Lutto nonno
Gentili dottori,
La scorsa settimana ho perso mio nonno paterno il giorno del mio compleanno.
Il primo nonno ad andarsene e per questo il dolore è stato estremo.
Ho vissuto questi 25 anni con gioia pensando a tante persone che non hanno potuto conoscere o vivere i nonni, ma anche con profonda ansia rispetto al momento in cui se ne sarebbero andati.
E alla fine quel giorno è arrivato, ma in maniera improvvisa, in quanto mio nonno, seppur grande, stava bene ed ha lavorato la sua amata terra fino al giorno della scomparsa.
Il suo andarsene, purtroppo non in maniera dolce e pacifica come avrei voluto, nella notte, è stato quindi un trauma enorme per tutti noi.
I primi giorni ho trascorso il tempo piangendo quasi tutto il giorno e la notte, dolore accentuato dalla vista del nonno un obitorio, anche se la sua espressione quasi felice mi ha imposto di pensare che il suo passaggio sia stato benevolo (era una persona estremamente colta, saggia e ironica e parlava spesso della morte con grande coraggio).
Nei giorni successivi ho iniziato ad andare avanti per mia nonna e mio padre soprattutto, mangiando di nuovo insieme nella loro casa, ma è come se io non percepissi la realtà.
Come se lui dovesse comunque arrivare e sedersi al nostro tavolo, penso che sia in bagno, o in un campagna, o a vedere la TV.
Abbiamo deciso di effettuare la cremazione e da una settimana lui è a casa con noi.
Passo spesso a trovarlo, prego ogni giorno, parlo lui nei pensieri e ad alta voce, ma i sentimenti che provo sono altalenanti.
Dalla non accettazione della realtà, al blocco delle emozioni: è stato natale, mi sono sentita in colpa per aver mangiato, bevuto passato il tempo con gli altri nonni.
Mi sento perfino in colpa ad uscire con gli amici con cui ancora non ho avuto il coraggio di uscire.
Mi sento di vivere alle sue spalle, so che è estremamente folle e so che nessun nonno vorrebbe l'infelicità di un nipote, tutto il contrario.
In questi ultimi giorni poi, sento una forte angoscia, come se trascorrendo il tempo io possa dimenticarmi per sempre di lui.
I primi giorni il dolore mi ancorava vividamente alla sua figura alla sua voce tanto da ricordarne esatte frasi e giornate passate insieme, adesso mi balena nella mente questa sensazione di paura di oblio.
Volevo sapere se è normale e come poter affrontare il dolore, mi manca molto mio nonno e ho disperatamente bisogno di sapere che lui sia qui con me.
La scorsa settimana ho perso mio nonno paterno il giorno del mio compleanno.
Il primo nonno ad andarsene e per questo il dolore è stato estremo.
Ho vissuto questi 25 anni con gioia pensando a tante persone che non hanno potuto conoscere o vivere i nonni, ma anche con profonda ansia rispetto al momento in cui se ne sarebbero andati.
E alla fine quel giorno è arrivato, ma in maniera improvvisa, in quanto mio nonno, seppur grande, stava bene ed ha lavorato la sua amata terra fino al giorno della scomparsa.
Il suo andarsene, purtroppo non in maniera dolce e pacifica come avrei voluto, nella notte, è stato quindi un trauma enorme per tutti noi.
I primi giorni ho trascorso il tempo piangendo quasi tutto il giorno e la notte, dolore accentuato dalla vista del nonno un obitorio, anche se la sua espressione quasi felice mi ha imposto di pensare che il suo passaggio sia stato benevolo (era una persona estremamente colta, saggia e ironica e parlava spesso della morte con grande coraggio).
Nei giorni successivi ho iniziato ad andare avanti per mia nonna e mio padre soprattutto, mangiando di nuovo insieme nella loro casa, ma è come se io non percepissi la realtà.
Come se lui dovesse comunque arrivare e sedersi al nostro tavolo, penso che sia in bagno, o in un campagna, o a vedere la TV.
Abbiamo deciso di effettuare la cremazione e da una settimana lui è a casa con noi.
Passo spesso a trovarlo, prego ogni giorno, parlo lui nei pensieri e ad alta voce, ma i sentimenti che provo sono altalenanti.
Dalla non accettazione della realtà, al blocco delle emozioni: è stato natale, mi sono sentita in colpa per aver mangiato, bevuto passato il tempo con gli altri nonni.
Mi sento perfino in colpa ad uscire con gli amici con cui ancora non ho avuto il coraggio di uscire.
Mi sento di vivere alle sue spalle, so che è estremamente folle e so che nessun nonno vorrebbe l'infelicità di un nipote, tutto il contrario.
In questi ultimi giorni poi, sento una forte angoscia, come se trascorrendo il tempo io possa dimenticarmi per sempre di lui.
I primi giorni il dolore mi ancorava vividamente alla sua figura alla sua voce tanto da ricordarne esatte frasi e giornate passate insieme, adesso mi balena nella mente questa sensazione di paura di oblio.
Volevo sapere se è normale e come poter affrontare il dolore, mi manca molto mio nonno e ho disperatamente bisogno di sapere che lui sia qui con me.
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Gentile utente,
".. mi manca molto mio nonno e ho disperatamente bisogno di sapere che lui sia qui con me."
Certo che è "lì con lei". E' nel suo cuore. E lo sarà sempre, perchè
. è nei suoi ricordi di bambina,
. è nelle cose che lui Le ha insegnato e dato,
. nei giochi fatti insieme,
. in certe frasi che solo lui pronunciava,
. nell'amore che riceveva da lui e che le riscalderà sempre il cuore.
La separazione dal nonno a causa della morte improvvisa rappresenta certamente un lutto importante.
E in quanto tale suscita una valanga di sentimenti: tristezza, nostalgia, rabbia..
Un po' alla volta essi si affievoliscono, ma non perchè ci si dimentica della persona morta; quanto piuttosto perchè si accetta l'assenza fisica nella consapevolezza che le persone amate sono sempre con noi in altra forma.
Un abbraccio.
Dott. Brunialti
".. mi manca molto mio nonno e ho disperatamente bisogno di sapere che lui sia qui con me."
Certo che è "lì con lei". E' nel suo cuore. E lo sarà sempre, perchè
. è nei suoi ricordi di bambina,
. è nelle cose che lui Le ha insegnato e dato,
. nei giochi fatti insieme,
. in certe frasi che solo lui pronunciava,
. nell'amore che riceveva da lui e che le riscalderà sempre il cuore.
La separazione dal nonno a causa della morte improvvisa rappresenta certamente un lutto importante.
E in quanto tale suscita una valanga di sentimenti: tristezza, nostalgia, rabbia..
Un po' alla volta essi si affievoliscono, ma non perchè ci si dimentica della persona morta; quanto piuttosto perchè si accetta l'assenza fisica nella consapevolezza che le persone amate sono sempre con noi in altra forma.
Un abbraccio.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Se le mie riflessioni riescono ad aiutarla, mi fa piacere.
Dott. Brunialti
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 27/12/2023.
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