Dice di essere innamorato ma non riesce attualmente a stare con me
Salve, spero possiate essermi di aiuto perché questa situazione mi logora dentro, ho bisogno di ricevere pareri da parte di persone che riescano ad esaminare e mi aiutino a capire la cosa più giusta da fare per uscire da questo vortice che mi sta prosciugando tutte le energie.
Sono una ragazza di 28 anni fidanzata con un ragazzo della mia stessa età da 6 anni.
È il mio primo fidanzato per cui tutte le mie prime volte sono state con lui.
I primi anni seppur con qualche banale discussione per motivi caratteriali, la relazione andava bene anche perché abitavamo nello stesso paese quindi praticamente stavamo quasi sempre insieme.
Il tutto però è cambiato quando per lavoro ci siamo dovuti trasferire in due città diverse.
Questo progetto di vita era già preventivato, nel senso che avevamo già messo in conto di dover lavorare per un paio di anni distanti, quindi dover fare dei sacrifici per poi goderne tra un paio di anni quando finalmente possiamo tornare a stare vicini e andare convivere.
Purtroppo da quando ci siamo divisi sono sorti tantissimi problemi e discussioni perché il mio fidanzato non gestisce bene la distanza (nonostante io faccia i salti mortali per vederlo il più possibile mentre lui si adagia molto sugli allori) ad oggi dice anche di non stare bene con se stesso.
Quest’ultimo motivo ci ha spinto a mettere fine alla relazione perché ero sempre io a dare e ricevevo veramente poco.
Da quando ci siamo lasciati lui mi ha cercato un paio di volte, una volta mi ha chiesto di rivederci per parlare ed io ho accettato perché in fondo nutro sempre la speranza che lui possa cambiare.
L’incontro però mi ha mandato solo di più in confusione.
Fino a quando non ci vedevamo, io stavo benino... poi l’ho visto ed è stato un mix di emozioni contrastanti perché lui dice di essere innamorato, che il sentimento nei miei confronti non è mai cambiato ma che attualmente non sta bene con se stesso per cui non riesce a stare con me.
Mi ha promesso di iniziare un percorso con uno psicologo.
Dopo l’incontro, la sera mi ha contattato e abbiamo parlato fino al giorno seguente come se fossimo ancora fidanzati.
Fino a quando io però non ce l’ho fatta più e gli ho chiesto di non parlarci più per messaggi perché questa situazione mi fa stare troppo male.
Non riesco a stargli accanto in questo suo malessere perché finisce per coinvolgere anche me.
Forse sono stata egoista ma purtroppo davvero non riesco, ho iniziato a stare malissimo dopo l’incontro perché io lo amo davvero tanto, vorrei vivere una relazione serena e invece mi sono sempre un po’ ritrovata ad accontentarmi e a fare la croce rossina di questa relazione.
Cosa mi consigliate per stare meglio?
Ho fatto bene ad allontanarmi e a chiedergli di non contattarmi più?
Come posso mettere a tacere la speranza che lui possa ritornare come prima?
Vi ringrazio se mi leggerete.
Sono una ragazza di 28 anni fidanzata con un ragazzo della mia stessa età da 6 anni.
È il mio primo fidanzato per cui tutte le mie prime volte sono state con lui.
I primi anni seppur con qualche banale discussione per motivi caratteriali, la relazione andava bene anche perché abitavamo nello stesso paese quindi praticamente stavamo quasi sempre insieme.
Il tutto però è cambiato quando per lavoro ci siamo dovuti trasferire in due città diverse.
Questo progetto di vita era già preventivato, nel senso che avevamo già messo in conto di dover lavorare per un paio di anni distanti, quindi dover fare dei sacrifici per poi goderne tra un paio di anni quando finalmente possiamo tornare a stare vicini e andare convivere.
Purtroppo da quando ci siamo divisi sono sorti tantissimi problemi e discussioni perché il mio fidanzato non gestisce bene la distanza (nonostante io faccia i salti mortali per vederlo il più possibile mentre lui si adagia molto sugli allori) ad oggi dice anche di non stare bene con se stesso.
Quest’ultimo motivo ci ha spinto a mettere fine alla relazione perché ero sempre io a dare e ricevevo veramente poco.
Da quando ci siamo lasciati lui mi ha cercato un paio di volte, una volta mi ha chiesto di rivederci per parlare ed io ho accettato perché in fondo nutro sempre la speranza che lui possa cambiare.
L’incontro però mi ha mandato solo di più in confusione.
Fino a quando non ci vedevamo, io stavo benino... poi l’ho visto ed è stato un mix di emozioni contrastanti perché lui dice di essere innamorato, che il sentimento nei miei confronti non è mai cambiato ma che attualmente non sta bene con se stesso per cui non riesce a stare con me.
Mi ha promesso di iniziare un percorso con uno psicologo.
Dopo l’incontro, la sera mi ha contattato e abbiamo parlato fino al giorno seguente come se fossimo ancora fidanzati.
Fino a quando io però non ce l’ho fatta più e gli ho chiesto di non parlarci più per messaggi perché questa situazione mi fa stare troppo male.
Non riesco a stargli accanto in questo suo malessere perché finisce per coinvolgere anche me.
Forse sono stata egoista ma purtroppo davvero non riesco, ho iniziato a stare malissimo dopo l’incontro perché io lo amo davvero tanto, vorrei vivere una relazione serena e invece mi sono sempre un po’ ritrovata ad accontentarmi e a fare la croce rossina di questa relazione.
Cosa mi consigliate per stare meglio?
Ho fatto bene ad allontanarmi e a chiedergli di non contattarmi più?
Come posso mettere a tacere la speranza che lui possa ritornare come prima?
Vi ringrazio se mi leggerete.
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Gentile utente,
la sua email meriterebbe una circostanziata risposta, se lei avesse i 28 anni che dichiara. Purtroppo però la sua scheda anagrafica dice altro.
In questa ambiguità non possiamo che tacere, finché lei non dirà sinceramente se ci stiamo rivolgendo ad una giovane al termine del primo fidanzamento o ad una donna più che matura, forse già sposata anche più di una volta.
Colgo l'occasione per ricordare a tutti gli utenti che i dati della scheda anagrafica, oltre alle parole della vostra richiesta di consulto, sono gli unici elementi che abbiamo per cercare di inquadrare la vostra situazione, e perciò è opportuno compilarla con cura.
Inoltre, per le stesse ragioni, è proibito dalle nostre linee guida ed è sommamente inopportuno servirsi di account di familiari o amici, per evitare a noi specialisti di trovarci di fronte a uomini che temono di avere un aborto e a donne che ci chiedono come migliorare la durata della propria erezione.
Certa che vorrete aiutarci ad aiutarvi, invio cordiali saluti e auguri.
la sua email meriterebbe una circostanziata risposta, se lei avesse i 28 anni che dichiara. Purtroppo però la sua scheda anagrafica dice altro.
In questa ambiguità non possiamo che tacere, finché lei non dirà sinceramente se ci stiamo rivolgendo ad una giovane al termine del primo fidanzamento o ad una donna più che matura, forse già sposata anche più di una volta.
Colgo l'occasione per ricordare a tutti gli utenti che i dati della scheda anagrafica, oltre alle parole della vostra richiesta di consulto, sono gli unici elementi che abbiamo per cercare di inquadrare la vostra situazione, e perciò è opportuno compilarla con cura.
Inoltre, per le stesse ragioni, è proibito dalle nostre linee guida ed è sommamente inopportuno servirsi di account di familiari o amici, per evitare a noi specialisti di trovarci di fronte a uomini che temono di avere un aborto e a donne che ci chiedono come migliorare la durata della propria erezione.
Certa che vorrete aiutarci ad aiutarvi, invio cordiali saluti e auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 25/12/2023.
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