Mi sento bloccata in un tunnel da cui non so come uscire
Buongiorno, sono una studentessa universitaria al terzo anno di lettere moderne.
Il terzo anno non è ancora finito e, considerando anche i corsi che sto per cominciare, mi mancano circa 10 esami alla laurea.
Al liceo ero brava, sapevo quale fosse il mio posto e mi impegnavo a rispettarlo.
Studiavo, mi piaceva, era tutta la mia vita.
Oggi sembro un’altra, i corsi previsti dalla mia facoltà non mi interessano salvo rari casi e non ho alcuna motivazione che mi spinga a proseguire.
Ho valutato di cambiare, ma non saprei cosa fare e comunque ormai è tardi.
Come ho già scritto, mi sento bloccata in un tunnel senza fine, non so come andare avanti.
Tutti i miei conoscenti sono a pari o, se indietro, con meno esami arretrati rispetto a me.
I miei genitori mi pressano, mi hanno concesso al massimo un anno di fuoricorso, ma io non credo di farcela.
L’idea di non riuscire a superare questo ostacolo mi tormenta, a volte mi viene un’ansia tale che mi sento schiacciare.
Da quando ho cominciato l’università ho dei periodi più o meno lunghi di malessere, vedo solo famiglia e fidanzato (perché sono nella mia stessa casa) per mesi.
Ho perso tutti i miei amici e mi sembra di essere sola nel mondo.
Io attribuisco la colpa all’università, ma forse c’è altro ed è questo altro che mi impedisce di studiare.
A volte, invece, credo siano solo i capricci di una ragazzina svogliata e sto peggio perché mi dico basterebbe studiare e smetterla di piagnucolare, ma non riesco.
Provo a immaginarmi laureata per cercare la forza di fare fuori questi 10 esami, ma la fine è talmente lontana che credo di non poterla mai raggiungere.
Il terzo anno non è ancora finito e, considerando anche i corsi che sto per cominciare, mi mancano circa 10 esami alla laurea.
Al liceo ero brava, sapevo quale fosse il mio posto e mi impegnavo a rispettarlo.
Studiavo, mi piaceva, era tutta la mia vita.
Oggi sembro un’altra, i corsi previsti dalla mia facoltà non mi interessano salvo rari casi e non ho alcuna motivazione che mi spinga a proseguire.
Ho valutato di cambiare, ma non saprei cosa fare e comunque ormai è tardi.
Come ho già scritto, mi sento bloccata in un tunnel senza fine, non so come andare avanti.
Tutti i miei conoscenti sono a pari o, se indietro, con meno esami arretrati rispetto a me.
I miei genitori mi pressano, mi hanno concesso al massimo un anno di fuoricorso, ma io non credo di farcela.
L’idea di non riuscire a superare questo ostacolo mi tormenta, a volte mi viene un’ansia tale che mi sento schiacciare.
Da quando ho cominciato l’università ho dei periodi più o meno lunghi di malessere, vedo solo famiglia e fidanzato (perché sono nella mia stessa casa) per mesi.
Ho perso tutti i miei amici e mi sembra di essere sola nel mondo.
Io attribuisco la colpa all’università, ma forse c’è altro ed è questo altro che mi impedisce di studiare.
A volte, invece, credo siano solo i capricci di una ragazzina svogliata e sto peggio perché mi dico basterebbe studiare e smetterla di piagnucolare, ma non riesco.
Provo a immaginarmi laureata per cercare la forza di fare fuori questi 10 esami, ma la fine è talmente lontana che credo di non poterla mai raggiungere.
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Gent.ma,
Ho letto il suo racconto e le faccio i complimenti per aver trovato il coraggio di scrivere.
A quanto vedo è una ragazza giovanissima di soli 22 anni ed ha tutto il tempo dalla sua parte.
Nella vita ci possono essere anni o momenti in cui ci si vede bloccati e poi così come è avvenuto il blocco, magicamente ci si può sbloccare.
Delle sue parole mi colpisce la sensazione di pressione e controllo della sua famiglia. Immagino che sia per questo che rifiuta lo studio, per la paura di non riuscire e di dover affrontare non solo la sua delusione, ma anche quella della famiglia. Avverte la troppa responsabilità.
Provi ad immaginare gli esami con maggior leggerezza d'animo.
Sarebbe importante recuperare le amicizie e magari trovarne delle nuove per studiare insieme.
Si ricordi che ogni studente/studentessa ha i suoi tempi, pertanto le consiglio di evitare paragoni con colleghi.
Se non lo ha già fatto, chieda una consulenza ad un collega, in modo da poter affrontare il periodo che sta vivendo con più serenità.
Mi tenga aggiornato
Saluti
Ho letto il suo racconto e le faccio i complimenti per aver trovato il coraggio di scrivere.
A quanto vedo è una ragazza giovanissima di soli 22 anni ed ha tutto il tempo dalla sua parte.
Nella vita ci possono essere anni o momenti in cui ci si vede bloccati e poi così come è avvenuto il blocco, magicamente ci si può sbloccare.
Delle sue parole mi colpisce la sensazione di pressione e controllo della sua famiglia. Immagino che sia per questo che rifiuta lo studio, per la paura di non riuscire e di dover affrontare non solo la sua delusione, ma anche quella della famiglia. Avverte la troppa responsabilità.
Provi ad immaginare gli esami con maggior leggerezza d'animo.
Sarebbe importante recuperare le amicizie e magari trovarne delle nuove per studiare insieme.
Si ricordi che ogni studente/studentessa ha i suoi tempi, pertanto le consiglio di evitare paragoni con colleghi.
Se non lo ha già fatto, chieda una consulenza ad un collega, in modo da poter affrontare il periodo che sta vivendo con più serenità.
Mi tenga aggiornato
Saluti
Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 460 visite dal 09/02/2024.
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