Disturbo dell’umore/ dipendenza

Buonasera, vorrei un parere rispetto ad una situazione che sto vivendo da circa 1 anno.
Ho una relazione con un uomo di 34 anni, quando l’ho conosciuto non ero molto sicura di volerci stare perché lo vedevo un po’ ambiguo nei suoi modi di fare, ho provato a tenerlo distante ma per motivi lavorativi mi ritrovavo ad incontrarlo spesso e lui con la scusa ha cercato in tutti i modi di convincermi affinché stessi con lui e infatti c’è riuscito.
I primi mesi sembrava molto preso anzi ero io che non mi sbilanciavo proprio, poi quando ho iniziato ad espormi e ad esprimere il mio affetto la situazione è cambiata.
Ha iniziato con le triangolazioni e l’ho beccato anche in app di incontri e si è sempre giustificato dicendo che si sente oppresso, che non ha amici e amiche e che non posso isolarlo dal mondo.
Si definisce un gamer e in effetti trascorre gran parte del suo tempo a giocare, a volte anche quando ci sono io tra l’altro.
Per quanto ne so, la sua vita è stata sempre questa e ha sempre conosciuto persone in varie app perché non gli piace uscire, è pigro ed è introverso.
So perfettamente che avrei dovuto lasciarlo quando ho beccato tutte quelle porcherie nel suo cellulare ma il problema è che da quando sto con lui mi sono isolata ed avendo una tendenza alla dipendenza mi viene difficile chiudere questa relazione.
Negli ultimi 4 mesi, se non di più, è peggiorato tanto.
Avendo dormito molto spesso con lui e trascorrendo diversi giorni insieme ho notato degli aspetti che mi hanno portata a pensare che abbia un disturbo dell’umore.
Alterna periodi di depressione a periodi di mania, ci sono settimane in cui dorme tutto il giorno e giorni in cui rimane sveglio tutta la notte e anche l’orario dei pasti è sballato.
Non gli posso più dire nulla perché ha delle reazione molto aggressive ed esagerate soprattutto verbali anche se a volte ho avuto la sensazione che volessi farmi del male fisicamente.
Anche a livello sessuale non va benissimo, abbiamo rapporti quando e come dice lui, non posso esprimermi liberamente perché perde l’erezione e mi accusa.
Gli ho consigliato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e/o psichiatra ma nulla, dice di essere consapevole di non stare bene ma rimanda sempre.
Ogni volta che litighiamo, tra l’altro, se ne esce con frasi tipo adesso cerco la tizia con la quale mi sentivo e vediamo.. Mi sembrano atteggiamenti di una persona molto immatura sinceramente e nonostante gli abbia spiegato spesso che non hanno senso queste risposte lui continua imperterrito. Mi ferisce volutamente nonostante io non mi sia mai permessa di farlo ingelosire o paragonarlo ad altri.
A volte sento di non avere neanche le energie per affrontare le mie giornate.
Anche fisicamente mi ha sminuita qualche volta nonostante io non abbia mai avuto problemi con nessun uomo, gli ho parlato anche di questo ma lui sembra impassibile di fronte alle mie richieste o ai miei problemi.
Vorrei chiudere, so che dovrei ma ho delle difficoltà, ho provato qualche volta e lui diventa insistente fino a che io cada di nuovo.
Al momento non lavoro e non posso iniziare un percorso di psicoterapia purtroppo, come posso aiutarmi?
So che non posso cambiarlo e che non si fa aiutare ma in questo caso come ci si comporta?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

a fronte della sua consapevole tendenza alla dipendenza, e al fatto che
"Al momento non lavoro e non posso iniziare un percorso di psicoterapia purtroppo, come posso aiutarmi?",
può aiutarsi iniziando una percorso psicologico o psicoterapeutico gratuito:
. o presso il consultorio della Sua città,
. o all'Unità di psicologia,
. o utilizzando il "Bonus psicoterapia gratuita": https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-bonus-psicoterapia-gratuita-nel-2024.html .
Le consiglio farlo con una certa sollecitudine, stanti le caratteristiche svalutanti della vostra relazione nei Suoi confronti, che potrebbero produrre l'effetto di diminuire sempre più la sua autostima rendendola maggiormente dipendente.
"Come posso aiutarmi?" ci chiede. Frequentandolo gradualmente sempre meno, come si prescrive ai 'dipendenti da sostanze'. Ma senza sostegno psicologico non è affatto facile: buoni propositi, frequenti ricadute, e legami che si prolungano nel tempo pur essendo tossici.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei scrive: "So perfettamente che avrei dovuto lasciarlo quando ho beccato tutte quelle porcherie nel suo cellulare ma il problema è che da quando sto con lui mi sono isolata ed avendo una tendenza alla dipendenza mi viene difficile chiudere questa relazione."

Sa bene cosa fare, ma poi indugia a parlare esclusivamente di quest'uomo e delle sue (di lui) problematiche. Ma non spetta a Lei risolvere i problemi degli altri, anche perchè impossibile.

E soprattutto perchè il Suo racconto ci parla delle Sue (di Lei) difficoltà, quindi ritengo che sia opportuno chiedere aiuto ad un professionista ma per parlare di Lei e delle Sue dinamiche.

Può rivolgersi anche a psicologi psicoterapeuti in ambito SSN.

Cordiali saluti,
Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica