Cosa dire alla mia testa?
È dai primi di giugno, dopo un trasloco e un cambiamento di abitudini che ho cominciato a soffrire d’ansia.
Un’ansia principalmente relativa al fatto che tutte le abitudini che prima mi facevano stare bene e mi davano voglia di vivere ed entusiasmo ad un certo punto sono state messe in discussione.
Quindi ad esempio: se prima mi piaceva andare a correre la sera, un giorno sul più bello un pensiero quale: ma sei sicura che ti piace andare a correre?
Ha cominciato a far insorgere stati d’ansia e così tutto il resto a tappeto.
Tutto ciò mi ha portato ad una forte messa in discussione e una grande paura di star diventando pazza.
Ho contattato una psicologa, mi ha detto che soffro di DOC e mi sta seguendo da luglio ad ora.
Mi sento decisamente meglio gli stati d’ansia però da qualche settimana sembrano essersi amplificati (complice di nuovo un cambio di abitudini e di casa momentaneo).
Questi stati d’ansia vengono generati da pensieri vuoi vedere che ora mi sale l’ansia?
Vuoi vedere che ora torno a stare male?
Vuoi vedere che ormai l’ansia mi viene per tutto anche se sto meglio?
Vuoi vedere che tutto quello che ho appreso nel percorso in realtà non serve?
’ Facendomi chiaramente salire molta ansia.
Provare quest’ansia mi riporta alla mente giugno e luglio e mi porta a rimuginarci tutto il giorno.
Cosa posso dire alla mia testa quando prova a mettermi in discussione così?
Vi è mai capitato di sentire problematiche simili alle mie?
Un’ansia principalmente relativa al fatto che tutte le abitudini che prima mi facevano stare bene e mi davano voglia di vivere ed entusiasmo ad un certo punto sono state messe in discussione.
Quindi ad esempio: se prima mi piaceva andare a correre la sera, un giorno sul più bello un pensiero quale: ma sei sicura che ti piace andare a correre?
Ha cominciato a far insorgere stati d’ansia e così tutto il resto a tappeto.
Tutto ciò mi ha portato ad una forte messa in discussione e una grande paura di star diventando pazza.
Ho contattato una psicologa, mi ha detto che soffro di DOC e mi sta seguendo da luglio ad ora.
Mi sento decisamente meglio gli stati d’ansia però da qualche settimana sembrano essersi amplificati (complice di nuovo un cambio di abitudini e di casa momentaneo).
Questi stati d’ansia vengono generati da pensieri vuoi vedere che ora mi sale l’ansia?
Vuoi vedere che ora torno a stare male?
Vuoi vedere che ormai l’ansia mi viene per tutto anche se sto meglio?
Vuoi vedere che tutto quello che ho appreso nel percorso in realtà non serve?
’ Facendomi chiaramente salire molta ansia.
Provare quest’ansia mi riporta alla mente giugno e luglio e mi porta a rimuginarci tutto il giorno.
Cosa posso dire alla mia testa quando prova a mettermi in discussione così?
Vi è mai capitato di sentire problematiche simili alle mie?
[#1]
Gentile utente,
ci chiede:
"Vi è mai capitato di sentire problematiche simili alle mie?"
Sì certo, sono tipiche.
"Cosa posso dire alla mia testa quando prova a mettermi in discussione così?"
Un psicoterapia, quella che sta seguendo Lei ora, serve (anche) per fornire risposte e tecniche *personalizzate* a questa domanda, dato che la sua Psy conosce ormai il Suo funzionamento mentale.
Rivolga dunque con fiducia tale richiesta alla psicoterapeuta che La segue.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci chiede:
"Vi è mai capitato di sentire problematiche simili alle mie?"
Sì certo, sono tipiche.
"Cosa posso dire alla mia testa quando prova a mettermi in discussione così?"
Un psicoterapia, quella che sta seguendo Lei ora, serve (anche) per fornire risposte e tecniche *personalizzate* a questa domanda, dato che la sua Psy conosce ormai il Suo funzionamento mentale.
Rivolga dunque con fiducia tale richiesta alla psicoterapeuta che La segue.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
".. Se ne possa uscire e tornare ad una vita normale continuando la terapia?"
Certamente sì, qualche decennio di pratica clinica me lo testimonia.
Sempre che il/la pz. sia parte attiva e responsabile nella psicoterapia.
Dott. Brunialti
Certamente sì, qualche decennio di pratica clinica me lo testimonia.
Sempre che il/la pz. sia parte attiva e responsabile nella psicoterapia.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Io non vedo l’ora di uscirne, non vedo l’ora di stare bene e tornare a riprendere in mano la mia vita! Non vedo l’ora di poter tornare a pensare ad altro e ad evitare che inutili preoccupazioni monopolizzino i miei pensieri. Per lei è possibile che la voglia di uscirne sia così forte che conviver con questo problema mi generi profonda tristezza e molta paura di non ritornare più quella di prima?
[#5]
Più si interroga ( e CI interroga) e più nutre il Suo rimuginare: queste domande ripetute sono 'sintomi', non reali interrogativi.
Torniamo dunque alla casella 1, dove Le scrivevo:
"..Rivolga dunque con fiducia tale richiesta alla psicoterapeuta che La segue", smettendo di rimuginare.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Torniamo dunque alla casella 1, dove Le scrivevo:
"..Rivolga dunque con fiducia tale richiesta alla psicoterapeuta che La segue", smettendo di rimuginare.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Utente
Grazie per le sue parole! A volte ci credo ancora a quello che la testa mi dice! È molto difficile sopratutto quando i pensieri e il rimuginino partono in situazioni serene’. Mi portano sempre a chiedermi ma che mi sta succedendo, io prima non ero così!’ E mi sembra assurdo che io,seppur riconosca che nel momento d’ansia tutto quello che mi dice la testa non deve essere ascoltato perché è un sintomo, mi continui a far inghiottire in questa spirale
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 922 visite dal 13/01/2024.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.