Confini tra fantasia masturbatoria e tradimento virtuale

Gentili dottori,

Dopo un anno di amicizia profonda, mi sto frequentando da un mesetto con un collega della mia età - siamo ancora all'inizio, ma è chiaro che ormai siamo una coppia a tutti gli effetti anche senza fare un discorso esplicito al riguardo (uscite a quattro, lui che dice di essere pronto per qualcosa di serio, ho parlato di lui sia alle mie amiche che ai miei genitori... )

Prima di tornare a casa dalle nostre famiglie per la pausa natalizia abbiamo passato una bella nottata insieme - il ricordo di quei momenti mi ha eccitato molto e, unito alla distanza, mi ha fatto sentire molto bisognosa di lui. Purtroppo però non gli ho scritto perché mi vergognavo ad esprimere questo bisogno di avere una chat erotica mentre mi toccavo

Quindi sono ricorsa ad un'abitudine che avevo da single, ovvero di avere delle chat erotiche (no foto) con degli sconosciuti online. Per gran parte della conversazione ho immaginato che lo sconosciuto fosse il mio ragazzo - gli avevo anche detto che ero fidanzata e lui ha iniziato a descrivere uno scenario in cui tradivo il mio ragazzo con lui.
Al termine della chat mi sono sentita molto in colpa, come se lo avessi effettivamente tradito, anche se non è la prima volta che l'ho fatto da quando ci frequentiamo - però è altrettanto vero che 2 settimane fa le cose erano più incerte e soprattutto avevo sempre interrotto la chat per continuare a stimolarmi in solitudine

Ciò che mi turba di più è di aver avuto un orgasmo in "presenza" di qualcun altro (vorrei che me li procurasse solo lui) per codardia, perché sono ancora portata a celare parte della mia sessualità per vergogna e paura che sia troppo ingombrante e/o eccessiva.
Il pentimento però è subentrato solo al termine della chat - sia prima che durante non avevo pensato che lo stessi tradendo, ma che stavo sopperendo alla sua assenza come potevo e che stavo soddisfando una fantasia che ho avuto spesso di recente, ovvero di essere sopraffatta da una voglia così totalizzante al punto da acconsentire di essere presa da diversi uomini.
Spesso anche il mio ragazzo fa capolino in queste fantasie - a volte partecipa attivamente, altre volte è solo un osservatore - e così è stato anche nel caso di questa chat

Qualche ora dopo l'accaduto ho preso coraggio e gli ho scritto per dirgli che se saremo lontani per molto tempo, avrò bisogno di sentirlo per soddisfarmi - rimane il dubbio se devo parlargli o meno di questo episodio. Per il contesto che vi ho descritto, mi sento in tutto e per tutto in una zona grigia e ho anche difficoltà a identificare l'accaduto (tradimento?
semplice fantasia masturbatoria?) - di impulso sarei portata a "confessarmi", ma farei del bene alla coppia?
O sarebbe solo un modo per pulirsi la coscienza e quindi un'ennesima forma di egoismo?

Non so come orientarmi, sono molto confusa e il fatto che sia la mia prima relazione non aiuta.
L'unica certezza è che è una cosa che non farò mai più, ma come muoversi per il resto?

Vi ringrazio
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

partiamo con l'escludere che si sia trattato di ".. una semplice fantasia masturbatoria..":
la presenza di un'altra persona reale e concreta, sia pure sullo schermo, esclude l'ipotesi.

Se sia tradimento non possiamo sapperlo:
c'era stato tra voi un impegno di esclusività? Esplicito? Implicito? Vale nella stessa misura per entrambi?
Se lo facesse (o lo avesse già fatto) lui, Lei si sentirebbe tradita? Perchè?

Spesso Lei ha ".. la fantasia che ho avuto spesso di recente, ovvero di essere sopraffatta da una voglia così totalizzante al punto da acconsentire di essere presa da diversi uomini."
Deve decidere se questa rimane una fantasia a scopo eccitatorio ma intima e personale, confinata cioè all'ambito mentale, oppure se ritiene di farla diventare reale, magari in chat, online.
Le due cose sono ben differenti.
D'altra parte, se deciderà di rinunciare alla parte che pratica da più di un decennio e che ci descrive così nel precedente consulto: ".. frequento dei siti di chat erotiche da quando ho 14 anni ..", ciò potrebbe nonrisultarle semplice dato che si tratta di una abitudine consolidata.

Il passaggio dal sesso online consolidato a quello con una persona reale comporta spessissimo qualche "problemino", come quelli di cui lei ci parla.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Brunialti,

La ringrazio per la celere risposta

Riguardo il nostro rapporto, ne abbiamo parlato solo in due occasioni, appena prima della nostra prima notte insieme - dove chiarii che non l'avrei frequentato se fosse uscito con altre ragazze in contemporanea - e dopo un paio di settimane, quando siamo usciti insieme alla nostra amica e collega più stretta - mi accennò al volerle dire di noi, ma oltre a trovarlo un po' incauto (era troppo presto, oltretutto il fidanzato di lei è nel gruppo di amici di lui quindi sarebbe stato come dirlo a tutti e i colleghi dell'ufficio sono molto pettegoli) gli dissi che sarebbe stato meglio prima definire il rapporto tra di noi, al che mi disse che non sentiva il bisogno di farlo

Nonostante ci sia rimasta male - io non ho dubbi su cosa siamo e spesso mi trattengo dal dirgli "ti amo" - ho fatto finta di niente perché oggettivamente era passato troppo poco tempo. Abbiamo continuato a frequentarci, l'ho detto alle mie coinquiline e ho organizzato un'uscita a quattro con una coppia di amici esterna alle cerchie comuni. Da quel momento le persone che sanno di noi hanno iniziato a riferirsi a lui come "il mio ragazzo" ed effettivamente dall'esterno le cose appaiono così, ma non abbiamo mai avuto nessun discorso sul fatto di stare insieme e io ho bisogno di una conferma verbale inequivocabile
In questo momento potremmo essere fidanzati ("se ti fossi dichiarata quest'estate non avrei voluto nulla di serio [sotto intendendo quindi che il nostro rapporto è serio]") come no ("ho detto alla nostra collega che stasera avrei invitato a cena una tipa [riferendosi a me])

Prima che mi confessassi aveva manifestato dell'interesse per delle altre colleghe - anch'io, ma senza l'intenzione di perseguire a differenza sua - quindi a volte penso di averlo solo acciuffato in tempo. Gli ho confidato questo timore in una discussione recente, perché in 2 giorni di evento aziendale aveva evitato di parlarmi - pensavo fosse per tutelare la mia volontà di discrezione, ma mi disse che aveva dato la priorità a socializzare con i colleghi che non vede mai perché lavorano sempre da remoto. Ci sono rimasta male nuovamente e dopo 2h di discussione ha ammesso che avrebbe voluto parlarmi di più, ma che pensava di disturbarmi. Alla fine della discussione eravamo come due piccioncini e da quel giorno si è comportato più da fidanzato.
Non è la prima volta che capita questa dinamica in cui esigo di più da lui e poi alla fine mi dà ciò desidero senza problemi, ma rimane il dubbio su cosa desideri veramente. Lui si è definito uno che segue la corrente, mentre io fatico a concepire questa mentalità perché sono molto inquadrata

Considererei il sesso virtuale tradimento solo sotto certe condizioni: prolungato nel tempo, con scambio di foto e/o di informazioni al punto tale da più o meno conoscere la persona che si ha davanti, se fatto con un'intenzione diversa dallo sfogo transitorio. Se l'avesse fatto vorrei capirne il perché e cercherei di risolvere insieme la cosa, perché in fondo mi sentirei in qualche modo responsabile.

La fantasia dell'avere più uomini è puramente a scopo eccitatorio e rinunciare al sesso virtuale con degli sconosciuti sarebbe un traguardo di crescita per me

In tutto ciò non so se alla luce di ciò si possa dire che l'ho tradito, sicuramente ho tradito i miei valori - per me conta di più il senso di appartenenza all'altro, piuttosto che il piacere effimero di una trasgressione - o forse mi sento in colpa perché la nottata prima di salutarci per le vacanze è stata molto passionale e dal mio punto di vista ha reso le cose ancora più serie

Per questo rilancio le mie domande - è tradimento? Gliene devo parlare?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
".. è tradimento?
Gliene devo parlare?.."

Sulla base degli elementi esplicitati nella risposta in #1 sarà Lei stessa a deciderlo per entrambe le questioni, dopo averci riflettuto a fondo. Nessun* Psy decide "al posto di", nè per quanto riguarda i significati, nè sulle valutazioni personali di una esperienza..
Sembra tuttavia che certe questioni di fondo sulla vostra relazione abbiano bisogno di un ulteriore approfondimento tra voi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Brunialti,

Sono consapevole che non possa decidere per me, ma sono confusa circa il fatto che prima / durante la chat non abbia pensato fosse un tradimento, mentre a posteriori mi sia sentita in colpa come se lo avessi tradito

Continuo a cambiare idea nel giro di poche ore - passo dal minimizzare l'accaduto alla catastrofe, da voler "confessare" tutto a decider di tenerlo per me

Credo che prenderò una decisione finale una volta che mi sarò calmata. La ringrazio per gli spunti
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Durante l'eccitazione non si pensa.
E' solo *dopo* che si riacquista una maggiore lucidità, e dunque completezza nella valutazione su una ipotesi di tradimento; sia esso sessuale, o emotivo, o entrambi.

Il "cosa fare" non riguarda unicamente quanto Le è avvenuto, ma assume una certa luce in considerazione di quale (non?)progetto ci sarà tra voi due, quando ne parlerete.
Ciò darà un 'sapore' differente e specifico al Suo dire, o al Suo decidere di non dire.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/