Non so piú come comportarmi
Buonasera sono una ragazza di 26 anni, vivo con mia madre di 59 anni che da diversi anni soffre di ansia, é sotto cura di farmaci ma non é mai voluta andare da uno psicologo per parlare un pó!!
Nell'ultima settimana mi é difficile poterci parlare, é fissa a letto, piange, é nervosissima e se dico qualcosa attacca ad urlarmi contro e offendermi (non é la prima volta che accade tutto ció) dice di essere stufa della sua vita che qualche giorno si ammazza, perché non ha piú voglia di stare al mondo, questa cosa la ripete all'infinito in una giornata!!
Io non so piú come comportarmi, cerco di starle vicino a proporre di uscire a fare un giro assieme, ma nulla tutto rifiuta...Non cé verso di convincerla per portarla a fare un controllo dal medico che gli ha prescritto la cura!! Io vivo perennemente in ansia di quello che possa combinare, mi sento come una sorta di responsabilità nei suoi riguardi, sono arrivata al punto che non esco nemmeno piú di casa per tenerla sotto controllo!! ! Come posso comportarmi??
Nell'ultima settimana mi é difficile poterci parlare, é fissa a letto, piange, é nervosissima e se dico qualcosa attacca ad urlarmi contro e offendermi (non é la prima volta che accade tutto ció) dice di essere stufa della sua vita che qualche giorno si ammazza, perché non ha piú voglia di stare al mondo, questa cosa la ripete all'infinito in una giornata!!
Io non so piú come comportarmi, cerco di starle vicino a proporre di uscire a fare un giro assieme, ma nulla tutto rifiuta...Non cé verso di convincerla per portarla a fare un controllo dal medico che gli ha prescritto la cura!! Io vivo perennemente in ansia di quello che possa combinare, mi sento come una sorta di responsabilità nei suoi riguardi, sono arrivata al punto che non esco nemmeno piú di casa per tenerla sotto controllo!! ! Come posso comportarmi??
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Gentile utente,
lei sta vivendo una condizione molto dolorosa, tanto più che non ci parla di suo padre e di altri familiari, per cui sembra gestire da sola una situazione non gestibile.
Quello che lei chiama "ansia" sembra essersi trasformata in depressione. Cosa dice lo psichiatra che ha prescritto finora i farmaci a sua madre?
Se sua madre non vuole accedere ad una nuova valutazione clinica per un aggiustamento della patologia, e anche ad una psicoterapia, si rivolga lei allo specialista e gli segnali i sintomi attuali.
Spero di non doverle ricordare che i curanti devono proprio essere uno psichiatra e uno psicologo, perché talvolta i pazienti si rivolgono ai medici di base, alcuni dei quali prescrivono a oltranza delle benzodiazepine.
Lei scrive: "sono arrivata al punto che non esco nemmeno piú di casa per tenerla sotto controllo". E il suo lavoro non ne risente?
Chieda aiuto alla Caritas o alla Croce Rossa per affidare sua madre mentre lei è fuori (ma sua madre, a sua volta, non lavora?).
Tenga conto che in caso di estrema ostinazione a non lasciarsi curare, unita a ripetute dichiarazioni di voler morire, il medico di base o il Centro di Salute Mentale possono anche disporre un trattamento sanitario obbligatorio. Si spera che, con l'aiuto dei familiari, lei riesca a convincere sua madre a curarsi volontariamente.
Noto dal suo rapporto peso/altezza che lei stessa è forse affetta da un disturbo alimentare. Lo sta curando?
Ci tenga al corrente. Molti auguri.
lei sta vivendo una condizione molto dolorosa, tanto più che non ci parla di suo padre e di altri familiari, per cui sembra gestire da sola una situazione non gestibile.
Quello che lei chiama "ansia" sembra essersi trasformata in depressione. Cosa dice lo psichiatra che ha prescritto finora i farmaci a sua madre?
Se sua madre non vuole accedere ad una nuova valutazione clinica per un aggiustamento della patologia, e anche ad una psicoterapia, si rivolga lei allo specialista e gli segnali i sintomi attuali.
Spero di non doverle ricordare che i curanti devono proprio essere uno psichiatra e uno psicologo, perché talvolta i pazienti si rivolgono ai medici di base, alcuni dei quali prescrivono a oltranza delle benzodiazepine.
Lei scrive: "sono arrivata al punto che non esco nemmeno piú di casa per tenerla sotto controllo". E il suo lavoro non ne risente?
Chieda aiuto alla Caritas o alla Croce Rossa per affidare sua madre mentre lei è fuori (ma sua madre, a sua volta, non lavora?).
Tenga conto che in caso di estrema ostinazione a non lasciarsi curare, unita a ripetute dichiarazioni di voler morire, il medico di base o il Centro di Salute Mentale possono anche disporre un trattamento sanitario obbligatorio. Si spera che, con l'aiuto dei familiari, lei riesca a convincere sua madre a curarsi volontariamente.
Noto dal suo rapporto peso/altezza che lei stessa è forse affetta da un disturbo alimentare. Lo sta curando?
Ci tenga al corrente. Molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 357 visite dal 21/01/2024.
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