La mia famiglia può condizionare i miei rapporti?
Salve, scrivo perché mi trovo in una situazione complicata e desidero condividere la mia storia per ricevere un parere.
Attualmente, sono fidanzata con un ragazzo con cui mi trovo molto bene, ma mi sento intrappolata in una situazione che potrebbe causarmi sofferenza.
Lui è nelle forze dell'ordine, mentre la mia famiglia ha affrontato gravi problemi con la legge.
Nonostante le difficoltà familiari, ho cercato di distanziarmi da queste problematiche e costruire una vita diversa.
Tuttavia, il ragazzo con cui sono fidanzata sembra dare molta importanza alle apparenze, ed è una persona molto rigida.
Ho il timore che, se venisse a conoscenza della mia storia familiare, potrebbe decidere di chiudere la nostra relazione, considerando il suo ruolo sociale.
Vorrei trovare il coraggio di parlargliene, considerando che è una cosa che prima o poi dovrei fare, ma la paura di una possibile chiusura del nostro rapporto mi trattiene, e rimando costantemente questo momento, anche perché in quei momenti in cui stiamo insieme io davvero mi sento bene e la consapevolezza che il nostro rapporto possa chiudersi, mi blocca totalmente.
Mi sento in colpa perché in passato, prima che ci fidanzassimo, mi ha chiesto cose sulla mia famiglia, e ho mentito.
Tuttavia, non sono una persona bugiarda; ho fatto ciò perché non mi apro con chiunque, e poche persone conoscono davvero questa parte di me.
Apprezzerei molto un parere in merito a questa difficile situazione che sto affrontando.
Attualmente, sono fidanzata con un ragazzo con cui mi trovo molto bene, ma mi sento intrappolata in una situazione che potrebbe causarmi sofferenza.
Lui è nelle forze dell'ordine, mentre la mia famiglia ha affrontato gravi problemi con la legge.
Nonostante le difficoltà familiari, ho cercato di distanziarmi da queste problematiche e costruire una vita diversa.
Tuttavia, il ragazzo con cui sono fidanzata sembra dare molta importanza alle apparenze, ed è una persona molto rigida.
Ho il timore che, se venisse a conoscenza della mia storia familiare, potrebbe decidere di chiudere la nostra relazione, considerando il suo ruolo sociale.
Vorrei trovare il coraggio di parlargliene, considerando che è una cosa che prima o poi dovrei fare, ma la paura di una possibile chiusura del nostro rapporto mi trattiene, e rimando costantemente questo momento, anche perché in quei momenti in cui stiamo insieme io davvero mi sento bene e la consapevolezza che il nostro rapporto possa chiudersi, mi blocca totalmente.
Mi sento in colpa perché in passato, prima che ci fidanzassimo, mi ha chiesto cose sulla mia famiglia, e ho mentito.
Tuttavia, non sono una persona bugiarda; ho fatto ciò perché non mi apro con chiunque, e poche persone conoscono davvero questa parte di me.
Apprezzerei molto un parere in merito a questa difficile situazione che sto affrontando.
[#1]
Gentile utente,
comprendo la sua sofferenza; inoltre la sua giovane età le ha fatto commettere degli errori.
Lei dice di non aver risposto sinceramente alle domande iniziali del suo partner per un riserbo che è del tutto comprensibile con perfetti estranei, ma non può essere mantenuto con la persona con la quale avvia una relazione significativa.
Dire la verità sulla situazione dei suoi famigliari, e insieme manifestare il suo dolore e la sua distanza dai loro valori e dal loro operato, non è il genere di confidenza che si riserva a chiunque, ma alla persona con la quale sta iniziando una relazione certamente sì, specie perché immagino che lui non le abbia nascosto di essere nelle forze dell'ordine.
Lei scrive: "il ragazzo con cui sono fidanzata sembra dare molta importanza alle apparenze, ed è una persona molto rigida".
Non è solo alle apparenze che il suo uomo dà importanza, ma al fatto potrebbe non essere autorizzato a sposare chiunque voglia, mantenendo tuttavia la propria professione. Un tempo si facevano indagini così minuziose che si risaliva perfino all'appartenenza religiosa e politica della famiglia delle possibili mogli; e per appurare dei reati basta consultare il casellario giudiziario.
Rifletta bene, non solo sul dolore che lei rischia di provocare a sé stessa se non sanerà questa situazione, ma a quello che provocherà anche a lui.
Le auguro di risolvere nel modo migliore; è certamente ingiusto che le colpe dei padri debbano ricadere sui figli.
Per qualunque altra riflessione e aiuto, siamo qui.
comprendo la sua sofferenza; inoltre la sua giovane età le ha fatto commettere degli errori.
Lei dice di non aver risposto sinceramente alle domande iniziali del suo partner per un riserbo che è del tutto comprensibile con perfetti estranei, ma non può essere mantenuto con la persona con la quale avvia una relazione significativa.
Dire la verità sulla situazione dei suoi famigliari, e insieme manifestare il suo dolore e la sua distanza dai loro valori e dal loro operato, non è il genere di confidenza che si riserva a chiunque, ma alla persona con la quale sta iniziando una relazione certamente sì, specie perché immagino che lui non le abbia nascosto di essere nelle forze dell'ordine.
Lei scrive: "il ragazzo con cui sono fidanzata sembra dare molta importanza alle apparenze, ed è una persona molto rigida".
Non è solo alle apparenze che il suo uomo dà importanza, ma al fatto potrebbe non essere autorizzato a sposare chiunque voglia, mantenendo tuttavia la propria professione. Un tempo si facevano indagini così minuziose che si risaliva perfino all'appartenenza religiosa e politica della famiglia delle possibili mogli; e per appurare dei reati basta consultare il casellario giudiziario.
Rifletta bene, non solo sul dolore che lei rischia di provocare a sé stessa se non sanerà questa situazione, ma a quello che provocherà anche a lui.
Le auguro di risolvere nel modo migliore; è certamente ingiusto che le colpe dei padri debbano ricadere sui figli.
Per qualunque altra riflessione e aiuto, siamo qui.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta.
Da persona esterna ovviamente comprendo che è difficile capire le reali motivazioni di una persona. Le dico che a livello sociale, è una situazione che impatta molto, si ha paura di essere esclusi a priori, anche con le persone alle quali si è più legati.
Ovviamente lui non mi ha nascosto il suo mestiere, ma penso che tale paragone non regga, in una situazione come la mia in molti si sarebbero comportati allo stesso modo.
Proprio per la mia giovane età, sapere di non aver commesso nulla e di essere destinati ad una vita così, è molto dura.
In questa circostanza il mio errore è stato di ragionare da persona della mia età effettiva, dimenticando che le persone come me sono destinate a dover essere necessariamente più adulte degli altri.
Da persona esterna ovviamente comprendo che è difficile capire le reali motivazioni di una persona. Le dico che a livello sociale, è una situazione che impatta molto, si ha paura di essere esclusi a priori, anche con le persone alle quali si è più legati.
Ovviamente lui non mi ha nascosto il suo mestiere, ma penso che tale paragone non regga, in una situazione come la mia in molti si sarebbero comportati allo stesso modo.
Proprio per la mia giovane età, sapere di non aver commesso nulla e di essere destinati ad una vita così, è molto dura.
In questa circostanza il mio errore è stato di ragionare da persona della mia età effettiva, dimenticando che le persone come me sono destinate a dover essere necessariamente più adulte degli altri.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 676 visite dal 20/01/2024.
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