Disturbi del sonno, studente universitario

Salve a tutti/e,
da settembre ho iniziato il mio percorso universitario alla facoltà di ingegneria, e da qualche mese sto riscontrando difficoltà nel dormire durante la notte, temo che siano associate all' ansia da prestazione e un generale malessere che ho da quando sono all' università, sentendomi pressato dal tempo e la paura di non riuscire a passare gli esami (alcuni già non li ho passati), questo mi genera uno sconforto psicologico, dato che a scuola sono sempre stato uno studente eccellente, e ciò mi permetteva di avere una vita serena, che adesso non ho.


In particolare, quando provo a coricarmi spesso non riesco a prendere sonno, noto infatti che non ho lo stimolo di dormire e continuo ad avere dei pensieri su argomenti studiati durante il giorno, ma poi nel giro di circa 1/2 h riesco a dormire, ma questa attesa mi crea stress, una forte ansia, e voglia di abbandonare l' università.

Nel peggiore dei casi sono stato sveglio quasi l' intera notte, e questo ha compromesso la prestazione all' esame il giorno seguente.

Inoltre, denoto una significativa perdita della concentrazione e dell' attenzione nello studio.


Ho ritenuto che la causa del problema si trattasse nelle troppe ore di studio, circa 8/9 h al giorno a volte anche 12h, ma pur prendendomi una pausa noto che non ci sono stati cambiamenti, pertanto tempo di essere un po' depresso.


Ho cercato di mitigare questo problema assumendo delle compresse di melatonina che mi permettessero di dormire, ma nel tempo ho notato che quest' ultime hanno smesso di fare il loro effetto, inoltre, assumendo tali compresse il mattino seguente avvertivo una sensazione di confusione mentale e stordimento.


Pertanto mi rivolgo a Voi affinchè possiate darmi qualche consiglio ed eventualmente sono aperto ad uan visita psicologica in modo da affrontare questa situazione, che mi sta letteralmente logorando.

Grazie.
[#1]
Dr.ssa Mariateresa Di Taranto Psicologo 190 19
Gentile utente,

mi dispiace per l'ansia da cui si sente afflitto.
Da quel che racconta sembrerebbe che lei abbia assistito ad un crollo delle sue certezze, e dal considerarsi ed essere considerato uno studente eccellente, si è ritrovato a confrontarsi con la paura di non farcela, di non essere abbastanza bravo, capace.
Il passaggio dalla scuola superiore all'università, come tutti i passaggi della vita, spesso è difficoltoso, doloroso; comporta non solo una perdita del ruolo e delle sicurezze precedenti, ma anche un taglio della propria condizione pregressa, che seppur non esente da difficoltà era divenuta confortevole, conosciuta, abitabile.

La difficoltà ad addormentarsi infatti potrebbe essere interpretata come un sintomo, un modo attraverso il quale la sua ansia si sta esprimendo. Sembrerebbe che la notte, nel buio e nel silenzio, le sue paure diventino più intense e i suoi pensieri più pressanti, al punto che per lei è difficile lasciarsi andare, abbandonarsi cioè al sonno, che è uno stato di riposo che si contrappone alla veglia, nel quale si entra in un'altra dimensione e non si può più esercitare alcun controllo.

Io le suggerirei di non abbandonare l'università, quantomeno senza aver prima consultato uno psicologo, poiché questa sarebbe una scelta affrettata, presa nell'urgenza del malessere e per sfuggire all'ansia.
Nel caso in cui lo psicologo consultato le consigliasse un percorso di supporto psicologico-di cui sembrerebbe aver bisogno- potrebbe essere sostenuto in questo momento delicato, e aiutato a rompere questo deleterio circolo vizioso di ansia di non riuscire che la porta a non riuscire, o comunque compromette il risultato, rinforzandosi ulteriormente.
Oltre a ciò, credo che comunque dovrebbe anche lavorare sul pensarsi come una persona con un mondo interno abitato da emozioni, limiti, fragilità e risorse, che dovrebbero essere riconosciuti.
Per quanto concerne in particolare le emozioni e le fragilità, forse lei le percepisce meramente come un disagio e un ostacolo alle sue prestazioni, pertanto non riesce a comprenderle, accettarle, pensarle, coglierne la bellezza e la ricchezza oltre la paura e il dolore, vivendole esclusivamente come una minaccia alla sua vita.

Auguri di cuore.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it