Io, il mio ragazzo e
Salve!
Sto insieme al mio ragazzo da 3 anni.
Lui ha 11 più di me ed è separato con una figlia.
Incontra una ragazza il cui desiderio era quello di avere un figlio, in quanto in coppia-lesbo (scoprirà poi di non poterne avere).
Si innamora e hanno una pseudo relazione.
Litigano e si risentono quando io e lui stiamo già insieme.
Nei primi mesi con me, decanta le lodi di questa ragazza.
Diventano di nuovo amici, anzi "fratelli" e partono per un viaggio insieme ad una 3 persona.
Sono diventata gelosa anche per i vari post su instagram e ho pesantamente offeso la ragazza nella chat con lui.
Ricevo audio dove lei mi rimprovera della mia "sboccataggine" ma tutto finisce nel momento che io e lui ci rivediamo.
Loro passano molto tempo insieme, hanno anche uno sport in comune (cosa sacrosanta per lui), insomma... sembrano molto uniti.
Lui c'è nel momento del bisogno senza che lei glielo chieda: la accompagna a fare un corso, la ragazza di lei si trasferisce e lui l'aiuta... Passa il tempo e la dinamica è sempre la stessa: io e lui stiamo bene quando siamo insieme ma quando lei si fa sentire, io esco fuori di testa e insulto lei con lui.
Per qualche mese ci lasciamo e quando ci stavamo riavvicinando, ricevo una chiamata con il telefono di lui, da parte sua nella quale mi offende e insinua che lui mi ha lasciato per un'altra.
Superiamo anche questa fino al giorno in cui lei chiede in prestito macchina a lui per trasferirsi nella nuova città (la sua era dal meccanico) e viene nella città dove abitiamo a prendersela.
Sarà stato un caso ma io e lei ci incontriamo, abbiamo questa breve discussione dove ci offendiamo a vicenda in modo soft per poi proseguire la mia passeggiata mentre lei ha iniziato a sbraitare ed attirare l'attenzione delle persone.
Dal mio punto di vista, lei si approfitta della bontà di lui e lo tiene in quanto convienente.
Sono convinta che lei non lo vuole e neanche sessualmente.
Io ho i miei problemi di autostima, rabbia e non ho autocontrollo.
Lui mi ha fatto pesare la presenza di lei, ma è giunto alla conclusione che ama seriamente me.
Mi ha più volte invitato a passare tempo con lei ma ho sempre rifiutato perchè ho paura di come lei si può comportare e non ho alcun rispetto nei confronti di una donna che non si è preoccupata della fragilità dell'uomo che stava per far diventare padre.
Lui dice che la sua colpa è avermi detto la verità di come l'ha conosciuta e non vuole rinunciare a lei.
La mia colpa da donna invece, è averle concesso tutto questo "potere", perchè quando le donne sanno che le fidanzate sono gelose di loro, l'ego aumenta a dismisura ed è difficile farle scendere dal piedistallo.
Siamo sul punto di lasciarci perchè lui non regge me che lo accuso se sta con lei, io non reggo lui perchè le da troppa importanza.
In realtà non vogliamo rompere ma non so gestire la situazione.
La terapia di coppia aiuterebbe e lui si è reso disponibile.
Fino ad allora, cosa posso fare perchè sto male per come mi sento...
Grazie a chi risponderà
Sto insieme al mio ragazzo da 3 anni.
Lui ha 11 più di me ed è separato con una figlia.
Incontra una ragazza il cui desiderio era quello di avere un figlio, in quanto in coppia-lesbo (scoprirà poi di non poterne avere).
Si innamora e hanno una pseudo relazione.
Litigano e si risentono quando io e lui stiamo già insieme.
Nei primi mesi con me, decanta le lodi di questa ragazza.
Diventano di nuovo amici, anzi "fratelli" e partono per un viaggio insieme ad una 3 persona.
Sono diventata gelosa anche per i vari post su instagram e ho pesantamente offeso la ragazza nella chat con lui.
Ricevo audio dove lei mi rimprovera della mia "sboccataggine" ma tutto finisce nel momento che io e lui ci rivediamo.
Loro passano molto tempo insieme, hanno anche uno sport in comune (cosa sacrosanta per lui), insomma... sembrano molto uniti.
Lui c'è nel momento del bisogno senza che lei glielo chieda: la accompagna a fare un corso, la ragazza di lei si trasferisce e lui l'aiuta... Passa il tempo e la dinamica è sempre la stessa: io e lui stiamo bene quando siamo insieme ma quando lei si fa sentire, io esco fuori di testa e insulto lei con lui.
Per qualche mese ci lasciamo e quando ci stavamo riavvicinando, ricevo una chiamata con il telefono di lui, da parte sua nella quale mi offende e insinua che lui mi ha lasciato per un'altra.
Superiamo anche questa fino al giorno in cui lei chiede in prestito macchina a lui per trasferirsi nella nuova città (la sua era dal meccanico) e viene nella città dove abitiamo a prendersela.
Sarà stato un caso ma io e lei ci incontriamo, abbiamo questa breve discussione dove ci offendiamo a vicenda in modo soft per poi proseguire la mia passeggiata mentre lei ha iniziato a sbraitare ed attirare l'attenzione delle persone.
Dal mio punto di vista, lei si approfitta della bontà di lui e lo tiene in quanto convienente.
Sono convinta che lei non lo vuole e neanche sessualmente.
Io ho i miei problemi di autostima, rabbia e non ho autocontrollo.
Lui mi ha fatto pesare la presenza di lei, ma è giunto alla conclusione che ama seriamente me.
Mi ha più volte invitato a passare tempo con lei ma ho sempre rifiutato perchè ho paura di come lei si può comportare e non ho alcun rispetto nei confronti di una donna che non si è preoccupata della fragilità dell'uomo che stava per far diventare padre.
Lui dice che la sua colpa è avermi detto la verità di come l'ha conosciuta e non vuole rinunciare a lei.
La mia colpa da donna invece, è averle concesso tutto questo "potere", perchè quando le donne sanno che le fidanzate sono gelose di loro, l'ego aumenta a dismisura ed è difficile farle scendere dal piedistallo.
Siamo sul punto di lasciarci perchè lui non regge me che lo accuso se sta con lei, io non reggo lui perchè le da troppa importanza.
In realtà non vogliamo rompere ma non so gestire la situazione.
La terapia di coppia aiuterebbe e lui si è reso disponibile.
Fino ad allora, cosa posso fare perchè sto male per come mi sento...
Grazie a chi risponderà
[#1]
Gentile Utente,
mi scuso ma non ho capito se il suo ragazzo sia diventato padre intanto che stava con lei e con l'altra ragazza e chi sia la madre.
Lei chiede cosa fare intanto che farete una terapia di coppia. Il mio suggerimento è quello di riflettere, riflettere tanto.
Lei ha 28 anni forse anche lei con altre esperienza precedenti, lui di anni ne ha quaranta, una separazione alle spalle, un figlio e una propensione a non avere un rapporto affettivo-sentimentale esclusivo con lei.
Pensa le sia possibile ripensare la situazione con attenzione?
Una terapia ha senso solo se vi sia un obiettivo e una sincera motivazione a raggiungerlo. Qual è il vostro obiettivo? avete un progetto di vita in comune? quali sono gli elementi che vi legano? E quali i sentimenti?
La situazione la pone in un vortice di rabbia incontenibile e ingestibile fino ad arrivare alla volgarità. Forse una terapia potrebbe essere utile a lei per rafforzare l'autostima e capire l'origine della rabbia e soprattutto come affrontarla.
Auguri di buone cose.
mi scuso ma non ho capito se il suo ragazzo sia diventato padre intanto che stava con lei e con l'altra ragazza e chi sia la madre.
Lei chiede cosa fare intanto che farete una terapia di coppia. Il mio suggerimento è quello di riflettere, riflettere tanto.
Lei ha 28 anni forse anche lei con altre esperienza precedenti, lui di anni ne ha quaranta, una separazione alle spalle, un figlio e una propensione a non avere un rapporto affettivo-sentimentale esclusivo con lei.
Pensa le sia possibile ripensare la situazione con attenzione?
Una terapia ha senso solo se vi sia un obiettivo e una sincera motivazione a raggiungerlo. Qual è il vostro obiettivo? avete un progetto di vita in comune? quali sono gli elementi che vi legano? E quali i sentimenti?
La situazione la pone in un vortice di rabbia incontenibile e ingestibile fino ad arrivare alla volgarità. Forse una terapia potrebbe essere utile a lei per rafforzare l'autostima e capire l'origine della rabbia e soprattutto come affrontarla.
Auguri di buone cose.
Dott.ssa Grazia Aloi
psicoanalista
Milano
[#2]
Utente
Salve, lui era sposato e ha avuto la figlia con sua moglie. Al termine del matrimonio ha deciso di donare il suo seme a questa nuova ragazza omosessuale. Il tutto è avvenuto prima che io e lui ci conoscessimo. Quando stavamo insieme, non si parlavano e dopo un paio di mesi si sono chiariti fino a definirsi fratello e sorella. Il mio disprezzo nei confronti di lei è dovuto al fatto che non ha considerato minimamente la fragilità di lui all'epoca. Lo stava facendo diventare padre solo perchè lei lo voleva, non curandosi che lui stava palesemente sviluppando un sentimento per lei e non aveva le idee chiare. Per di più lei stava insieme ad una donna ma si vedeva di nascosto da lei con lui facendogli credere di amarlo. Per questo la reputo una persona a convenienza, come la sua finta amicizia. Lui dice di voler avere un futuro con me, dice che gli piaccio sia fisicamente che come donna in quanto gli ho dato un amore che non aveva provato con nessun altra. Io sono cotta di lui però mi ha trattato male per difendere la sua "amica", ad esempio ha permesso che mi chiamasse al telefono per insultarmi. Ovviamente non posso vietargli di vederla, però non riesco ad accettare che per lui, lei sia una brava amica (tra l'altro sua coetanea...)
La situazione è molto complicata, lo so..
Grazie della risposta, lo apprezzo molto!
La situazione è molto complicata, lo so..
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 533 visite dal 02/02/2024.
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