non significa che Lei debba dire a tutti che è depresso, ci mancherebbe, però se riesce a comunicarlo agli altri significa che Lei stesso sta accettando questa situazione: è il primo passo per guarire.

Penso che oltre al supporto farmacologico Lei abbia bisogno di un supporto psicologico. Se esclude l'ASL può rivolgersi ad un professionista privato: è una cosa importante, per cui potrebbe parlarne con i suoi genitori e farsi aiutare se da solo non riesce ad affrontarlo dal punto di vista economico.

Le allego anche questo articolo sulla cura della depressione

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_