Come riconoscere un vero amico
Buonasera,
vengo subito al mio problema: sono una donna di 35 anni ho un amico di circa vent’anni in più di me che conosco e che frequento da più di un anno.
Premetto che è single e la nostra è solo una relazione di amicizia.
Il fatto è che mi sono accorta che questa persona non è costante nei miei confronti.
Innanzitutto succede che mi cerca e poi magari per due mesi non si fa sentire.
Se mi scrive e gli rispondo può succedere che non guardi il mio messaggio per due o tre giorni fino a che non si ricorda e allora ristabilisce il contatto con me.
Inoltre quando vado a trovarlo non mi dedica il tempo che normalmente (penso) una persona dovrebbe dedicare a un ospite dal momento che mi pianta lì da sola per guardare gli affari suoi al computer oppure per stare al telefono anche buone mezz’ore.
Non lo reputo un comportamento giusto verso un’amica come me che dedica il suo tempo per stare in sua compagnia.
Quando non è preso dai fatti suoi però si dimostra premuroso.
Ci vediamo poco ma quando ci vediamo si comporta sempre così, da zero attenzione all’attenzione massima.
Poi, quando giunge il momento che devo tornare a casa, mi chiede di scrivergli appena arrivo a destinazione.
Fin qui lo trovo un pensiero e una richiesta carina.
Peccato che quando gli scrivo per dirgli che sono tornata a casa non legge il messaggio fino al giorno dopo e per di più non risponde.
Nonostante tutto è una persona affettuosa, dolce e gentile, e come dicevo prima, a tratti anche premurosa, con cui mi trovo bene a condividere alcuni miei interessi e con cui mi dispiacerebbe rompere per questi suoi atteggiamenti che non riesco a capire dal momento che la richiesta di vedermi parte da lui.
Come posso interpretare questo suo modo di atteggiarsi nei miei confronti?
Come devo reagire?
È normale che un amico quando ha in casa un ospite si comporti così?
Come mi devo comportare con una persona così?
Questa situazione mi fa stare male ma ho paura a farglielo notare perché gli voglio bene.
Grazie per i consigli che mi darete.
vengo subito al mio problema: sono una donna di 35 anni ho un amico di circa vent’anni in più di me che conosco e che frequento da più di un anno.
Premetto che è single e la nostra è solo una relazione di amicizia.
Il fatto è che mi sono accorta che questa persona non è costante nei miei confronti.
Innanzitutto succede che mi cerca e poi magari per due mesi non si fa sentire.
Se mi scrive e gli rispondo può succedere che non guardi il mio messaggio per due o tre giorni fino a che non si ricorda e allora ristabilisce il contatto con me.
Inoltre quando vado a trovarlo non mi dedica il tempo che normalmente (penso) una persona dovrebbe dedicare a un ospite dal momento che mi pianta lì da sola per guardare gli affari suoi al computer oppure per stare al telefono anche buone mezz’ore.
Non lo reputo un comportamento giusto verso un’amica come me che dedica il suo tempo per stare in sua compagnia.
Quando non è preso dai fatti suoi però si dimostra premuroso.
Ci vediamo poco ma quando ci vediamo si comporta sempre così, da zero attenzione all’attenzione massima.
Poi, quando giunge il momento che devo tornare a casa, mi chiede di scrivergli appena arrivo a destinazione.
Fin qui lo trovo un pensiero e una richiesta carina.
Peccato che quando gli scrivo per dirgli che sono tornata a casa non legge il messaggio fino al giorno dopo e per di più non risponde.
Nonostante tutto è una persona affettuosa, dolce e gentile, e come dicevo prima, a tratti anche premurosa, con cui mi trovo bene a condividere alcuni miei interessi e con cui mi dispiacerebbe rompere per questi suoi atteggiamenti che non riesco a capire dal momento che la richiesta di vedermi parte da lui.
Come posso interpretare questo suo modo di atteggiarsi nei miei confronti?
Come devo reagire?
È normale che un amico quando ha in casa un ospite si comporti così?
Come mi devo comportare con una persona così?
Questa situazione mi fa stare male ma ho paura a farglielo notare perché gli voglio bene.
Grazie per i consigli che mi darete.
[#1]
Gentile utente,
Dal Suo consulto non si comprende bene di che tipo di "amicizia" si tratti, nè quali siano gli "alcuni interessi" che condividete.
E con gli scarsissimi elementi fornitici è impossibile rispondere adeguatamente, ma unicamente presentare alcune riflessioni.
Talvolta ci si permette nelle amicizie di .. 'essere se stessi' (cellulare, pc, ecc.) ritenendo che in una 'vera amicizia" tutto sia accettabile e che un "vero/a amica/a" comprenda ed accetti tutto proprio in virtù di tale tipo di legame.
Ma non è così.
L'amicizia è una realtà preziosa, ma delicata.
Ma noi qui, dalla nostra postazione online, non sappiamo neppure se tra voi è stata chiarita la natura dell'amicizia.
"..Questa situazione mi fa stare male ma ho paura a farglielo notare perché gli voglio bene."
Sta a Lei manifestare il Suo disagio.
Se Lei non glielo farà notare, tale amicizia non crescerà; al contrario andrà a smorzarsi, dato che già attualmente risulta rapsodica.
D'altra parte la frequentazione dura da solo un anno, e considerata la scarsa frequenza con cui vi vedete, sembrerebbe che le visite siamo da calcolarsi sulle dita di una mano (".. per due mesi non si fa sentire") e dunque la conoscenza è parziale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dal Suo consulto non si comprende bene di che tipo di "amicizia" si tratti, nè quali siano gli "alcuni interessi" che condividete.
E con gli scarsissimi elementi fornitici è impossibile rispondere adeguatamente, ma unicamente presentare alcune riflessioni.
Talvolta ci si permette nelle amicizie di .. 'essere se stessi' (cellulare, pc, ecc.) ritenendo che in una 'vera amicizia" tutto sia accettabile e che un "vero/a amica/a" comprenda ed accetti tutto proprio in virtù di tale tipo di legame.
Ma non è così.
L'amicizia è una realtà preziosa, ma delicata.
Ma noi qui, dalla nostra postazione online, non sappiamo neppure se tra voi è stata chiarita la natura dell'amicizia.
"..Questa situazione mi fa stare male ma ho paura a farglielo notare perché gli voglio bene."
Sta a Lei manifestare il Suo disagio.
Se Lei non glielo farà notare, tale amicizia non crescerà; al contrario andrà a smorzarsi, dato che già attualmente risulta rapsodica.
D'altra parte la frequentazione dura da solo un anno, e considerata la scarsa frequenza con cui vi vedete, sembrerebbe che le visite siamo da calcolarsi sulle dita di una mano (".. per due mesi non si fa sentire") e dunque la conoscenza è parziale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
Intanto grazie per la sua risposta.
Riguardo al tipo di amicizia, non saprei definire il grado di essa. È un’amicizia che si sta costruendo piano piano dal momento che, come le dicevo, dura da circa un anno. Gli interessi che condividiamo sono interessi che spaziano dalla musica al cinema. Interessi culturali insomma. Ma con le premesse che le ho illustrato non saprei se conviene portarla avanti oppure no. Come dice giustamente lei, non tutto può essere accettabile in una relazione di amicizia. Il suo comportamento mi fa sentire come se fossi un incomodo, nonostante l’invito a venire a trovarlo parta da lui. Perché mi inviti se poi ti devi dedicare maggior parte del tempo agli affari tuoi? Inoltre faccio anche un bel viaggio per andare da lui e la benzina ha anche dei costi e i soldi non li trovo per strada. Per venire da lui prendo ore della mia giornata che magari potrei utilizzarle per fare altro. Invece scelgo di investirle per andare a trovare un amico. Perché per me l’amicizia è preziosa. Ma se l’amicizia deve andare avanti e progredire non penso che il suo comportamento lo permetta. Se continua a farsi sentire sporadicamente e comportarsi in quella maniera io poi mi chiudo e ho paura a fare il primo passo per cercarlo.
Come mi consiglia di comportarmi con questa persona? Che atteggiamento devo adottare la prossima volta che ci sentiremo o che ci vedremo? Ne vale la pena secondo lei?
La ringrazio ancora. Buona giornata.
Intanto grazie per la sua risposta.
Riguardo al tipo di amicizia, non saprei definire il grado di essa. È un’amicizia che si sta costruendo piano piano dal momento che, come le dicevo, dura da circa un anno. Gli interessi che condividiamo sono interessi che spaziano dalla musica al cinema. Interessi culturali insomma. Ma con le premesse che le ho illustrato non saprei se conviene portarla avanti oppure no. Come dice giustamente lei, non tutto può essere accettabile in una relazione di amicizia. Il suo comportamento mi fa sentire come se fossi un incomodo, nonostante l’invito a venire a trovarlo parta da lui. Perché mi inviti se poi ti devi dedicare maggior parte del tempo agli affari tuoi? Inoltre faccio anche un bel viaggio per andare da lui e la benzina ha anche dei costi e i soldi non li trovo per strada. Per venire da lui prendo ore della mia giornata che magari potrei utilizzarle per fare altro. Invece scelgo di investirle per andare a trovare un amico. Perché per me l’amicizia è preziosa. Ma se l’amicizia deve andare avanti e progredire non penso che il suo comportamento lo permetta. Se continua a farsi sentire sporadicamente e comportarsi in quella maniera io poi mi chiudo e ho paura a fare il primo passo per cercarlo.
Come mi consiglia di comportarmi con questa persona? Che atteggiamento devo adottare la prossima volta che ci sentiremo o che ci vedremo? Ne vale la pena secondo lei?
La ringrazio ancora. Buona giornata.
[#3]
Gentile utente,
Le/gli Psy non danno consigli sulle scelte esistenziali.
Ma Lei stessa potrà decidere di esplorare coraggiosamente il terreno esponendogli apertamente le sue personali reticenze e difficoltà.
Se poi il suo amico reagirà male, bene. Bene perchè Lei avrà capito, e trarrà le conclusioni; e deciderà cosa fare.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Le/gli Psy non danno consigli sulle scelte esistenziali.
Ma Lei stessa potrà decidere di esplorare coraggiosamente il terreno esponendogli apertamente le sue personali reticenze e difficoltà.
Se poi il suo amico reagirà male, bene. Bene perchè Lei avrà capito, e trarrà le conclusioni; e deciderà cosa fare.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 737 visite dal 11/02/2024.
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