Ansia e paura di essere impazzito
Salve a tutti, chiedo scusa ma mi ritrovo purtroppo di nuovo di fronte ad un evento che mi addanna l’esistenza da tempo e si è ripresentato.
Sono un ragazzo di 27 anni, ho appena conseguito una laurea e da circa 7 anni ho avuto dei periodi depressivi con alti e bassi.
Passo a spiegare nel dettaglio: a circa 20 anni ebbi quello che poi venne definito dal mio psicologo una depressione con molti sintomi associabili ad essa, ma uno su tutti mi lancinava l’esistenza ovvero la paura di essere diventato stupido: avevo la netta sensazione di non comprendere i discorsi, le battute e di aver perso le mie capacità cognitive.
Tutto ciò smise dopo circa un paio di anni per poi alternarsi a grandi periodi di benessere in cui riprendevo in mano tutto: dalla studio alla vita sociale a ogni ambito della mi vita.
Circa un paio di anni fa ricevetti a riguardo una diagnosi di disturbo ciclotimico e sono rimasto in cura dal mio psicologo di fiducia dal quale vado tutt’ora periodicamente per delle visite di controllo.
Il problema si è ora ripresentato dopo un lungo periodo di stress dovuto ad una forte ansia per aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile (esito fortunatamente negativo); non appena ho ricevuto l’esito negativo dell’esame e quindi la mia non positività al virus, la mia ansia si è subito spostata e riportata nuovamente sulla paura di essere impazzito e/o comunque esser diventato stupido.
Premetto che a riguardo inizierò un persorso di psicoterapia questo giovedi ma dato che non riesco davvero a vivere chiedo supporto qui.
Perché ciò accade?
È come se la mia ansia ad un certo punto uscisse fuori (evento paura malattia) per poi spostarsi su questa mia fobia di essere impazzito.
Perchè ciò si ripete nel tempo?
Esiste un modo per disinnescare questo meccanismo o se non è un vero e proprio meccanismo, perché ciò avviene e come si può controllare o per lo meno gestire?
Davvero non vivo più altrimenti non avrei chiesto aiuto qui.
Ringrazio in anticipo ed auguro a tutti una buona giornata.
Sono un ragazzo di 27 anni, ho appena conseguito una laurea e da circa 7 anni ho avuto dei periodi depressivi con alti e bassi.
Passo a spiegare nel dettaglio: a circa 20 anni ebbi quello che poi venne definito dal mio psicologo una depressione con molti sintomi associabili ad essa, ma uno su tutti mi lancinava l’esistenza ovvero la paura di essere diventato stupido: avevo la netta sensazione di non comprendere i discorsi, le battute e di aver perso le mie capacità cognitive.
Tutto ciò smise dopo circa un paio di anni per poi alternarsi a grandi periodi di benessere in cui riprendevo in mano tutto: dalla studio alla vita sociale a ogni ambito della mi vita.
Circa un paio di anni fa ricevetti a riguardo una diagnosi di disturbo ciclotimico e sono rimasto in cura dal mio psicologo di fiducia dal quale vado tutt’ora periodicamente per delle visite di controllo.
Il problema si è ora ripresentato dopo un lungo periodo di stress dovuto ad una forte ansia per aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile (esito fortunatamente negativo); non appena ho ricevuto l’esito negativo dell’esame e quindi la mia non positività al virus, la mia ansia si è subito spostata e riportata nuovamente sulla paura di essere impazzito e/o comunque esser diventato stupido.
Premetto che a riguardo inizierò un persorso di psicoterapia questo giovedi ma dato che non riesco davvero a vivere chiedo supporto qui.
Perché ciò accade?
È come se la mia ansia ad un certo punto uscisse fuori (evento paura malattia) per poi spostarsi su questa mia fobia di essere impazzito.
Perchè ciò si ripete nel tempo?
Esiste un modo per disinnescare questo meccanismo o se non è un vero e proprio meccanismo, perché ciò avviene e come si può controllare o per lo meno gestire?
Davvero non vivo più altrimenti non avrei chiesto aiuto qui.
Ringrazio in anticipo ed auguro a tutti una buona giornata.
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Buonasera, da ciò che descrive sembrerebbe esserci uno stimolo esterno ( in questo caso la paura di aver contratto una malattia), che andrebbe a riattivare un trauma non risolto e cioè la paura di essere stupido. Sembrerebbe esserci un nucleo di convinzioni negative ed emozioni disturbanti alla base dei sintomi descritti. Qualora potesse essere confermata questa ipotesi, un trattamento con EMDR potrebbe essere di grande aiuto, proprio perché lavora sulla disattivazione di convinzioni ed emozioni disturbanti e disfunzionali. Credo abbia iniziato la psicoterapia, provi a vedere se le risulta utile e qualora non dovesse esserlo (e speriamo di no) potrebbe indirizzarsi verso un terapeuta esperto in Emdr. I miei migliori auguri.
Dott.ssa Alessia Marchetti
Dott.ssa Alessia Marchetti
Dr.ssa Alessia Marchetti
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Utente
Chiedo scusa per l’insistenza ma davvero non riesco piu a vivere. Premetto che in ambito EMDR sono totalmente ignorante quindi mi viene da chiedere: in che modo attraverso questa pratica posso risolvere la cosa? Cioè, se c’è davvero un trauma come agisce la terapia? Io oltretutto non ho ricordi traumatici a riguardo o per lo meno non ne ho mai indoviduati grazie ancora per la pazienza, ma davvero la mia vita è tornata ad essere un inferno altrimenti non sarei qui ad assillarvi.
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Buonasera, comprendo la sua ansia, ma se dovesse assumere un antibiotico, si chiederebbe come fa ad agire efficacemente??? Non credo che il conoscere le modalità con cui un metodo psicoterapeutico agisca, potrebbe esserle d'aiuto nel ridurre l'ansia. Si è affidato ad un terapeuta, segua la terapia che sta facendo e se proprio l'ansia fosse insostenibile, valuti insieme al terapeuta l'opportunità o meno di affiancare alla psicoterapia una cura farmacologica. Qualunque trattamento richiede comunque tempo prima di poter mostrare la sua efficacia. Se volesse informazioni sull'emdr potrebbe consultare il sito emdr Italia.
Le auguro di ritrovare quanto prima una certa serenità.
D.ssa Alessia Marchetti
Le auguro di ritrovare quanto prima una certa serenità.
D.ssa Alessia Marchetti
Dr.ssa Alessia Marchetti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 05/02/2024.
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