Rapporto di coppia: non ha capito che sono (anche io, per lo meno) la sua famiglia?
Buonasera,
Stiamo insieme da 6 anni, convivo da 3 anni e mezzo e a luglio ci sposiamo.
Non litighiamo quasi mai.
Andiamo molto d'accordo.
Ma quando discutiamo 9 su 10 è perché mette le opinioni/decisioni di sua madre prima di me.
L'ultima risale ad ora: sono 3 giorni che sono seriamente delusa.
Decide con sua madre che alla vigilia di Natale siamo a cena dai suoi genitori.
Se non fosse che 3 giorni fa mia mamma ci invita e io (a differenza sua) chiedo a lui (che risulta titubante all'inizio) ma poi confermiamo.
Mi spiega che aveva detto a sua madre che saremmo stati da lei, mi infastidisco che abbia scelto per me ma vado oltre.
Se non che, torniamo a casa e tutto sorridente mi dice che ha scritto a sua madre e che se LUI non va, si offende.
Risultato: lui dai suoi, io da mia madre.
A me a un passo specialmente dal matrimonio mi sembra davvero assurdo che lui decida di passare la vigilia di Natale separato dalla sua compagna ma non da sua madre.
Per lui è una semplice questione di "equità" (dice):
Se il 25 siamo tutti insieme, il 24 dobbiamo dividerci... a me sembra folle.
Al che ho risposto " quindi quando avremo dei figli, se il 25 riusciamo ad essere tutti insieme (che invece quindi di essere una bella cosa diventerebbe una cosa da demonizzare), pur di andare il 24 da tua madre non stai con tua moglie e i tuoi figli?
La sua risposta è stata "non c'entra"... io non so veramente che fare.
Sembra che non si renda conto.
A me sembra anche una cattiveria quella di dire " se non vieni mi offendo", come a suggerire "vieni tu, basta che vieni tu", quindi quasi a suggerirgli di separarci per le feste...
A me l'idea di questo Natale che arriverà così (con questo silenzio che non riesco a interrompere per la delusione e la rabbia) e per il futuro mi lascia perplessa.
Cosa dovrei fare?
Stiamo insieme da 6 anni, convivo da 3 anni e mezzo e a luglio ci sposiamo.
Non litighiamo quasi mai.
Andiamo molto d'accordo.
Ma quando discutiamo 9 su 10 è perché mette le opinioni/decisioni di sua madre prima di me.
L'ultima risale ad ora: sono 3 giorni che sono seriamente delusa.
Decide con sua madre che alla vigilia di Natale siamo a cena dai suoi genitori.
Se non fosse che 3 giorni fa mia mamma ci invita e io (a differenza sua) chiedo a lui (che risulta titubante all'inizio) ma poi confermiamo.
Mi spiega che aveva detto a sua madre che saremmo stati da lei, mi infastidisco che abbia scelto per me ma vado oltre.
Se non che, torniamo a casa e tutto sorridente mi dice che ha scritto a sua madre e che se LUI non va, si offende.
Risultato: lui dai suoi, io da mia madre.
A me a un passo specialmente dal matrimonio mi sembra davvero assurdo che lui decida di passare la vigilia di Natale separato dalla sua compagna ma non da sua madre.
Per lui è una semplice questione di "equità" (dice):
Se il 25 siamo tutti insieme, il 24 dobbiamo dividerci... a me sembra folle.
Al che ho risposto " quindi quando avremo dei figli, se il 25 riusciamo ad essere tutti insieme (che invece quindi di essere una bella cosa diventerebbe una cosa da demonizzare), pur di andare il 24 da tua madre non stai con tua moglie e i tuoi figli?
La sua risposta è stata "non c'entra"... io non so veramente che fare.
Sembra che non si renda conto.
A me sembra anche una cattiveria quella di dire " se non vieni mi offendo", come a suggerire "vieni tu, basta che vieni tu", quindi quasi a suggerirgli di separarci per le feste...
A me l'idea di questo Natale che arriverà così (con questo silenzio che non riesco a interrompere per la delusione e la rabbia) e per il futuro mi lascia perplessa.
Cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile utente,
Natale è da sempre felicità per i bambini e terreno di difficoltà per gli adulti.
In genere i figli/a adult* fanno a turno con le reciproche, stabilendo a priori le regole della turnazione; ad es. un anno la vigilia con la famiglia X e natale con Y, l'anno successivo viceversa. Così si evita che chi arriva prima con l'invito (ad es. il/la genitore che fa l'invito a ottobre) vinca sempre il primo premio.
Sembra necessaria una negoziazione equa tra Voi, un patto che vale per entramb* indipendentemente dalle pressioni della famiglia d'origine.
Buone Feste.
Dott. Brunialti
Natale è da sempre felicità per i bambini e terreno di difficoltà per gli adulti.
In genere i figli/a adult* fanno a turno con le reciproche, stabilendo a priori le regole della turnazione; ad es. un anno la vigilia con la famiglia X e natale con Y, l'anno successivo viceversa. Così si evita che chi arriva prima con l'invito (ad es. il/la genitore che fa l'invito a ottobre) vinca sempre il primo premio.
Sembra necessaria una negoziazione equa tra Voi, un patto che vale per entramb* indipendentemente dalle pressioni della famiglia d'origine.
Buone Feste.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 19/12/2023.
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