La fine di una relazione (5 anni dopo )
Quattro anni fa cercavo su questo sito un aiuto per gestire la mia relazione che oggi è finita, e senza molta sorpresa le mie sensazioni e riflessioni sono le stesse di quattro anni fa, con la differenza che ho perso quattro anni della mia vita in una relazione che non ha mai dato frutti.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/765915-dovrei-perdonare.html
Mi sono persa in questa relazione dove c’erano continue liti e discussioni, dove non vedevo il mio
compagno impegnarsi per realizzare i nostri progetti.
Io ero sempre pesante o bisognosa di troppe attenzioni.
Oggi leggendo su internet sembra proprio la dinamica del ragazzo evitante e la ragazza insicura.
Però dopo quattro anni si è accumulato tanto risentimento tra di noi al punto che lui è partito per due mesi e mentre era via mi ha lasciata dicendo che ora si sente come liberato da un peso, che io gli mettevo l’ansia, che lui non può darmi le attenzioni di cui ho bisogno, che si sentiva sotto pressione.
Solo pochi mesi fa voleva farmi una proposta di matrimonio ma io avevo sempre la sensazione che lo facesse perché era la cosa giusta ma non perché lo sentisse, infatti alla fine non aveva mai il coraggio di farlo.
Avevamo provato anche terapia di coppia dove lui lamentava il fatto di non sentirsi valido con me.
Lo psicologo mi chiese come questa affermazione di lui mi facesse sentire e io risposi che ero stanca e non gli credevo perché non mi sembra facesse chissà che cosa.
Avevamo il progetto di avere una famiglia e avevamo detto di avere uno stile di vita sano prima di provare ad avere un figlio e di tutta risposta lui si ubriacava ogni fine settimana, si fermava a dormire a casa dei suoi amici e ogni tanto con i suoi amici andavano anche oltre usando altre sostanze.
Eppure lui ha 37 anni.
Ho provato a lasciarlo in passato, ma tornavo sempre e lui faceva nuove promesse.
Ad oggi la mia autostima è bassissima, penso che lui non mi abbia mai amata realmente.
Non mi sono voluta bene neanche io.
Come si supera e come ci si rialza?
E perché c’è una parte di me che spera ancora di sistemare le cose?
Grazie
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/765915-dovrei-perdonare.html
Mi sono persa in questa relazione dove c’erano continue liti e discussioni, dove non vedevo il mio
compagno impegnarsi per realizzare i nostri progetti.
Io ero sempre pesante o bisognosa di troppe attenzioni.
Oggi leggendo su internet sembra proprio la dinamica del ragazzo evitante e la ragazza insicura.
Però dopo quattro anni si è accumulato tanto risentimento tra di noi al punto che lui è partito per due mesi e mentre era via mi ha lasciata dicendo che ora si sente come liberato da un peso, che io gli mettevo l’ansia, che lui non può darmi le attenzioni di cui ho bisogno, che si sentiva sotto pressione.
Solo pochi mesi fa voleva farmi una proposta di matrimonio ma io avevo sempre la sensazione che lo facesse perché era la cosa giusta ma non perché lo sentisse, infatti alla fine non aveva mai il coraggio di farlo.
Avevamo provato anche terapia di coppia dove lui lamentava il fatto di non sentirsi valido con me.
Lo psicologo mi chiese come questa affermazione di lui mi facesse sentire e io risposi che ero stanca e non gli credevo perché non mi sembra facesse chissà che cosa.
Avevamo il progetto di avere una famiglia e avevamo detto di avere uno stile di vita sano prima di provare ad avere un figlio e di tutta risposta lui si ubriacava ogni fine settimana, si fermava a dormire a casa dei suoi amici e ogni tanto con i suoi amici andavano anche oltre usando altre sostanze.
Eppure lui ha 37 anni.
Ho provato a lasciarlo in passato, ma tornavo sempre e lui faceva nuove promesse.
Ad oggi la mia autostima è bassissima, penso che lui non mi abbia mai amata realmente.
Non mi sono voluta bene neanche io.
Come si supera e come ci si rialza?
E perché c’è una parte di me che spera ancora di sistemare le cose?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
proprio io risposi al consulto citato quello di quattro anni fa, e anch'io oggi-come lei oggi-non avrei altro da aggiungere. Condivido la sua osservazione: ".. ho perso quattro anni della mia vita .."
Ci dice che sta consultando Internet e che si sta auto etichettando. A che pro? Cosa mi serve sistemarsi in una casella di diagnostica? Tanto più che un'auto diagnosi non serve a nulla.
Lei ci chiede "come ci si rialza".
Nel mentre che si elabora il lutto,
è opportuno riflettere sul fallimento; è il primo passo per capire se esso ci svela qualche parte di sè che ci auto sabòta, che ci danneggia, che ci rende impossibile - in una parola - la serenità personale e in coppia.
Il secondo passo è quello di mettere in atto dei cambiamenti sia nell'interiorità, sia nei comportamenti.
Non sempre possibile fare 'da soli' tale percorso; se fosse possibile l'avrebbe già fatto in quei quattro anni di tentativi.
Si faccia aiutare.
L'espert* che le serve è l* Psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Dott. Brunialti
proprio io risposi al consulto citato quello di quattro anni fa, e anch'io oggi-come lei oggi-non avrei altro da aggiungere. Condivido la sua osservazione: ".. ho perso quattro anni della mia vita .."
Ci dice che sta consultando Internet e che si sta auto etichettando. A che pro? Cosa mi serve sistemarsi in una casella di diagnostica? Tanto più che un'auto diagnosi non serve a nulla.
Lei ci chiede "come ci si rialza".
Nel mentre che si elabora il lutto,
è opportuno riflettere sul fallimento; è il primo passo per capire se esso ci svela qualche parte di sè che ci auto sabòta, che ci danneggia, che ci rende impossibile - in una parola - la serenità personale e in coppia.
Il secondo passo è quello di mettere in atto dei cambiamenti sia nell'interiorità, sia nei comportamenti.
Non sempre possibile fare 'da soli' tale percorso; se fosse possibile l'avrebbe già fatto in quei quattro anni di tentativi.
Si faccia aiutare.
L'espert* che le serve è l* Psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Infatti proprio le sue parole mi erano rimaste in mente.
Mi ricordo bene
È dura riuscire ad accettare questa cosa, per di più io vorrei davvero avere una relazione felice ed avere una famiglia e questi quattro anni pensavo ci fossimo quasi riusciti, invece ho sempre avuto quella sensazione di inadeguatezza
Io sono ancora innamorata e legata all’idea di lui. Avrei voluto che le cose funzionassero. Ci sono stati tanti momenti belli e vacanze insieme e mi chiedo come mai due persone innamorate non riescano ad essere felici. L’unica spiegazione che mi do è che lui non lo fosse.
Ho iniziato da un po’ un percorso con una psicoterapeuta che si sta incentrando sull’autostima e le relazioni sane.
Ci sono momenti che mi faccio forza, altri momenti che sento di aver fallito.
Grazie davvero, come dice lei proverò a riflettere sul fallimento ed andare avanti.
Mi ricordo bene
È dura riuscire ad accettare questa cosa, per di più io vorrei davvero avere una relazione felice ed avere una famiglia e questi quattro anni pensavo ci fossimo quasi riusciti, invece ho sempre avuto quella sensazione di inadeguatezza
Io sono ancora innamorata e legata all’idea di lui. Avrei voluto che le cose funzionassero. Ci sono stati tanti momenti belli e vacanze insieme e mi chiedo come mai due persone innamorate non riescano ad essere felici. L’unica spiegazione che mi do è che lui non lo fosse.
Ho iniziato da un po’ un percorso con una psicoterapeuta che si sta incentrando sull’autostima e le relazioni sane.
Ci sono momenti che mi faccio forza, altri momenti che sento di aver fallito.
Grazie davvero, come dice lei proverò a riflettere sul fallimento ed andare avanti.
[#3]
Gentile utente,
lei ora si chiede ".. mi chiedo come mai due persone innamorate non riescano ad essere felici...", ma nel tempo lei stessa arrivò a dubitare che lui fosse innamorato e lei era preda di dubbi. Rammenta il consulto di 4 anni fa?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/800459-perche-ho-difficolta-ad-accettare-un-amore-non-corrisposto.html .
Sono contenta che Lei abbia intrapreso una psicoterapia; auspico che porti queste problematiche anche alla Sua curante, che ha tutti gli strumenti per aiutarla conoscendola in presenza.
Coltivi la fiducia.
Dott. Brunialti
lei ora si chiede ".. mi chiedo come mai due persone innamorate non riescano ad essere felici...", ma nel tempo lei stessa arrivò a dubitare che lui fosse innamorato e lei era preda di dubbi. Rammenta il consulto di 4 anni fa?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/800459-perche-ho-difficolta-ad-accettare-un-amore-non-corrisposto.html .
Sono contenta che Lei abbia intrapreso una psicoterapia; auspico che porti queste problematiche anche alla Sua curante, che ha tutti gli strumenti per aiutarla conoscendola in presenza.
Coltivi la fiducia.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 29/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.