La terapia procede bene?
Buongiorno,
Vorrei chiedere un consiglio sulla situazione che mi sto trovando a vivere con la mia psicologa.
Ho iniziato questo percorso ormai 3 anni fa e l'ho portato avanti con alcune pause al suo interno.
I problemi principali che riscontro in questa terapia sono principalmente il fatto che mi ritrovi a parlare quasi solo io, con piccoli commenti da parte sua qua e là, e la mancanza di una strategia condivisa tra paziente e psicologa.
Dopo 3 anni mi ritrovo che non abbiamo mai parlato della direzione di questa terapia, della sua durata e del punto del cammino a cui siamo arrivati.
Le sedute sono essenzialmente io che parlo delle cose più disparate e spesso non hanno nemmeno un legame evidente l'una con l'altra.
L'altro elemento che mi preoccupa è che mi sembra di ricevere da parte sua solo commenti molto generici, che incitano a un notevole individualismo, e vagamente incoraggianti, ma non vedo la reale volontà di aiutarmi a capire le difficoltà che vivo.
Tutte queste cose hanno fatto sì che, a furia di incassare, io mi sia ritrovata a perdere fiducia in lei e ora non riesco a dire le cose che mi preoccupano e che mi fanno stare male.
Dovrei cambiare psicologa?
Cosa ne pensate di questo modo di fare?
Ne ho parlato con lei ma si è limitata solo a dirmi grazie per averlo detto e che quel modo di fare non stava funzionando per me.
Niente più.
Penso che se cambiassi psicologa dopo un'esperienza così lunga le mie resistenze alla professione crescerebbero, ma forse è quello che dovrei fare per risolvere i problemi che mi tormentano?
Grazie a tutti.
Vorrei chiedere un consiglio sulla situazione che mi sto trovando a vivere con la mia psicologa.
Ho iniziato questo percorso ormai 3 anni fa e l'ho portato avanti con alcune pause al suo interno.
I problemi principali che riscontro in questa terapia sono principalmente il fatto che mi ritrovi a parlare quasi solo io, con piccoli commenti da parte sua qua e là, e la mancanza di una strategia condivisa tra paziente e psicologa.
Dopo 3 anni mi ritrovo che non abbiamo mai parlato della direzione di questa terapia, della sua durata e del punto del cammino a cui siamo arrivati.
Le sedute sono essenzialmente io che parlo delle cose più disparate e spesso non hanno nemmeno un legame evidente l'una con l'altra.
L'altro elemento che mi preoccupa è che mi sembra di ricevere da parte sua solo commenti molto generici, che incitano a un notevole individualismo, e vagamente incoraggianti, ma non vedo la reale volontà di aiutarmi a capire le difficoltà che vivo.
Tutte queste cose hanno fatto sì che, a furia di incassare, io mi sia ritrovata a perdere fiducia in lei e ora non riesco a dire le cose che mi preoccupano e che mi fanno stare male.
Dovrei cambiare psicologa?
Cosa ne pensate di questo modo di fare?
Ne ho parlato con lei ma si è limitata solo a dirmi grazie per averlo detto e che quel modo di fare non stava funzionando per me.
Niente più.
Penso che se cambiassi psicologa dopo un'esperienza così lunga le mie resistenze alla professione crescerebbero, ma forse è quello che dovrei fare per risolvere i problemi che mi tormentano?
Grazie a tutti.
[#1]
Gentile utente,
Come Le avremmo consigliato, Lei ha manifestato le Sue perplessità alla Psicologa in presenza:
"...Ne ho parlato con lei ma si è limitata solo a dirmi
grazie per averlo detto e
*che quel modo di fare non stava funzionando per me.
Che significa l'ultima frase, dove ho posto l'asterisco*?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Come Le avremmo consigliato, Lei ha manifestato le Sue perplessità alla Psicologa in presenza:
"...Ne ho parlato con lei ma si è limitata solo a dirmi
grazie per averlo detto e
*che quel modo di fare non stava funzionando per me.
Che significa l'ultima frase, dove ho posto l'asterisco*?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile utente,
come potrà immaginare per noi è impossibile rispondere alla sua richiesta in merito a concludere o meno il suo percorso psicologico con la collega: ogni percorso psicologico è unico e conoscibile per intero unicamente da chi lo sta vivendo, ovvero lei è la sua psicologa. Non possiamo quindi sostituirci nè all'una, nè all'altra.
Le modalità interattive che vengono adottate dal professionista psicologo (quanto dire, cosa dire, quando dirlo e come dirlo) dipendono dalla sua formazione (analitica, cognitivo comportamentale, sistemico relazionale...) e dalla sua stessa personalità.
Ho avuto modo di leggere tutte le motivazioni che la spingono nella direzione di una chiusura del rapporto, ma immagino che se ha deciso di proseguire per ben tre anni con la stessa professionista vi saranno state anche motivazioni a favore di un mantenimento del legame.
Quello che posso consigliarle è di soppesare pro e contro, e poi condividere i risultati di questo bilancio con la professionista a cui si rivolge, indicandole il suo dubbio o, eventualmente, la sua decisione, che sia positiva o negativa. Le crisi relazionali sono parte di un percorso: tutto sta nel come le si affrontano.
Un caro saluto
come potrà immaginare per noi è impossibile rispondere alla sua richiesta in merito a concludere o meno il suo percorso psicologico con la collega: ogni percorso psicologico è unico e conoscibile per intero unicamente da chi lo sta vivendo, ovvero lei è la sua psicologa. Non possiamo quindi sostituirci nè all'una, nè all'altra.
Le modalità interattive che vengono adottate dal professionista psicologo (quanto dire, cosa dire, quando dirlo e come dirlo) dipendono dalla sua formazione (analitica, cognitivo comportamentale, sistemico relazionale...) e dalla sua stessa personalità.
Ho avuto modo di leggere tutte le motivazioni che la spingono nella direzione di una chiusura del rapporto, ma immagino che se ha deciso di proseguire per ben tre anni con la stessa professionista vi saranno state anche motivazioni a favore di un mantenimento del legame.
Quello che posso consigliarle è di soppesare pro e contro, e poi condividere i risultati di questo bilancio con la professionista a cui si rivolge, indicandole il suo dubbio o, eventualmente, la sua decisione, che sia positiva o negativa. Le crisi relazionali sono parte di un percorso: tutto sta nel come le si affrontano.
Un caro saluto
Dott. Stefano Bandini
Psicologo, Perfezionato in Psicologia Perinatale
dottorbandini@gmail.com
[#3]
Utente
Buongiorno,
Grazie per le risposte.
Sul significato di quella frase non saprei dire nemmeno io.
Anche il modo di gestire questa crisi che a difficoltà ho espresso, confesso che mi ha lasciato un po' di amaro.
Per rispondere al dottore invece, purtroppo questa incapacità a trovare l'energia di chiudere cose che non mi fanno bene immagino sia un mio problema. Onestamente devo dire che, nella mia decisione di continuare, ha inciso sicuramente anche il costo delle sedute, che è meno alto della media.
Grazie per le risposte.
Sul significato di quella frase non saprei dire nemmeno io.
Anche il modo di gestire questa crisi che a difficoltà ho espresso, confesso che mi ha lasciato un po' di amaro.
Per rispondere al dottore invece, purtroppo questa incapacità a trovare l'energia di chiudere cose che non mi fanno bene immagino sia un mio problema. Onestamente devo dire che, nella mia decisione di continuare, ha inciso sicuramente anche il costo delle sedute, che è meno alto della media.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 609 visite dal 23/02/2024.
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