Insoddisfazione psicoterapia
Gentili psicologi iscritti,
purtroppo non me la passo bene.
Sono in preda ad accessi di ansia fortissimi e a ossessioni relative alla salute e alla contaminazione.
Ho cambiato decine di psicoterapeuti ma devo dire di non averne tratto nessun giovamento.
Sono anche sotto trattamento farmacologico ma ho dovuto scalare per collateralità cognitive molto importanti, parzialmente rientrate.
Quindi non posso più fare affidamento sui farmaci.
Ho 46 anni e ho provato praticamente tutti gli orientamenti esistenti: dalla psicoanalisi freudiana alla terapia breve strategica, alla sistemico-relazionale alla cognitivo-comportamentale.
In tutto sono passati più di 25 anni, visto che ho cominciato nel 1997.
Sono anche dovuto rientrare dai miei, perché non riuscivo a stare da solo.
Ho 46 anni e come potete immaginare la situazione è molto disfunzionale.
Sinceramente l'indirizzo cognitivo-comportamentale è quello che mi piace di meno, ma ho dovuto rivolgermici circa 2 anni fa perché erano iniziati meccanismi ossessivi che avevano bisogno di strategie comportamentali e non di un lavoro di scavo.
Sono convinto di aver subito un trauma di tipo sessuale durante l'infanzia e di averlo completamente rimosso, ma che questo mini la mia possibilità di essere felice e soprattutto le relazioni amorose e sessuali.
Non so cosa fare, una volta ho provato a contare i terapeuti che ho avuto: sono più di 10, sia privatamente che all'interno dei CSM, Molti terapeuti mi hanno lasciato intendere chiaramente che non potevano aiutarmi, e che il grosso l'avrebbero fatto i farmaci.
Sto molto male.
purtroppo non me la passo bene.
Sono in preda ad accessi di ansia fortissimi e a ossessioni relative alla salute e alla contaminazione.
Ho cambiato decine di psicoterapeuti ma devo dire di non averne tratto nessun giovamento.
Sono anche sotto trattamento farmacologico ma ho dovuto scalare per collateralità cognitive molto importanti, parzialmente rientrate.
Quindi non posso più fare affidamento sui farmaci.
Ho 46 anni e ho provato praticamente tutti gli orientamenti esistenti: dalla psicoanalisi freudiana alla terapia breve strategica, alla sistemico-relazionale alla cognitivo-comportamentale.
In tutto sono passati più di 25 anni, visto che ho cominciato nel 1997.
Sono anche dovuto rientrare dai miei, perché non riuscivo a stare da solo.
Ho 46 anni e come potete immaginare la situazione è molto disfunzionale.
Sinceramente l'indirizzo cognitivo-comportamentale è quello che mi piace di meno, ma ho dovuto rivolgermici circa 2 anni fa perché erano iniziati meccanismi ossessivi che avevano bisogno di strategie comportamentali e non di un lavoro di scavo.
Sono convinto di aver subito un trauma di tipo sessuale durante l'infanzia e di averlo completamente rimosso, ma che questo mini la mia possibilità di essere felice e soprattutto le relazioni amorose e sessuali.
Non so cosa fare, una volta ho provato a contare i terapeuti che ho avuto: sono più di 10, sia privatamente che all'interno dei CSM, Molti terapeuti mi hanno lasciato intendere chiaramente che non potevano aiutarmi, e che il grosso l'avrebbero fatto i farmaci.
Sto molto male.
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Psicologo
Gentile utente, mi dispiace molto per ciò che racconta. I pensieri intrusivi, da come lei li descrive, hanno questo nome tra gli psicologi sono molto pesanti da sopportare e ahimè non lasciano la mente neanche quando ci si addormenta, la Letteratura dimostra che spesso ci si sveglia e riaddormenta con questi pensieri.
Il mio consiglio è quello di affidarsi ad uno psicologo, quando dico affidarsi intendo fidarsi ed aggrapparsi al professionista che si ha davanti: è molto importante che si crei una fiducia reciproca, non importa l'orientamento, se è psicologo o psicoterapeuta ma è fondamenta quanto si è in sintonia con il professionista che si ha di fronte. Se lei crede di avere una forte motivazione di voler cambiare questi comportamenti, contatti uno psicologo e cerchi di fidarsi di lui senza pregiudizi.
Le auguro il meglio!
Il mio consiglio è quello di affidarsi ad uno psicologo, quando dico affidarsi intendo fidarsi ed aggrapparsi al professionista che si ha davanti: è molto importante che si crei una fiducia reciproca, non importa l'orientamento, se è psicologo o psicoterapeuta ma è fondamenta quanto si è in sintonia con il professionista che si ha di fronte. Se lei crede di avere una forte motivazione di voler cambiare questi comportamenti, contatti uno psicologo e cerchi di fidarsi di lui senza pregiudizi.
Le auguro il meglio!
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 366 visite dal 06/02/2024.
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