Come posso alleviare i miei sensi di colpa
Gentili dottori, ho bisogno estremamente di un consulto riguardo una vicenda che mi sta logorando emotivamente, in attesa dell'inizio di un percorso psicologico di cui so perfettamente di avere bisogno.
Soffro di ansia e depressione diagnosticata, sono stata brevemente in cura ma sento che nulla è stato efficace, questo mio stato d'animo si riversa inevitabilmente nelle relazioni con le persone, ed è proprio il caso che sto per raccontarvi.
Vado all'università (studio filosofia), e sono felicemente fidanzata, felicemente nel senso che lo amo da morire, ma a causa delle mie ansie gli ho spesso reso la vita impossibile, pretendendo di avere tutto sotto controllo.
All'università un ragazzo si è inizialmente invaghito di me, poi successivamente dichiaratosi follemente innamorato.
Io l'ho SEMPRE tenuto al suo posto, facendogli capire che il mio ragazzo aveva la priorità assoluta e che quindi doveva smettere di provarci con me.
Sento di essermi comportata bene, ma ho un senso di colpa che definirei ossessivo e compulsivo riguardo il non averne parlato col mio ragazzo.
Ho preferito gestire io la cosa perché l'ansia nel dirglielo era troppo troppo forte, avevo paura che avremmo litigato.
Premetto che lui non è assolutamente il tipo di persona la quale si sarebbe arrabbiata, le ansie erano immotivate, dovute al mio stato d'animo perennemente iper vigilante e super dipendente da lui (purtroppo lo ammetto).
Il senso di colpa deriva dal fatto che so che lui avrebbe voluto saperlo, e soprattutto dal fatto che io avrei voluto saperlo e se lui non me l'avesse detto mi sarei arrabbiata.
Mi sento sporca, cattiva, ingiusta.
Ho allontanato nel senso amoroso quel ragazzo ma ho continuato ad esserci amica, perché ho un disperato bisogno di avere qualcuno emotivamente vicino a me, vorrei degli amici, delle persone con cui parlare e lui su questo era veramente una brava persona.
Poi lui si è allontanato.
Devo sentirmi in colpa?
Io sono dedita al mio ragazzo, ora il senso di colpa oppressivo mi ha insegnato che la prossima volta qualsiasi cosa sarà, gliene parlerò, provando a vincere le forti paure che avrò.
Mi sto seriamente chiedendo se sono una brava persona: pretendere di sapere tutto e poi omettere le cose, ma io giurerei che i miei comportamenti sono esclusivamente dettati dalla paura e non da un egocentrismo o cattiveria, lo giuro.
Il mio ragazzo è la persona più importante della mia vita e con lui al mio fianco sto seriamente cominciando a capire come si affronta la vita.
Ma la domanda è, per tutte le volte che non ho saputo affrontarla, riuscirò a lasciarmele alle spalle?
Del resto con questo ragazzo non è MAI successo nulla, il mio ragazzo ha sempre avuto il massimo rispetto che meritava.
Ringrazio enormemente chi mi leggerà e mi risponderà.
Soffro di ansia e depressione diagnosticata, sono stata brevemente in cura ma sento che nulla è stato efficace, questo mio stato d'animo si riversa inevitabilmente nelle relazioni con le persone, ed è proprio il caso che sto per raccontarvi.
Vado all'università (studio filosofia), e sono felicemente fidanzata, felicemente nel senso che lo amo da morire, ma a causa delle mie ansie gli ho spesso reso la vita impossibile, pretendendo di avere tutto sotto controllo.
All'università un ragazzo si è inizialmente invaghito di me, poi successivamente dichiaratosi follemente innamorato.
Io l'ho SEMPRE tenuto al suo posto, facendogli capire che il mio ragazzo aveva la priorità assoluta e che quindi doveva smettere di provarci con me.
Sento di essermi comportata bene, ma ho un senso di colpa che definirei ossessivo e compulsivo riguardo il non averne parlato col mio ragazzo.
Ho preferito gestire io la cosa perché l'ansia nel dirglielo era troppo troppo forte, avevo paura che avremmo litigato.
Premetto che lui non è assolutamente il tipo di persona la quale si sarebbe arrabbiata, le ansie erano immotivate, dovute al mio stato d'animo perennemente iper vigilante e super dipendente da lui (purtroppo lo ammetto).
Il senso di colpa deriva dal fatto che so che lui avrebbe voluto saperlo, e soprattutto dal fatto che io avrei voluto saperlo e se lui non me l'avesse detto mi sarei arrabbiata.
Mi sento sporca, cattiva, ingiusta.
Ho allontanato nel senso amoroso quel ragazzo ma ho continuato ad esserci amica, perché ho un disperato bisogno di avere qualcuno emotivamente vicino a me, vorrei degli amici, delle persone con cui parlare e lui su questo era veramente una brava persona.
Poi lui si è allontanato.
Devo sentirmi in colpa?
Io sono dedita al mio ragazzo, ora il senso di colpa oppressivo mi ha insegnato che la prossima volta qualsiasi cosa sarà, gliene parlerò, provando a vincere le forti paure che avrò.
Mi sto seriamente chiedendo se sono una brava persona: pretendere di sapere tutto e poi omettere le cose, ma io giurerei che i miei comportamenti sono esclusivamente dettati dalla paura e non da un egocentrismo o cattiveria, lo giuro.
Il mio ragazzo è la persona più importante della mia vita e con lui al mio fianco sto seriamente cominciando a capire come si affronta la vita.
Ma la domanda è, per tutte le volte che non ho saputo affrontarla, riuscirò a lasciarmele alle spalle?
Del resto con questo ragazzo non è MAI successo nulla, il mio ragazzo ha sempre avuto il massimo rispetto che meritava.
Ringrazio enormemente chi mi leggerà e mi risponderà.
[#1]
Il grande senso di colpa a volte sottende tanta rabbia mai espressa ma che si nutre profondamente nei confronti di qualcuno.Fin che essa non viene riconosciuta e non le viene dato 'un nome' e un'origine continuerà a stare male.
Saluti
Saluti
Dott.ssa Francesca Tropea psicologa e psicoterapeuta
cognitivo- comportamentale
E-mail: francesca_tropea@hotmail.it
https://www.facebook.com/psic
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 398 visite dal 21/12/2023.
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