Procrastinazione cronica

buonasera, sono un ragazzo di quasi 31 anni e come ultima spiaggia provo a scrivere un consulto per provare a risolvere il problema attualmente piu grave della mia vita.
innanzitutto per svariati motivi principalmente per un disturbo ossessivo compulsivo con base fortemente ipocondriaca, e sbalzi umorali frequentissimi sono in cura con tre psicofarmaci differenti.
la situazione da questo punto di vista è nettamente migliorata da quasi due anni a questa parte.
ho intrapreso anche un percorso psicoterapeutico che mi ha aiutato moltissimo.
non riesco però a uscirne fuori da questa mia tendenza a procrastinare, sono alla ricerca perpetua del momento ideale per poter cominciare a fare le cose in maniera precisa e perfetta come voglio io.
mi riferisco sopratutto al fatto che sono impantanato in una triennale e dopo quasi dieci anni ancora non ho concluso il mio percorso.
una delle principali cause che ho individuato sta in questo continuo rimandare, che va a coinvolgere poi tutti gli ambiti della mia vita.
rimando sia cose poco piacevoli che cose che mi possono far stare meglio.
il tutto accompagnato da una disorganizzazione mentale paurosa per quanto concerne ad esempio un piano di studi che mi possa portare a concludere il mio percorso universitario.
sicuramente negli anni avendo sofferto a piu riprese di forte depressione non sono riuscito a rendere al meglio da un punto di vista di studio e di relazioni sociali etc.
ma da quasi due anni in cui mi sono quasi definitavamente ripreso questo mio lato procrastinatore non è andato via.
anzi mi sembra che si stia consolidando ancora piu forte.
sono qui per cercare qualche spunto di riflessione diverso a quello che mi ha già dato la mia psicologa e ai vari modi diversi in cui posso uscirne.
spero vivamente mi possiate dare una mano per mettere fine a questo mio problema.
grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
lei scrive: "non riesco però a uscirne fuori da questa mia tendenza a procrastinare, sono alla ricerca perpetua del momento ideale per poter cominciare a fare le cose in maniera precisa e perfetta come voglio io".
Con una lunga psicoterapia alle spalle, lei sa bene che in questa frase si combinano Perfezionismo e Disturbo Evitante, difetti che da tempo avrebbe dovuto sconfiggere. Il fatto che questi disturbi vadano a inficiare un percorso preciso, la sua laurea triennale, fa pensare che lei non si sia realmente impegnato nella psicoterapia.
Parla di "disorganizzazione mentale paurosa per quanto concerne ad esempio un piano di studi che mi possa portare a concludere il mio percorso universitario".
Ma questo si risolve parlando con il relatore della sua tesi, oppure, se riguarda gli esami, con lo psicologo presente in ogni sede universitaria proprio allo scopo di aiutare gli studenti che vivono questi blocchi.
Conclude: "sono qui per cercare qualche spunto di riflessione diverso a quello che mi ha già dato la mia psicologa e ai vari modi diversi in cui posso uscirne".
Di fronte ad un problema che richiede un approccio strategico, certo la sua psicologa non le ha dato solo "spunti di riflessione".
Parli con la psicologa in maniera concreta, al fine di cominciare a chiudere qualcuno dei percorsi rimasti aperti. L'esperienza del successo genera nuovi successi, come vedrà.
Coraggio.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com