Preferisce guardare i porno
Carissimi dottori, spero possiate darmi un consiglio.
Sono spostata da due anni con mio marito e fidanzata da 12.
Lo amo molto e ci amiamo molto.
Fin dai primi incontri sessuali ha avuto problemi di erezione.
All’inizio imputavo questo problematica alla necessità dell’operazione di circoncisione, ma dopo l’operazione e conoscendolo sempre meglio, ho compreso che questa problematica fosse dovuta ad una insicurezza.
L’intesa sessuale a letto va benissimo, ma meno quando cerco di farlo arrivare all’orgasmo, si irrigidisce.
Non si lascia andare.
Sono sempre stata una ragazza disinibita a livello sessuale, ma ammetto che nel corso degli anni questa disinibizione mi è venuta un po’ meno.
Quando abbiamo rapporti, che è raro, (una volta al mese forse perché mi faccio avanti sempre io e per questo succede una volta, perché sono un po’ stufa) o non riesce a reggere l’ erezione oppure arriviamo ad un certo punto del rapporto in cui lui non riesce ad arrivare al dunque dopo numerosi tentativi e quindi cerca di fare raggiungere me il piacere.
Quindi il 100% delle volte io raggiungo l’orgasmo e lui mette fine al rapporto sessuale.
Naturalmente questo genera in me frustrazione del non essere capace a soddisfarlo, nel non essere abbastanza sensuale.
Abbiamo entrambi avuto un percorso psicologico, separatamente, che però abbiamo dovuto interrompere per cause monetarie.
E’ venuto fuori che alla base lui aveva dei problemi con la figura femminile (in primis la mamma che è molto autoritaria) lasciando sempre alla figura femminile la possibilità di scegliere.
Il suo approccio sessuale è sempre stato 0 o quasi.
Sono sempre io che mi approccio e questo si ricollega a sopra, proprio perché il suo essere possibilmente rifiutato, non all’altezza, gli genera frustrazione.
So e mi va benissimo che lui guardi porno, ma finché questo non lede la nostra sfera sessuale.
Con me non si approccia, ma guarda i porno che sono più semplici, veloci, senza preliminari, subito al dunque.
Questo non va bene per la nostra coppia, va bene soddisfarsi da soli, ma quando questa diventa a senso unico (per lui) no.
Dal canto mio sono stufa di continuare a propormi e il fatto che non mantenga l’erezione mi genera anche frustrazione.
Ho provato a parlagli, ma non riesce a rimanere nel discorso o da la colpa a me quando anni fa, quando avevo un disturbo alimentare l’ho rifiutato o dice che lo faccio sentire sbagliato se parlo di questo argomento, e premetto che io non cerco a affatto di farlo sentire sbagliato, ma di parlare.
Lui chiude la conversazione.
Come posso aiutarlo?
Grazie e buon lavoro!
Sono spostata da due anni con mio marito e fidanzata da 12.
Lo amo molto e ci amiamo molto.
Fin dai primi incontri sessuali ha avuto problemi di erezione.
All’inizio imputavo questo problematica alla necessità dell’operazione di circoncisione, ma dopo l’operazione e conoscendolo sempre meglio, ho compreso che questa problematica fosse dovuta ad una insicurezza.
L’intesa sessuale a letto va benissimo, ma meno quando cerco di farlo arrivare all’orgasmo, si irrigidisce.
Non si lascia andare.
Sono sempre stata una ragazza disinibita a livello sessuale, ma ammetto che nel corso degli anni questa disinibizione mi è venuta un po’ meno.
Quando abbiamo rapporti, che è raro, (una volta al mese forse perché mi faccio avanti sempre io e per questo succede una volta, perché sono un po’ stufa) o non riesce a reggere l’ erezione oppure arriviamo ad un certo punto del rapporto in cui lui non riesce ad arrivare al dunque dopo numerosi tentativi e quindi cerca di fare raggiungere me il piacere.
Quindi il 100% delle volte io raggiungo l’orgasmo e lui mette fine al rapporto sessuale.
Naturalmente questo genera in me frustrazione del non essere capace a soddisfarlo, nel non essere abbastanza sensuale.
Abbiamo entrambi avuto un percorso psicologico, separatamente, che però abbiamo dovuto interrompere per cause monetarie.
E’ venuto fuori che alla base lui aveva dei problemi con la figura femminile (in primis la mamma che è molto autoritaria) lasciando sempre alla figura femminile la possibilità di scegliere.
Il suo approccio sessuale è sempre stato 0 o quasi.
Sono sempre io che mi approccio e questo si ricollega a sopra, proprio perché il suo essere possibilmente rifiutato, non all’altezza, gli genera frustrazione.
So e mi va benissimo che lui guardi porno, ma finché questo non lede la nostra sfera sessuale.
Con me non si approccia, ma guarda i porno che sono più semplici, veloci, senza preliminari, subito al dunque.
Questo non va bene per la nostra coppia, va bene soddisfarsi da soli, ma quando questa diventa a senso unico (per lui) no.
Dal canto mio sono stufa di continuare a propormi e il fatto che non mantenga l’erezione mi genera anche frustrazione.
Ho provato a parlagli, ma non riesce a rimanere nel discorso o da la colpa a me quando anni fa, quando avevo un disturbo alimentare l’ho rifiutato o dice che lo faccio sentire sbagliato se parlo di questo argomento, e premetto che io non cerco a affatto di farlo sentire sbagliato, ma di parlare.
Lui chiude la conversazione.
Come posso aiutarlo?
Grazie e buon lavoro!
[#1]
Gentile Signora Buongiorno,
immagino che lei si riferisca a come poter aiutare suo marito all'interno della sfera sessuale tra voi.
Dunque, mi sembra che il problema sia che lei si sente frustrata nei suoi tentativi di desiderare che anche suo mariti provi piacere con lei e in quelli di poter parlare dell'argomento.
Per aiutare suo marito e se stessa, penso che lei dovrebbe vivere il rapporto sessuale così com'è, senza aspettarsi (per il momento) nulla di più di quanto suo marito sia in grado di dare. Accetti e non insista a procurargli l'orgasmo se lui non vuole. , Questo potrebbe aiutare suo marito a non sentirsi giudicato o sbagliato, ma al contrario, accettato.
Così come non è sbagliata o incapace lei.
Per quanto riguarda la difficoltà a parlarne, cerchi di essere complice di suo marito, di condividere con lui il suo disagio e di comprenderlo.
E' importante che suo marito si senta amato.
Per quanto riguarda lei, mi sento di dirle che "alleggerendo" il problema e considerandolo per quello che è, cioè un fatto psicologico di suo marito, potrebbe sentirsi un po' più distesa.
Appena le vostre condizioni lo permetteranno, potreste pensare di fare un percorso di coppia.
Auguri di buone cose
immagino che lei si riferisca a come poter aiutare suo marito all'interno della sfera sessuale tra voi.
Dunque, mi sembra che il problema sia che lei si sente frustrata nei suoi tentativi di desiderare che anche suo mariti provi piacere con lei e in quelli di poter parlare dell'argomento.
Per aiutare suo marito e se stessa, penso che lei dovrebbe vivere il rapporto sessuale così com'è, senza aspettarsi (per il momento) nulla di più di quanto suo marito sia in grado di dare. Accetti e non insista a procurargli l'orgasmo se lui non vuole. , Questo potrebbe aiutare suo marito a non sentirsi giudicato o sbagliato, ma al contrario, accettato.
Così come non è sbagliata o incapace lei.
Per quanto riguarda la difficoltà a parlarne, cerchi di essere complice di suo marito, di condividere con lui il suo disagio e di comprenderlo.
E' importante che suo marito si senta amato.
Per quanto riguarda lei, mi sento di dirle che "alleggerendo" il problema e considerandolo per quello che è, cioè un fatto psicologico di suo marito, potrebbe sentirsi un po' più distesa.
Appena le vostre condizioni lo permetteranno, potreste pensare di fare un percorso di coppia.
Auguri di buone cose
Dott.ssa Grazia Aloi
psicoanalista
Milano
[#2]
Gentile Signora Buongiorno,
immagino che lei si riferisca a come poter aiutare suo marito all'interno della sfera sessuale tra voi.
Dunque, mi sembra che il problema sia che lei si sente frustrata nei suoi tentativi di desiderare che anche suo mariti provi piacere con lei e in quelli di poter parlare dell'argomento.
Per aiutare suo marito e se stessa, penso che lei dovrebbe vivere il rapporto sessuale così com'è, senza aspettarsi (per il momento) nulla di più di quanto suo marito sia in grado di dare. Accetti e non insista a procurargli l'orgasmo se lui non vuole. , Questo potrebbe aiutare suo marito a non sentirsi giudicato o sbagliato, ma al contrario, accettato.
Così come non è sbagliata o incapace lei.
Per quanto riguarda la difficoltà a parlarne, cerchi di essere complice di suo marito, di condividere con lui il suo disagio e di comprenderlo.
E' importante che suo marito si senta amato.
Per quanto riguarda lei, mi sento di dirle che "alleggerendo" il problema e considerandolo per quello che è, cioè un fatto psicologico di suo marito, potrebbe sentirsi un po' più distesa.
Appena le vostre condizioni lo permetteranno, potreste pensare di fare un percorso di coppia.
Auguri di buone cose
immagino che lei si riferisca a come poter aiutare suo marito all'interno della sfera sessuale tra voi.
Dunque, mi sembra che il problema sia che lei si sente frustrata nei suoi tentativi di desiderare che anche suo mariti provi piacere con lei e in quelli di poter parlare dell'argomento.
Per aiutare suo marito e se stessa, penso che lei dovrebbe vivere il rapporto sessuale così com'è, senza aspettarsi (per il momento) nulla di più di quanto suo marito sia in grado di dare. Accetti e non insista a procurargli l'orgasmo se lui non vuole. , Questo potrebbe aiutare suo marito a non sentirsi giudicato o sbagliato, ma al contrario, accettato.
Così come non è sbagliata o incapace lei.
Per quanto riguarda la difficoltà a parlarne, cerchi di essere complice di suo marito, di condividere con lui il suo disagio e di comprenderlo.
E' importante che suo marito si senta amato.
Per quanto riguarda lei, mi sento di dirle che "alleggerendo" il problema e considerandolo per quello che è, cioè un fatto psicologico di suo marito, potrebbe sentirsi un po' più distesa.
Appena le vostre condizioni lo permetteranno, potreste pensare di fare un percorso di coppia.
Auguri di buone cose
Dott.ssa Grazia Aloi
psicoanalista
Milano
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 722 visite dal 07/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.