Aiuto per superare un momento difficile
Salve, ho avuto una relazione di quasi un anno con un collega sposato che mi ha fatto tanto male.
Credevo ci fosse una grande passione con lui, ma evidentemente cercava solo un rapporto di sesso da me.
Io mi sono accontentata perchè ero a corto di emozioni.
Non ha mai cercato di conoscermi veramente, sentivo come se non mi vedesse.
Ho provato a comunicare il mio disagio, ma dopo un po' la situazione ritornava ad essere sempre uguale.
Ho provato anche a interrompere la relazione, ma lui si ripresentava e ci cascavo.
Sentivo però dentro di me che non era la cosa giusto, che mi stavo accontentando di una situazione che non faceva per me.
Ho sempre sospettato peraltro di una simpatia per una collega, che lui ha negato, ma ultimamente i dubbi erano diventati troppo forti.
Ho notato atteggiamenti sospetti di lei, peraltro sposata.
Ho iniziato pertanto a controllarli.
All'ennesima coincidenza l'ho mollato in malo modo.
Lui ha cercato di replicare, rendendomi anche visibili i suoi accessi sul cellulare.
Purtroppo ci sono ricascata, ma in cuor mio non ero mai tranquilla.
Un giorno ho notato lo sguardo innamorato di lei mentre scriveva messaggi e guarda caso lui aveva il cellulare in mano.
Contemporaneamente scriveva anche a me per vederci.
Alla fine ho scoperto che era tutto vero e che lui aveva un altro numero.
Hanno peraltro una relazione intensa, si sentono dalla mattina alla sera, mentre a me rispondeva dopo ore.
Una volta smascherato, ovviamente ha negato ed è sparito.
Mi sento una cretina ad essermi accontentata delle briciole, per poi essere trattata a pesci in faccia.
Gli ho sempre detto che non avrei accettato un triangolo in ufficio, che per me rappresentava una grande mancanza di rispetto, in quanto mi avrebbe impedito di andare a lavorare serenamente.
Ovviamente lui si sarà fatto grasse risate alle mie spalle.
Ora mi trovo ingannata e in conflitto con la collega, mentre loro sono felicemente innamorati.
So bene che lasciarlo andare è stato un bene per me, ma mi sento ferita come persona.
Probabilmente mi ha usata per agganciare la collega ed ha continuato a vedermi per mero sfogo fisico.
Sento forte questa ferita, questa storia è diventata un chiodo fisso per me.
Vi chiedo qualche dritta per superare questo momento.
Grazie
Credevo ci fosse una grande passione con lui, ma evidentemente cercava solo un rapporto di sesso da me.
Io mi sono accontentata perchè ero a corto di emozioni.
Non ha mai cercato di conoscermi veramente, sentivo come se non mi vedesse.
Ho provato a comunicare il mio disagio, ma dopo un po' la situazione ritornava ad essere sempre uguale.
Ho provato anche a interrompere la relazione, ma lui si ripresentava e ci cascavo.
Sentivo però dentro di me che non era la cosa giusto, che mi stavo accontentando di una situazione che non faceva per me.
Ho sempre sospettato peraltro di una simpatia per una collega, che lui ha negato, ma ultimamente i dubbi erano diventati troppo forti.
Ho notato atteggiamenti sospetti di lei, peraltro sposata.
Ho iniziato pertanto a controllarli.
All'ennesima coincidenza l'ho mollato in malo modo.
Lui ha cercato di replicare, rendendomi anche visibili i suoi accessi sul cellulare.
Purtroppo ci sono ricascata, ma in cuor mio non ero mai tranquilla.
Un giorno ho notato lo sguardo innamorato di lei mentre scriveva messaggi e guarda caso lui aveva il cellulare in mano.
Contemporaneamente scriveva anche a me per vederci.
Alla fine ho scoperto che era tutto vero e che lui aveva un altro numero.
Hanno peraltro una relazione intensa, si sentono dalla mattina alla sera, mentre a me rispondeva dopo ore.
Una volta smascherato, ovviamente ha negato ed è sparito.
Mi sento una cretina ad essermi accontentata delle briciole, per poi essere trattata a pesci in faccia.
Gli ho sempre detto che non avrei accettato un triangolo in ufficio, che per me rappresentava una grande mancanza di rispetto, in quanto mi avrebbe impedito di andare a lavorare serenamente.
Ovviamente lui si sarà fatto grasse risate alle mie spalle.
Ora mi trovo ingannata e in conflitto con la collega, mentre loro sono felicemente innamorati.
So bene che lasciarlo andare è stato un bene per me, ma mi sento ferita come persona.
Probabilmente mi ha usata per agganciare la collega ed ha continuato a vedermi per mero sfogo fisico.
Sento forte questa ferita, questa storia è diventata un chiodo fisso per me.
Vi chiedo qualche dritta per superare questo momento.
Grazie
[#1]
Gentile signora,
la sua ferita è comprensibile e sicuramente dolorosa. Ha sicuramente fatto bene a lasciarlo ma per poter andare oltre sarebbe importante capire in modo profondo quello che lei ha già intuito: perché si è fatta usare? Per quale difficoltà profonda e non cosciente pur comprendendo bene come stavano le cose ogni volta " si è accontentata" invece di rispettarsi? Potrebbe essere una ragione legata alla sua infanzia? A come si è sentita vista o non vista all'interno della sua famiglia? Magari rispetto a fratelli o sorelle più al centro di lei nelle attenzioni dei suoi genitori? Queste sono solo alcune ipotesi che possono farle fare qualche piccola riflessione, mi sembrerebbe però, pensando anche a quanto ha detto "ero a corto di emozioni" che le sarebbe utile fare una terapia psicoanalitica per capire meglio questi aspetti profondi che non le permettono di fare buone scelte relazionali e rischiano di metterla ancora in situazioni dolorose.
Ci pensi, questo tipo di psicoterapia, ben fatta, è un bel viaggio nella propria storia e nel proprio interno che aiuta a capire tante cose e a trovare un equilibrio.
Le faccio i miei auguri.
Donatella Fiocchi
la sua ferita è comprensibile e sicuramente dolorosa. Ha sicuramente fatto bene a lasciarlo ma per poter andare oltre sarebbe importante capire in modo profondo quello che lei ha già intuito: perché si è fatta usare? Per quale difficoltà profonda e non cosciente pur comprendendo bene come stavano le cose ogni volta " si è accontentata" invece di rispettarsi? Potrebbe essere una ragione legata alla sua infanzia? A come si è sentita vista o non vista all'interno della sua famiglia? Magari rispetto a fratelli o sorelle più al centro di lei nelle attenzioni dei suoi genitori? Queste sono solo alcune ipotesi che possono farle fare qualche piccola riflessione, mi sembrerebbe però, pensando anche a quanto ha detto "ero a corto di emozioni" che le sarebbe utile fare una terapia psicoanalitica per capire meglio questi aspetti profondi che non le permettono di fare buone scelte relazionali e rischiano di metterla ancora in situazioni dolorose.
Ci pensi, questo tipo di psicoterapia, ben fatta, è un bel viaggio nella propria storia e nel proprio interno che aiuta a capire tante cose e a trovare un equilibrio.
Le faccio i miei auguri.
Donatella Fiocchi
Dr.ssa donatella fiocchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 416 visite dal 04/01/2024.
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