Interpretare un rapporto sessuale come un abuso, anche se si era consenziente, cosa vuol dire?
Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni in cerca di risposte
Perché ho interepretato un rapporto sessuale come un abuso?
Ero consenziente e l'ho voluto...lo aspettavo da tanto e avevo molte aspettative
Forse perché non sono state soddisfatte queste aspettative?
C'è questo conflitto tra realtà psichica e concreta...perché penso queste cose?
Vi prego aiutatemi
Perché ho interepretato un rapporto sessuale come un abuso?
Ero consenziente e l'ho voluto...lo aspettavo da tanto e avevo molte aspettative
Forse perché non sono state soddisfatte queste aspettative?
C'è questo conflitto tra realtà psichica e concreta...perché penso queste cose?
Vi prego aiutatemi
[#1]
Gentile utente,
in tre settimane tre consulti sullo stesso argomento,
a cui del resto ho risposto io stessa fin dal primo di essi:
"E' trascorso ormai un anno e la sua mente va ancora a quell'evento. Come mai?
Tuttora si sta interrogando se si è trattato di abuso /violenza oppure no. Come mai?
Un* specialista potrebbe pensare che lei soffra di .. fissazioni, non crede?
E che cerchi qui delle rassicurazioni.
Che ne pensa?"
Dato che il pensiero ripetitivo persiste nel tempo, le raccomandiamo di fare ricorso ad un aiuto esterno, cioè ad un* psicolog* che sia anche psicoterapeuta: solo dentro ad un percorso psicologico è possibile infatti dare risposta ai suoi interrogativi sul 'perchè'; ma - ancora meglio - permetterLe di modificare sue interpretazioni.
Tenga conto che secondo le Linee Guida del presente servizio non è possibile ricevere ulteriori risposte a consulti già risposti. E dunque già la presente ri/risposta è un'eccezione, ma unicamente per ribadire il concetto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
in tre settimane tre consulti sullo stesso argomento,
a cui del resto ho risposto io stessa fin dal primo di essi:
"E' trascorso ormai un anno e la sua mente va ancora a quell'evento. Come mai?
Tuttora si sta interrogando se si è trattato di abuso /violenza oppure no. Come mai?
Un* specialista potrebbe pensare che lei soffra di .. fissazioni, non crede?
E che cerchi qui delle rassicurazioni.
Che ne pensa?"
Dato che il pensiero ripetitivo persiste nel tempo, le raccomandiamo di fare ricorso ad un aiuto esterno, cioè ad un* psicolog* che sia anche psicoterapeuta: solo dentro ad un percorso psicologico è possibile infatti dare risposta ai suoi interrogativi sul 'perchè'; ma - ancora meglio - permetterLe di modificare sue interpretazioni.
Tenga conto che secondo le Linee Guida del presente servizio non è possibile ricevere ulteriori risposte a consulti già risposti. E dunque già la presente ri/risposta è un'eccezione, ma unicamente per ribadire il concetto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 520 visite dal 09/01/2024.
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