Fare sesso con la propria madre?

Salve si la domanda è strana ma purtroppo devo confessare che da quando ho cominciato a guardare le donne mia madre mi ha sempre eccitato sessualmente siccome è una bella donna.
Pensavo al classico complesso di epido che sicuramente sarebbe passato con l avanzare dell età.
Ma così non è stato.
Adesso che ho poco più di 30 anni confesso che questo desiderio è cresciuto sempre più, fino a quando feci venire mia madre quando ero da solo a casa per confessarmi ed avere un rapporto con lei.
Fortunatamente non ebbi il coraggio di fare la proposta quindi lei è ancora del tutto ignara.
(Credo).
Comincio da qualche anno ad avere problemi sessuali con la mia ragazza.
Non riesco o a raggiungere il coito e la cosa da maschietto mi demoralizza sempre più.
Non nascondo che qualche volta ho pensato a lei mentre facevo sesso con la mia compagna.
E il desiderio sensuale per mia madre sta crescendo sempre di più... non so che fare.

Visto che ormai sono passati parecchi anni e questa cosa non sono riuscito a levarmela dalla testa in nessun modo, cosa mi conviene fare?
Confessarmi e cercare di andare a letto con lei potrà farmi levare questo pallino o sarà peggio??

Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
Gentile utente,

due sembrano essere i problemi.
- Il primo riguarda la disfunzione erettile, di cui soffre già da qualche anno. lI suo primo consulto al riguardo è di tre anni fa. Nella risposta l'Urologo Le raccomandava gli opportuni approfondimenti clinici attraverso una visita specialistica in presenza. Sono stati fatti? Ha seguito puntualmente la eventuale terapia farmacologica?
Se al contrario ancora non avesse provveduto, lo faccia al più presto.

- Il secondo problema riguarda l'attrazione verso la figura materna, oggetto di numerosi consulti qui.
Nel suo caso sembrerebbe esistere una fissazione della libido a livello adolescenziale.
Come Lei ben osserva, da adolescenti l'attrazione sessuale per persone all'interno della famiglia è prevedibile, anche se non universale.
Ma nella quasi totalità dei casi evolve da 'endogamica' a 'esogamica', come si dice essere avvenuto nell'evoluzione umana.

Per motivi che non sappiamo tale gradino evolutivo in Lei non si è compiuto, e tale nucleo irrisolto è come se fosse 'incistato' nel profondo del mondo interno della persona producendo pensieri ripetitivi e ingovernabili.
Certamente passare all'atto non risolve il problema.
E nemmeno è possibile - attraverso un semplice consulto online - ipotizzare se ci sia o meno un collegamento tra la disfunzione erettile e l'attrazione sessuale per la propria madre.

In questi casi può essere necessaria una terapia psico-sessuale; ma solo una consulenza di persona, in presenza, lo può accertare.
La/il professionista specific* è Psicologa/o che sia anche Psicoterapeuta, competente in sessuologia clinica. L'albo lo trova sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica.
Non perda tempo prezioso, lo faccia al più presto.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Prima di tutto la ringrazio della risposta. Per quanto riguarda la disfunzione credo sia più un fattore psicologico che dopo anni di relazione non provo ancora una massima fiducia verso il mio partner e quindi si presenta questo problema. Considerando anche il fatto che ogni tanto mi masturbo di frequente e non ho problemi.
La mia domanda ora è un po specifica. Facciamo finta che ho avuto un rapporto con mia madre. Cosa può recare alla mia psiche? Potrebbe risolvere questo complesso o in realtà potrebbe invece fare l effetto opposto e peggiorare questa voglia?
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
Gentile utente,

a distanza di parecchi giorni Lei ci ripropone le stesse domande alle quali è già stato risposto, facendo propendere noi Clinici per una deriva ossessiva del pensiero.
Se così fosse, ciò abbisogna di una diagnosi in presenza e di un percorso psicologico di cura.
Però riguardo a ciò Le abbiamo già fornito indicazioni in #1, benché Lei non sembri averle lette nè prese in considerazione.

Come del resto non sembra prendere in considerazione nemmeno il consiglio di metter mano alla disfunzione erettile che da anni non le permette di "..raggiungere il coito e la cosa da maschietto mi demoralizza sempre più."
Ma Lei autogiustifica la situazione motivandola con il fatto che "..dopo anni di relazione non provo ancora una massima fiducia verso il mio partner." Valuti Lei se attendere altrettanti "anni di relazione".

A questo punto possiamo ritenere concluso il consulto.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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