Come valutare la qualità del rapporto genitori figlio?
Buongiorno
Vi scrivo poiché ho un bimbo di 13 mesi e temo che lui preferisca stare con i miei genitori piuttosto che con me e il suo papà.
Io sono tornata al lavoro quando lui aveva 6 mesi; faccio un part-time quindi nelle ore mattutine rimane assieme ai miei.
Il bimbo è sereno quando è con loro e di questo sono molto contenta, ma quando torno a casa mi saluta frettolosamente e torna a giocare.
Sembra quasi che io e il suo papà siamo "scontati" e questo mi fa soffrire molto.
Ho paura che non ci riconosca o che preferisca altre persone a noi.
Io passo tanto tempo assieme a lui, lo porto in giro, lo faccio giocare, dormire, mangiare e lo curo; a volte sembra quasi che la presenza di una sola persona oltre a me ed il mio compagno lo carichi come una molla.
È normale?
È necessario l'intervento di una persona specialista?
Forse non sono una buona madre?
Più di così non so davvero cosa fare, ho sempre curato l'aspetto dell'attaccamento fin dalle prime ore di vita, ma a quanto pare non ci sono riuscita.
Lui sembra insofferente se io non ci sono.
Grazie a chiunque leggerà e mi aiuterà.
Vi scrivo poiché ho un bimbo di 13 mesi e temo che lui preferisca stare con i miei genitori piuttosto che con me e il suo papà.
Io sono tornata al lavoro quando lui aveva 6 mesi; faccio un part-time quindi nelle ore mattutine rimane assieme ai miei.
Il bimbo è sereno quando è con loro e di questo sono molto contenta, ma quando torno a casa mi saluta frettolosamente e torna a giocare.
Sembra quasi che io e il suo papà siamo "scontati" e questo mi fa soffrire molto.
Ho paura che non ci riconosca o che preferisca altre persone a noi.
Io passo tanto tempo assieme a lui, lo porto in giro, lo faccio giocare, dormire, mangiare e lo curo; a volte sembra quasi che la presenza di una sola persona oltre a me ed il mio compagno lo carichi come una molla.
È normale?
È necessario l'intervento di una persona specialista?
Forse non sono una buona madre?
Più di così non so davvero cosa fare, ho sempre curato l'aspetto dell'attaccamento fin dalle prime ore di vita, ma a quanto pare non ci sono riuscita.
Lui sembra insofferente se io non ci sono.
Grazie a chiunque leggerà e mi aiuterà.
[#1]
Gentilissima,
può rivolgersi ad uno specialista o ad un consultorio nella sua zona per un supporto a lei e al suo ruolo di madre. Lei porta diversi temi, anche in contrasto tra loro, ma una cosa appare chiara: la sua paura ("ho paura che non ci riconosca, che preferisca altre persone a noi", "a quanto pare non ci sono riuscita", "forse non sono una buona madre"). La paura è una delle tante emozioni che accompagnano la neo mamma (e il neo papà) ma è giusto, con il tempo, trovare il proprio equilibrio. In questo, un supporto di uno specialista può essere indicato.
Nel frattempo cerchi di vivere con maggior serenità e semplicità il rapporto con suo figlio e, se non l'ha fatto, parli delle sue paure con suo marito.
Cordialmente.
può rivolgersi ad uno specialista o ad un consultorio nella sua zona per un supporto a lei e al suo ruolo di madre. Lei porta diversi temi, anche in contrasto tra loro, ma una cosa appare chiara: la sua paura ("ho paura che non ci riconosca, che preferisca altre persone a noi", "a quanto pare non ci sono riuscita", "forse non sono una buona madre"). La paura è una delle tante emozioni che accompagnano la neo mamma (e il neo papà) ma è giusto, con il tempo, trovare il proprio equilibrio. In questo, un supporto di uno specialista può essere indicato.
Nel frattempo cerchi di vivere con maggior serenità e semplicità il rapporto con suo figlio e, se non l'ha fatto, parli delle sue paure con suo marito.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 482 visite dal 16/12/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.