Abbandono da parte dello psicologo
Buonasera, ho intrapreso l’anno scorso un percorso di terapia psicologica; dopo 10 mesi il mio analista ha smesso di chiamarmi per fissare gli appuntamenti senza darmi nessuna spiegazione e senza che ci fosse qualche motivo o qualche incomprensione tra di noi.
Come dovrei comportarmi?
È deontologicamente accettabile un comportamento del genere da parte del mio psicologo?
Io non ho intenzione di chiamarlo dovrebbe chiamarmi lui se realmente ci teneva a me come suo paziente; non mi chiama più da ormai 5 mesi e non ho mai avuto nessuna spiegazione e notizie da parte sua sul perché dell’interruzione da parte sua.
Come dovrei comportarmi?
È deontologicamente accettabile un comportamento del genere da parte del mio psicologo?
Io non ho intenzione di chiamarlo dovrebbe chiamarmi lui se realmente ci teneva a me come suo paziente; non mi chiama più da ormai 5 mesi e non ho mai avuto nessuna spiegazione e notizie da parte sua sul perché dell’interruzione da parte sua.
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Gentile utente,
è curiosa la sua domanda. Perchè dovrebbe essere il terapeuta a chiamarla? Il percorso è il suo, il bisogno anche. Fatica a prendersi cura di sè? Vuole siano gli altri a farlo e perchè?
Nella relazioni aspetta gli altri? Come mai? Eppure la terapia dovrebbe essere una cosa che appartiene a lei non al suo terapeuta.
La responsabilità della sua salute psicologica è sua, non del suo terapeuta.
Forse per lei sarebbe molto più terapeutico andare a vedere che c'è che le fa così paura del prendere parte attiva nel processo relazionale, chiedendo lumi al suo terapeuta.
Saluti
è curiosa la sua domanda. Perchè dovrebbe essere il terapeuta a chiamarla? Il percorso è il suo, il bisogno anche. Fatica a prendersi cura di sè? Vuole siano gli altri a farlo e perchè?
Nella relazioni aspetta gli altri? Come mai? Eppure la terapia dovrebbe essere una cosa che appartiene a lei non al suo terapeuta.
La responsabilità della sua salute psicologica è sua, non del suo terapeuta.
Forse per lei sarebbe molto più terapeutico andare a vedere che c'è che le fa così paura del prendere parte attiva nel processo relazionale, chiedendo lumi al suo terapeuta.
Saluti
Dr.ssa Caterina Zanusso - Psicologa Psicoterapeuta Padova e Skype
Cell: 347.1173841 Mail: zanusso.caterina@gmail.com
www.caterinazanusso.com
[#2]
Utente
Buonasera Dottoressa, grazie per rispondermi. Il suo ragionamento è corretto sul fatto che dovrei essere io la parte attiva ma il fatto è che io non avrei mai interrotto una relazione e tanto più se clinica come questa; se una persona viene a chiedermi aiuto è perché ha bisogno di me e io rendendomi conto del suo bisogno allora non la abbandonerei, le volte che non potevo incontrarlo lo avvisavo sempre con anticipo quindi c'è sempre stata correttezza da parte mia in questa relazione psicologo-paziente. Il mio ultimo messaggio verso lo psicologo è consistito in avvisarlo che non avrei potuto incontrarlo nell'orario che mi proponeva; io mi aspettavo una sua risposta che non è però mai più arrivata. Io non avrei mai fatto una cosa del genere senza nessun motivo con una persona che cerca il mio aiuto , avrei spiegato il motivo dell'interruzione
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 987 visite dal 12/02/2024.
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