Perchè non vuole rapporti con me ?
Buongiorno,
ho un problema a capire la situazione con un uomo che ho iniziato a frequentare.
Abbiamo 41 e 52 e siamo stati colleghi per del tempo fino ad avere un avvicinamento più "sentimentale".
Vi è stata una fase in cui mi ha corteggiato, diceva di voler vivere con me e sentivo la sua presenza per poi virare e interessarsi di altre donne solo dal punto di vista fisico.
Ha un certo successo con le donne.
Mi sono trovata quindi a capire di non essere il suo tipo fisico e sono iniziati i litigi per le sue storielle.
Abitiamo lontano e quando ci si vede lui si comporta come un amico.
Ha oscillato in momenti in cui ha dichiarato il suo amore, momenti in cui ha detto che eravamo solo amici, gelosie se altri uomini si avvicinavano e di nuovo un ritorno.
La particolarità di tutto questo è che con me non è attratto e non vuole rapporti fisici.
Con le altre sembra non aver problemi.
La norma vorrebbe che restassimo amici, ma vedo che continua a ritornare sul latto della sessualità.
Affrontato il discorso mi sono trovata davanti una situazione mai sospettata: sono una persona non bigotta e anche aperta magari alla sperimentazione ma lui afferma di avere una netta divisione tra la donna da " letto" e la donna "sentimentale".
Le sue ex ragazze erano lontane dal modello erotico e piuttosto rigide sessualmente (lui pure è molto censore dei costumi delle donne), ma ha avuto moltissime donne da avventure dei canoni fisici voluti.
Non sembra un problema di disfunzione erettile.
In sostanza spinge sempre i discorsi verso un rapporto bianco e poligamico ovvero con me nessuna sessualità e però una complicità mentale nel sapere che va con altre donne con l'affermazione che il legame mentale è tutto e dichiarandosi "mentalista".
Perplessa non ho capito perché non cercarsi una donna con i connotati che vuole o mantenere tutto ciò in un gioco tra amici se magari far sapere che fa lo galvanizza di più.
Non riesco a capire perché cercare di instaurare una sorta di relazione o chiedersi che combino io sessualmente perché sono in un periodo di "calma".
Non ha fantasie di vedermi con altri stile cuckold.
Vuole però che nulla gli sfugga al controllo.
Odia gli abbracci perché sono infantili.
Non vuole dormire con la partner, solo star stesi per qualche ora.
Il motivo a suo dire é che è abituato da solo o che dipende dalla donna da come è oltre avere una sensibilità per gli odori.
Credeva fossimo simili ma io ero arrivata a pensare a una relazione di forte complicità tra di noi, con sessualità di coppia al limite aperta ai giochi ma mai a un rapporto in cui io sono a conoscenza che va con altre ma del tutto bianco con me.
Non capisco perché cercare di instaurare ciò con me se non lo attraggo come donna.
Alla domanda ma la mia di sessualità che fine fa?
Non lo sa... Ho pensato abbia tratti asperger ma anche ciò non giustifica questa visione strana della sessualità.
Cosa può essere?
ho un problema a capire la situazione con un uomo che ho iniziato a frequentare.
Abbiamo 41 e 52 e siamo stati colleghi per del tempo fino ad avere un avvicinamento più "sentimentale".
Vi è stata una fase in cui mi ha corteggiato, diceva di voler vivere con me e sentivo la sua presenza per poi virare e interessarsi di altre donne solo dal punto di vista fisico.
Ha un certo successo con le donne.
Mi sono trovata quindi a capire di non essere il suo tipo fisico e sono iniziati i litigi per le sue storielle.
Abitiamo lontano e quando ci si vede lui si comporta come un amico.
Ha oscillato in momenti in cui ha dichiarato il suo amore, momenti in cui ha detto che eravamo solo amici, gelosie se altri uomini si avvicinavano e di nuovo un ritorno.
La particolarità di tutto questo è che con me non è attratto e non vuole rapporti fisici.
Con le altre sembra non aver problemi.
La norma vorrebbe che restassimo amici, ma vedo che continua a ritornare sul latto della sessualità.
Affrontato il discorso mi sono trovata davanti una situazione mai sospettata: sono una persona non bigotta e anche aperta magari alla sperimentazione ma lui afferma di avere una netta divisione tra la donna da " letto" e la donna "sentimentale".
Le sue ex ragazze erano lontane dal modello erotico e piuttosto rigide sessualmente (lui pure è molto censore dei costumi delle donne), ma ha avuto moltissime donne da avventure dei canoni fisici voluti.
Non sembra un problema di disfunzione erettile.
In sostanza spinge sempre i discorsi verso un rapporto bianco e poligamico ovvero con me nessuna sessualità e però una complicità mentale nel sapere che va con altre donne con l'affermazione che il legame mentale è tutto e dichiarandosi "mentalista".
Perplessa non ho capito perché non cercarsi una donna con i connotati che vuole o mantenere tutto ciò in un gioco tra amici se magari far sapere che fa lo galvanizza di più.
Non riesco a capire perché cercare di instaurare una sorta di relazione o chiedersi che combino io sessualmente perché sono in un periodo di "calma".
Non ha fantasie di vedermi con altri stile cuckold.
Vuole però che nulla gli sfugga al controllo.
Odia gli abbracci perché sono infantili.
Non vuole dormire con la partner, solo star stesi per qualche ora.
Il motivo a suo dire é che è abituato da solo o che dipende dalla donna da come è oltre avere una sensibilità per gli odori.
Credeva fossimo simili ma io ero arrivata a pensare a una relazione di forte complicità tra di noi, con sessualità di coppia al limite aperta ai giochi ma mai a un rapporto in cui io sono a conoscenza che va con altre ma del tutto bianco con me.
Non capisco perché cercare di instaurare ciò con me se non lo attraggo come donna.
Alla domanda ma la mia di sessualità che fine fa?
Non lo sa... Ho pensato abbia tratti asperger ma anche ciò non giustifica questa visione strana della sessualità.
Cosa può essere?
[#1]
Gentile utente,
Come mai Le pare strana questa (di)visione della sessualità:
".. lui afferma di avere una netta divisione tra la donna da " letto" e la donna "sentimentale"?
La si riscontra frequentemente ad es. tra i "traditori seriali";
alcuni decenni fa era decisamente diffusa e le due categorie vivevano in spazi distinti: la casa, la casa di tolleranza (i termini dicono molto).
Anche se non nella modalità radicale che quest'uomo dichiara, e cioè che con la madonna/"donna sentimentale" non avviene alcun comportamento sessuale.
. Dividere le donne in due categorie,
. considerare le "donne da letto" come da usare senza sentimenti,
. tenere imbalsamata la "donna romantica" nel biancore della verginità (verginità con lui: vorrei vedere se Lei avesse rapporti con altri uomini);
tutto ciò fa intravedere da una parte l'idealizzazione verso la donna/madonna, dall'altra il disprezzo verso la donna di piacere. Entrambe le tipologie però devono sottostare all'etichetta che viene loro attribuita.
Ad entrambe questo tipo di uomo chiede di soddisfare propri bisogni: differenti ma decisi da lui.
In realtà esse rappresentano due facce della stessa medaglia, quella dell'onnipotenza maschile che si arroga il potere di decidere *dove* collocare quella singola donna e i comportamenti conseguenti.
A Lei è successo di finire sull'altare.
Spesso la donna si sente in colpa se non si appiattisce sul volere del 'lui'.
Per esperienza clinica sappiamo che una alta percentuale di donne è molto sensibile ai sensi di colpa. Ma i sensi di colpa quasi mai sono associati a reali colpe.
Detto ciò, sarà Lei a decidere se stare in questa relazione, se accettare il vincolo che Le viene imposto.
Ci farà piacere un suo riscontro se lo vorrà.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Come mai Le pare strana questa (di)visione della sessualità:
".. lui afferma di avere una netta divisione tra la donna da " letto" e la donna "sentimentale"?
La si riscontra frequentemente ad es. tra i "traditori seriali";
alcuni decenni fa era decisamente diffusa e le due categorie vivevano in spazi distinti: la casa, la casa di tolleranza (i termini dicono molto).
Anche se non nella modalità radicale che quest'uomo dichiara, e cioè che con la madonna/"donna sentimentale" non avviene alcun comportamento sessuale.
. Dividere le donne in due categorie,
. considerare le "donne da letto" come da usare senza sentimenti,
. tenere imbalsamata la "donna romantica" nel biancore della verginità (verginità con lui: vorrei vedere se Lei avesse rapporti con altri uomini);
tutto ciò fa intravedere da una parte l'idealizzazione verso la donna/madonna, dall'altra il disprezzo verso la donna di piacere. Entrambe le tipologie però devono sottostare all'etichetta che viene loro attribuita.
Ad entrambe questo tipo di uomo chiede di soddisfare propri bisogni: differenti ma decisi da lui.
In realtà esse rappresentano due facce della stessa medaglia, quella dell'onnipotenza maschile che si arroga il potere di decidere *dove* collocare quella singola donna e i comportamenti conseguenti.
A Lei è successo di finire sull'altare.
Spesso la donna si sente in colpa se non si appiattisce sul volere del 'lui'.
Per esperienza clinica sappiamo che una alta percentuale di donne è molto sensibile ai sensi di colpa. Ma i sensi di colpa quasi mai sono associati a reali colpe.
Detto ciò, sarà Lei a decidere se stare in questa relazione, se accettare il vincolo che Le viene imposto.
Ci farà piacere un suo riscontro se lo vorrà.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dott.ssa la ringrazio per la risposta. La situazione in cui mi trovo è alquanto confusa e imprevista. Conoscevo questa differenza tra la donna da sposare e la donna da altare ma mai avevo assistito a un uomo che non volesse in alcun modo avere della sessualità con la prescelta. Ho avuto modo di approfondire con lui alcuni aspetti e ne esco con più domande che soluzioni. 1) Non so dove collocarmi all'inizio si è avvicinato incuriosito dal fatto che gli parevo una persona "strana" e mi ha messo nella categoria delle "puttane" senza sentimento che ha provato per una indimenticabile ex 2) si è spinto durante una fantasia erotica in cui si parlava di altri uomini a dirmi ti amo e a far una scenata in cui non voleva pensassi ad altri 3) ha ritirato i sentimenti e cercato di capire se avevamo fantasie simili continuando a dire che ho finto una sessualità simile alla sua per "agganciarlo".
In realtà non ho fatto inganni ma la mia visione di fantasie non è limitata come lui crede ma richiede un partner complice e che mi valorizzi come donna. Alla fine è saltato fuori che preferisce i giochi mentali e ha un certo gusto per la dominazione ma completamente diversa da quella classica . Su certe fantasie di dominazione tra due partner non sono contraria , ma il problema è che lui mi ignora come donna. E' stato confermato che nulla della mia fisicità lo attrae e continua a dire che è importante l'aspetto mentale più che il fisico e che io sembro una bambina coi discorsi. Gli ho fatto notare che ogni fantasia e appetito sessuale muore in una donna se ho un partner che mai mi fa oggetto delle sue di fantasie. Lui ribadisce che scarico su di lui i miei problemi. E' arrivato a ribadire che una coppia aperta si mantiene più salda , che una partner che non fa le bizze di gelosia più piacevole. Tutto comprensibile ma alla fine sembra una fantasia in cui lui va con altre donne piacenti e con la fisicità che vuole e lo fa con la partner che è consapevole e viene informata . La partner non ha ruolo nel triangolo se non quello di sapere e non diviene mai oggetto di attenzioni sessuali. Il mondo dei sentimenti è relegato ad altre donne da corteggiare con delicatezza e per lungo tempo e per sua ammissione io non rientro in ciò. Per una scena di gelosia del passato se ne è uscito dicendo che non posso pretendere che si fidi di me perchè se facessimo una fantasia come l'ha descritta io farei il finimondo. Al di là di tutto io non capisco se si rende conto che ciò che descrive non è nemmeno una fantasia tra due partner affiatati ma le confidenze sulle avventure di turno che puoi fare ad un amico maschio . Non è nemmeno una fantasia del mondo bondage o cose simili perchè la partner anche in quei contesti magari è esclusa dai giochi per una sottile tortura che ne aumenta il desiderio o per ubbidienza ma prima o poi è degnata di attenzioni erotiche dal partner. Se voleva una amica che gli enfatizzasse i momenti erotici con partecipazione poteva evitare di parlare per anni di relazione , di cercare di capire le mie fantasie sessuali dato che non vuole sfiorarmi . Se tanto non sono avveniente poteva restare indifferente alle ricomparse del mio ex o agli uomini che possono avvicinarsi. A parole dice sempre che ciò che faccio visto che non siamo assieme non è affar suo però quando gli dissi che il mio ex mi aveva richiamato per salutarmi è esploso dicendo " ecco che ne vuoi due ...me lo hai detto per sentirti contesa" ..si è arrabbiato come facessi tattiche. Ho provato a sistemare questo rapporto sul lato del " sono solo una amica senza speranze" del resto continua a dire che sono bambina e infantile nei discorsi e non gli suscito nulla dal lato erotico visti i fatti. Però ci sentiamo ogni giorno e spesso ricade su certi argomenti. Al di là di questa vicenda che non credo potrà risolversi come io avrei desiderato vorrei capire che situazione è questa. Non ho mai sentito di un uomo che vuole andare con altre donne avvenienti e deve voler la complicità e dirlo a un'altra che non sarà mai oggetto delle sue attenzioni. Io ci vedo lati masochistici più che di sottomissione nei requisiti della partner. Questa cosa è richiesta solo a me . Con le altre invece non ci sono requisiti e fantasie varie ....non ha problemi e si fionda istintivamente . Ovviamente io continuo a credere che tutto ciò nasca dal fatto che io non sono il suo tipo di donna fisicamente se no non mi sarebbe richiesto di essere " più donna" o altre corbellerie . Le altre non sono nulla di così maturo anzi. Lui difende sempre le altre e colpevolizza. Però vuole vedermi per uscire. Al limite ciò portare a una amicizia per gli aspetti buoni che ci sono e che non descrivo qui ma sto affrontando il "lutto" delle illusioni che mi ha dato e di non piacere come donna. Mi sento oggi poco femminile e attraente. So di poter piacere ad altri ma ero innamorata di lui..quello che all'inizio sembrava considerarmi la donna adeguata. Di solito chi bleffa se ne va via , lui invece resta , si comporta da amico con queste uscite però dirette e vuole essere apprezzato per ciò. Io vorrei solo capire che ruolo ho......e perchè ci tiene a far si che accetti queste fantasie in cui ho un ruolo di chi subisce . E' un disturbo della sfera sessuale ? E' una devianza ? E' sadismo? Non lo chiedo per far funzionare ciò che non può funzionare ma perché non ho mai sentito o letto di situazioni così.
In realtà non ho fatto inganni ma la mia visione di fantasie non è limitata come lui crede ma richiede un partner complice e che mi valorizzi come donna. Alla fine è saltato fuori che preferisce i giochi mentali e ha un certo gusto per la dominazione ma completamente diversa da quella classica . Su certe fantasie di dominazione tra due partner non sono contraria , ma il problema è che lui mi ignora come donna. E' stato confermato che nulla della mia fisicità lo attrae e continua a dire che è importante l'aspetto mentale più che il fisico e che io sembro una bambina coi discorsi. Gli ho fatto notare che ogni fantasia e appetito sessuale muore in una donna se ho un partner che mai mi fa oggetto delle sue di fantasie. Lui ribadisce che scarico su di lui i miei problemi. E' arrivato a ribadire che una coppia aperta si mantiene più salda , che una partner che non fa le bizze di gelosia più piacevole. Tutto comprensibile ma alla fine sembra una fantasia in cui lui va con altre donne piacenti e con la fisicità che vuole e lo fa con la partner che è consapevole e viene informata . La partner non ha ruolo nel triangolo se non quello di sapere e non diviene mai oggetto di attenzioni sessuali. Il mondo dei sentimenti è relegato ad altre donne da corteggiare con delicatezza e per lungo tempo e per sua ammissione io non rientro in ciò. Per una scena di gelosia del passato se ne è uscito dicendo che non posso pretendere che si fidi di me perchè se facessimo una fantasia come l'ha descritta io farei il finimondo. Al di là di tutto io non capisco se si rende conto che ciò che descrive non è nemmeno una fantasia tra due partner affiatati ma le confidenze sulle avventure di turno che puoi fare ad un amico maschio . Non è nemmeno una fantasia del mondo bondage o cose simili perchè la partner anche in quei contesti magari è esclusa dai giochi per una sottile tortura che ne aumenta il desiderio o per ubbidienza ma prima o poi è degnata di attenzioni erotiche dal partner. Se voleva una amica che gli enfatizzasse i momenti erotici con partecipazione poteva evitare di parlare per anni di relazione , di cercare di capire le mie fantasie sessuali dato che non vuole sfiorarmi . Se tanto non sono avveniente poteva restare indifferente alle ricomparse del mio ex o agli uomini che possono avvicinarsi. A parole dice sempre che ciò che faccio visto che non siamo assieme non è affar suo però quando gli dissi che il mio ex mi aveva richiamato per salutarmi è esploso dicendo " ecco che ne vuoi due ...me lo hai detto per sentirti contesa" ..si è arrabbiato come facessi tattiche. Ho provato a sistemare questo rapporto sul lato del " sono solo una amica senza speranze" del resto continua a dire che sono bambina e infantile nei discorsi e non gli suscito nulla dal lato erotico visti i fatti. Però ci sentiamo ogni giorno e spesso ricade su certi argomenti. Al di là di questa vicenda che non credo potrà risolversi come io avrei desiderato vorrei capire che situazione è questa. Non ho mai sentito di un uomo che vuole andare con altre donne avvenienti e deve voler la complicità e dirlo a un'altra che non sarà mai oggetto delle sue attenzioni. Io ci vedo lati masochistici più che di sottomissione nei requisiti della partner. Questa cosa è richiesta solo a me . Con le altre invece non ci sono requisiti e fantasie varie ....non ha problemi e si fionda istintivamente . Ovviamente io continuo a credere che tutto ciò nasca dal fatto che io non sono il suo tipo di donna fisicamente se no non mi sarebbe richiesto di essere " più donna" o altre corbellerie . Le altre non sono nulla di così maturo anzi. Lui difende sempre le altre e colpevolizza. Però vuole vedermi per uscire. Al limite ciò portare a una amicizia per gli aspetti buoni che ci sono e che non descrivo qui ma sto affrontando il "lutto" delle illusioni che mi ha dato e di non piacere come donna. Mi sento oggi poco femminile e attraente. So di poter piacere ad altri ma ero innamorata di lui..quello che all'inizio sembrava considerarmi la donna adeguata. Di solito chi bleffa se ne va via , lui invece resta , si comporta da amico con queste uscite però dirette e vuole essere apprezzato per ciò. Io vorrei solo capire che ruolo ho......e perchè ci tiene a far si che accetti queste fantasie in cui ho un ruolo di chi subisce . E' un disturbo della sfera sessuale ? E' una devianza ? E' sadismo? Non lo chiedo per far funzionare ciò che non può funzionare ma perché non ho mai sentito o letto di situazioni così.
[#3]
Gentile utente,
Lei è molto lucida, in particolare quando dice:
"..La partner non ha ruolo nel triangolo se non quello di sapere
e non diviene mai oggetto di attenzioni sessuali.
Il mondo dei sentimenti è relegato ad altre donne da corteggiare con delicatezza e per lungo tempo
e per sua ammissione io non rientro in ciò."
Che problema abbia lui non possiamo dirlo, dato che non lo conosciamo.
Rispetto a Lei, invece, ci chiediamo se pensa di permanere in tale situazione; infatti il chiedersi il "perchè", frequentemente ha come conseguenza di stare parcheggiati in un limbo in attesa della risposta che non arriverà. Non arriverà la risposta perchè la domanda è malposta: "Chi è lui? perchè si comporta così?", forse nemmeno l'interessato lo sa (ma gli sta bene).
P.S.: ".. non ho mai sentito o letto di situazioni così...",
dipende solo dal fatto che non esercita la nostra professione... Situazioni non rare, a fronte di donne affettivamente dipendenti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei è molto lucida, in particolare quando dice:
"..La partner non ha ruolo nel triangolo se non quello di sapere
e non diviene mai oggetto di attenzioni sessuali.
Il mondo dei sentimenti è relegato ad altre donne da corteggiare con delicatezza e per lungo tempo
e per sua ammissione io non rientro in ciò."
Che problema abbia lui non possiamo dirlo, dato che non lo conosciamo.
Rispetto a Lei, invece, ci chiediamo se pensa di permanere in tale situazione; infatti il chiedersi il "perchè", frequentemente ha come conseguenza di stare parcheggiati in un limbo in attesa della risposta che non arriverà. Non arriverà la risposta perchè la domanda è malposta: "Chi è lui? perchè si comporta così?", forse nemmeno l'interessato lo sa (ma gli sta bene).
P.S.: ".. non ho mai sentito o letto di situazioni così...",
dipende solo dal fatto che non esercita la nostra professione... Situazioni non rare, a fronte di donne affettivamente dipendenti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Grazie ,
mi fa piacere sentire dire che sono io lucida perché almeno capisco che non sono io che ho perso la ragione. Può essere benissimo che pure lui non sappia che vuole e che il mio chiedere cose in modo analitico lo indisponga perchè chiedo risposte che non può dare e lo metto con le spalle al muro . Non saper che dire lo farà sentire con meno potere e allora partono le critiche. Dottoressa purtroppo quest'uomo ha una bellissima parte nei ragionamenti, nell'intelligenza e nelle capacità artistiche molto uguali alle mie e alle prime mi era sembrato di aver vinto la lotteria. Ancora adesso parlare con lui è bello e non è facile accettare il lato oscuro della luna . Di certo si è creata in me dipendenza affettiva e non per colpa mia perchè era stato come incontrare la persona perfetta e sentirla dire che sei perfetta per lui e un ti amo. Forse è in balia di emozioni e libertà di cambiare con la testa incurante del male che fa . E' diffidente nei miei confronti come se non capisse che è stato lui a rovinare la fiducia che avevo in lui. E' molto doloroso dover accettare che sono trasparente e le parole contano nulla e non poter aver risposte su che valore ho se non quella che mi devo dare da sola...nulla ...nessun valore se no sarebbe diverso. Sarà tanto se si resta amici salvando la parte bella per il momento ma non potrò contare in altro. Si forse se avessi fatto la psicologa avrei sentito di tutto e di più. :/
mi fa piacere sentire dire che sono io lucida perché almeno capisco che non sono io che ho perso la ragione. Può essere benissimo che pure lui non sappia che vuole e che il mio chiedere cose in modo analitico lo indisponga perchè chiedo risposte che non può dare e lo metto con le spalle al muro . Non saper che dire lo farà sentire con meno potere e allora partono le critiche. Dottoressa purtroppo quest'uomo ha una bellissima parte nei ragionamenti, nell'intelligenza e nelle capacità artistiche molto uguali alle mie e alle prime mi era sembrato di aver vinto la lotteria. Ancora adesso parlare con lui è bello e non è facile accettare il lato oscuro della luna . Di certo si è creata in me dipendenza affettiva e non per colpa mia perchè era stato come incontrare la persona perfetta e sentirla dire che sei perfetta per lui e un ti amo. Forse è in balia di emozioni e libertà di cambiare con la testa incurante del male che fa . E' diffidente nei miei confronti come se non capisse che è stato lui a rovinare la fiducia che avevo in lui. E' molto doloroso dover accettare che sono trasparente e le parole contano nulla e non poter aver risposte su che valore ho se non quella che mi devo dare da sola...nulla ...nessun valore se no sarebbe diverso. Sarà tanto se si resta amici salvando la parte bella per il momento ma non potrò contare in altro. Si forse se avessi fatto la psicologa avrei sentito di tutto e di più. :/
[#5]
Gentile utente,
Le raccomando di riflettere al fatto che fuori dalla Sua mente c'è la vita, che scorre senza rallentare.
Alla Sua età si hanno molte possibilità di incontrare la persona 'giusta'; giusta non solo per la mente, ma anche per il cuore e il corpo.
Non lasci che il tempo trascorra inutilmente.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Le raccomando di riflettere al fatto che fuori dalla Sua mente c'è la vita, che scorre senza rallentare.
Alla Sua età si hanno molte possibilità di incontrare la persona 'giusta'; giusta non solo per la mente, ma anche per il cuore e il corpo.
Non lasci che il tempo trascorra inutilmente.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 29/02/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?