Mia madre pretende di gestire la mia vita anche se sono maggiorenne, cosa potrei fare?
Buongiorno,
Sono una donna di 21 anni mia madre pretende di gestire la mia vita, per il semplice fatto di vivere ancora con lei, ieri per esempio mi sono fatta un auto-regalo (che ho pagato di tasca mia) appena glielo detto lei si è arrabbiata e mi ha detto questa frase " pensi di spendere cosi il tuo stipendio in stupidaggini?
", per me però non era una stupidaggine piuttosto una conquista personale, ora ho paura di dirle quando acquisto qualcosa di tasca mia.
Secondo lei dovrei tenermi tutti i soldi che guadagno per ricaricare il telefono, ma nella vita non c'è solo quello ma sembra non volerlo capire.
Non sono una persona che ama litigare, in quanto figlia unica e cresciuta senza padre quindi tutte le volte che alza la voce parlo poco o sto direttamente in silenzio per non peggiorare le cose.
Ci sono molte volte in cui penso male di lei, ma poi me ne pento.
E' normale avere paura di dire le cose alla propria madre senza incappare in una predica?
Sono una donna di 21 anni mia madre pretende di gestire la mia vita, per il semplice fatto di vivere ancora con lei, ieri per esempio mi sono fatta un auto-regalo (che ho pagato di tasca mia) appena glielo detto lei si è arrabbiata e mi ha detto questa frase " pensi di spendere cosi il tuo stipendio in stupidaggini?
", per me però non era una stupidaggine piuttosto una conquista personale, ora ho paura di dirle quando acquisto qualcosa di tasca mia.
Secondo lei dovrei tenermi tutti i soldi che guadagno per ricaricare il telefono, ma nella vita non c'è solo quello ma sembra non volerlo capire.
Non sono una persona che ama litigare, in quanto figlia unica e cresciuta senza padre quindi tutte le volte che alza la voce parlo poco o sto direttamente in silenzio per non peggiorare le cose.
Ci sono molte volte in cui penso male di lei, ma poi me ne pento.
E' normale avere paura di dire le cose alla propria madre senza incappare in una predica?
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Salve, non bisogna dire tutto a chi non sa apprezzare di aver ricevuto una confidenza. Il legame di sangue dovrebbe essere proporzionale al rispetto ma la maggior parte delle volte, purtroppo, non è così. Anzi ci si sente ancora più in diritto di 'non mantenere i confini' con l'altro con cui si ha il legame stretto.
Dott.ssa Francesca Tropea psicologa e psicoterapeuta
cognitivo- comportamentale
E-mail: francesca_tropea@hotmail.it
https://www.facebook.com/psic
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 817 visite dal 21/12/2023.
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