Ansia somatica e cardiofobia
Salve, é ormai più di un anno che soffro, così mi é stato detto, delle sopracitate patologie, ho intrapreso un percorso psicoterapeutico da più o meno un anno, dopo tre accessi in pronto soccorso nel giro di due settimane.
Ammetto che il percorso con la psicanalista procede bene dal punto di vista della presa di coscienza della persona che sono e ha migliorato i rapporti con gli altri sfortunatamente però non ha quasi per nulla risolto i problemi principali per cui ho deciso di intraprendere questo percorso.
Sono un po' indeciso sul da farsi, perché da un lato i risultati in ambito relazione ottenuti sono stupefacenti e so che posso continuare a migliorare, dall'altro però sento una grande urgenza di risolvere le mie fobie perché mi rendono molto complicato il venire la mia giornata, non faccio più l'amore per paura di un attacco cardiaco ed ovviamente ho smesso di allenarmi, pratica che mi appassiona e che ho sempre svolto da quando sono piccolo.
Ne ho parlato con la psicanalista e mi ha detto che il percorso é molto lungo e che devo essere paziente, indagando però su internet ho notato che gli interventi volti a risanare i miei disturbi prevedono approcci molto mirati e con tempi compresi tra i tre ed i sei mesi.
Non so cosa fare, potreste darmi qualche consiglio o indicazione?
Grazie mille per il tempo che mi dedicherete.
Ammetto che il percorso con la psicanalista procede bene dal punto di vista della presa di coscienza della persona che sono e ha migliorato i rapporti con gli altri sfortunatamente però non ha quasi per nulla risolto i problemi principali per cui ho deciso di intraprendere questo percorso.
Sono un po' indeciso sul da farsi, perché da un lato i risultati in ambito relazione ottenuti sono stupefacenti e so che posso continuare a migliorare, dall'altro però sento una grande urgenza di risolvere le mie fobie perché mi rendono molto complicato il venire la mia giornata, non faccio più l'amore per paura di un attacco cardiaco ed ovviamente ho smesso di allenarmi, pratica che mi appassiona e che ho sempre svolto da quando sono piccolo.
Ne ho parlato con la psicanalista e mi ha detto che il percorso é molto lungo e che devo essere paziente, indagando però su internet ho notato che gli interventi volti a risanare i miei disturbi prevedono approcci molto mirati e con tempi compresi tra i tre ed i sei mesi.
Non so cosa fare, potreste darmi qualche consiglio o indicazione?
Grazie mille per il tempo che mi dedicherete.
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Buongiorno,
personalmente utilizzo un tipo di psicoterapia con un numero di sedute più contenuto per i disturbi d'ansia, anche perchè mi pare che la Sua richiesta sia quella di risolvere la problematica ansiosa.
Non so che tipo di cambiamenti voglia fare da un punto di vista relazionale, ma il rischio di capire tutto di se stesso e delle relazioni con gli altri senza aver risolto il problema dell'ansia c'è.
Poi, credo che non sia necessario toccare proprio tutti gli ambiti della vita di un paziente in psicoterapia per trattare un disturbo specifico, come può essere quello ansioso.
Lei parla di evitamenti (non fa più l'amore e non fa sport per timore di avere un infarto); ma questi evitamenti non possono essere mantenuti, devono essere spezzati, perchè il tempo è una variabile che complica la situazione. Più tempo trascorre e più si rafforzano!
Ritengo, infine, con i limiti della valutazione a distanza, che un percorso psicoterapico non debba essere per forza lungo per essere efficace... anzi, efficacia ed efficienza si misurano proprio dai risultati nel minor tempo possibile (ad esempio, ottengo un risultato notevole, spendendo la minor quantità di risorse disponibili) e concordo sul fatto che per questi disturbi in particolare il trattamento debba essere di durata più contenuta, rispetto ad esempio altre patologie.
Cordiali saluti,
Angela Pileci
personalmente utilizzo un tipo di psicoterapia con un numero di sedute più contenuto per i disturbi d'ansia, anche perchè mi pare che la Sua richiesta sia quella di risolvere la problematica ansiosa.
Non so che tipo di cambiamenti voglia fare da un punto di vista relazionale, ma il rischio di capire tutto di se stesso e delle relazioni con gli altri senza aver risolto il problema dell'ansia c'è.
Poi, credo che non sia necessario toccare proprio tutti gli ambiti della vita di un paziente in psicoterapia per trattare un disturbo specifico, come può essere quello ansioso.
Lei parla di evitamenti (non fa più l'amore e non fa sport per timore di avere un infarto); ma questi evitamenti non possono essere mantenuti, devono essere spezzati, perchè il tempo è una variabile che complica la situazione. Più tempo trascorre e più si rafforzano!
Ritengo, infine, con i limiti della valutazione a distanza, che un percorso psicoterapico non debba essere per forza lungo per essere efficace... anzi, efficacia ed efficienza si misurano proprio dai risultati nel minor tempo possibile (ad esempio, ottengo un risultato notevole, spendendo la minor quantità di risorse disponibili) e concordo sul fatto che per questi disturbi in particolare il trattamento debba essere di durata più contenuta, rispetto ad esempio altre patologie.
Cordiali saluti,
Angela Pileci
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 666 visite dal 31/01/2024.
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