Come controllare il disturbo ossessivo? Consigli

Buongiorno,

soffro di un disturbo che, da un primo screening del mio medico di base e confermata da una visita specialistica psicologica, risulta ricadere nel disturbo ossessivo, e a volte compulsivo, di lieve entità.


Vorrei chiedervi come poter andare a mitigare gli effetti negativi sulla mia vita quotidiana causati da questo disturbo.


Ciò che mi capita e' avere dei periodi di alcuni giorni, fino ad una settimana, in cui mi tormenta un ricordo negativo di qualsiasi natura che può andare da un'evento spiacevole, un mio comportamento di cui mi pento (nulla di grave si intende) o, molto più spesso, legato a delle offese ricevute (anche semplice maleducazione).


Il pensiero negativo torna più volte durante la giornata causandomi un leggero mal di testa dovuto all'effetto emotivo e leggera ansia/tristezza (a seconda dell'evento), comunque una generale sensazione di fastidio.
Questo accade in particolare nei momenti in cui mi rilasso e ho la mente libera, influenzando anche i miei momenti di riposo causandomi agitazione nel sonno o direttamente insonnia.
Dopo alcuni giorni il pensiero si affievolisce come intensità e/o viene rimpiazzato spesso da un altro, e di conseguenza mi da molto meno fastidio.


Premetto che ho sempre pensato, fino ai miei attuali 35 anni, che avessi dei disturbi caratteriali e non riuscissi a "lasciar correre" tant'è che ho sempre convissuto con questo problema.


Il mio medico mi ha prescritto una cura con Brintellix, ma che non ha portato nessun cambiamento ma solo effetti collaterali tra cui nausea, mal di testa e frequente agitazione.
Ha poi provato a prescrivermi EN gocce, le quali danno sollievo ma non risolvono il problema alla radice.
Ho preso entrambi i medicinali per un periodo di qualche mese e poi interrotto a causa degli effetti collaterali maggiori degli effetti benefici.


L'unico metodo funzionante, che ho imparato vivendo, e' farmi assorbire completamente da qualche attività.
Questo mi distrae e mi rilassa.
In alternativa ho imparato a combattere "logicamente" il pensiero, giustificandolo e cercando di diminuire la sua importanza.
Alcuni pensieri sono più facili da gestire, mentre "cattiverie" o attacchi personali sono più difficili da gestire.


Vorrei chiedervi se esiste della documentazione o della letteratura che posso utilizzare per riuscire gestire ancora meglio questo mio problema, di cui non credo di essere l'unico a soffrirne, e di riuscire a vivere al meglio la mia vita.


Premetto che vorrei evitare lo psicologo almeno per il momento.
Conoscendomi bene mi metterebbe agitazione e disagio e per impegni personali non riuscirei (o forse eviterei) di poter essere costante nelle sedute.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Ci dice che vorrebbe ".. evitare lo psicologo almeno per il momento..."
E perchè mai, considerato che Lei si rivolge proprio a noi che siamo giustappunto .. Psicolog*?
Cosa differenzia un consulto da una seduta? Beh, sì, intuisco: l'anonimato, la gratuità, ecc.,
ma l'esito non è certamente lo stesso.
Infatti, come avrà letto nelle Linee guida del servizio, non ci è possibile qui una reale presa in carico, bensì forniamo un orientamento sul cosa fare nelle vita concreto quotidiana. Purtroppo non esistono scorciatoie per disturbi mentali.
In una parola, un consulto online non è in grado di sostituire un percorso psicologico o di psicoterapia; se così fosse non ci sarebbero più (sarebbe bello) persone sofferenti psichicamente.

E dunque La orientiamo a rivolgersi ad un* Psicolog* in carne ed ossa.

Tenga conto che dopo le prime due o tre sedute a cadenza settimanale, in genere per questo genere di problema esse possono avere cadenza quindicinale, dato che tra una e l'altra il/la paziente è tenuto a svolgere puntualmente e con la massima regolarità le mansioni/consegne che gli/le vengono assegnate dal* Specialista.

Ci chiede inoltre materiale di approfondimento:
ne trova abbondantemente qui su Medicitalia, certificato del* Specialisti che firmano sia le News che i Minforma.
Ma per il disturbo che Le è stato diagnosticato può non essere affatto adatto tale genere di approfondimento, dato che nutre il rimuginio.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,

ringrazio innanzitutto per la sua risposta.

Purtroppo però, ritengo che quest'ultima non è pertinente al quesito in quanto insensibile al contenuto e non risponde alla mia domanda. Ho espresso la situazione e ho richiesto metodologie e documentazione sulla base di una presunta patologia e dei sintomi correlati, mentre ho ricevuto uno sfogo della sua personale frustrazione verso le persone che decidono liberamente di non avvalersi di uno psicologo.

Come appunto, evidenzio la mia ricerca di letteratura e non di risposte superficiali su un forum. Pare evidente in questo caso la difesa della professione, riportante anche di pubblicità in firma.

Mi astengo dal criticare l'utilizzo dell'* nel genere.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

gli/le Specialist* operano ovviamente una valutazione sulle richieste che giungono,
-se sono congruenti o meno alla 'mission' del sito e
-se possono giovarsi di una risposta online.
Molti consulti sono tuttora 'in attesa' in quanto non congrui.
La sua richiesta "Come controllare il disturbo ossessivo?" è stata valutata non clinicamente pertinente per i motivi esposti dettagliatamente in #1. In sintesi: il disturbo ossessivo (nel suo caso già bi-diagnosticato) non si risolve con il 'faidate' ma, come ogni patologia importante che perdura nel tempo (il DSM-5 non è una opinione), con il ricorso all* Specialista.
Dunque l* Specialista che risponde qui non incoraggia pratiche 'perditempo', nemmeno per compiacere chi le chiede o le pretende.

Come già dissi,
occorre leggere attentamente le Linee Guida del servizio; quelle Linee Guida che pure l'utente ha sottoscritto postando il consulto e alle quali utenti e specialist* sono chiamat* ad attenersi.
Talvolta l'utente le legge, ma non è pront* ad attenervisi, scaricando sul* Specialista la frustrazione.

Gliene rammento un florilegio.

Per l'utente:
"-ricorda che questo servizio non può sostituire la visita reale presso un medico, che è l'unica metodica consentita per eseguire diagnosi e prescrivere un trattamento;
-lo scopo dei consulti è quello di valorizzare e mai di sostituire la visita medica, di offrire (quando possibile) orientamento alle problematiche, senza azzardare diagnosi o terapie per via telematica;
>> -non pretendere risposte o soluzioni che non possono giungere attraverso questo servizio, ma fai un uso coscienzioso dei suggerimenti ricevuti ..."

Nelle risposte in Psicologia:
3.1. "La portata di un consulto psicologico online non può che essere limitata, più limitata di una consulenza faccia a faccia. La parola chiave sul significato del lavoro dello psicologo Medicitalia è orientare gli utenti nel reperire i servizi o le risorse di cui hanno bisogno nel mondo reale, non nel virtuale. (...)
Far sì che l’utente si convinca a recarsi di persona da qualcuno in grado di prendersi cura di lui. (...)
Sarebbe perciò controproducente tentare di aiutare direttamente l’utente: si alimenterebbe l’illusione che per email sia possibile risolvere quadri ansiosi, depressivi o problemi relazionali, tanto per fare un esempio."


Come vede, nella risposta fornita in #1 unicamente riflessioni cliniche e rispetto delle Linee Guida.
Se non dovesse condividere queste ultime, può rivolgersi ad altra piattaforma.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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