Affetto verso la mia psicologa e paura
Salve a tutti,
ho iniziato un percorso di psicoterapia a settembre per vari pensieri intrusivi.
Ho iniziato a stare bene qualche settimana fa, finalmente ho vissuto momenti di serenità assoluta senza alcun pensiero intrusivo tant’è che con la psicologa avevamo deciso di fissare l’incontro successivo dopo un mese.
Qualche giorno fa mi sono domandata perché fossi serena e mi dicevo che fosse impossibile per me non avere pensieri.
Ho iniziato ad agitarmi pensando che non avrei visto la psicologa ancora per molti giorni e mi è salita la paura che alla prossima seduta lei avrebbe potuto dirmi che il percorso fosse terminato.
Così le ho chiesto di vederci e abbiamo anticipato la seduta.
Completamente devastata, le ho detto che penso di essere dipendente da lei e che credo di non potercela mai fare nella vita senza di lei, sento che è l’unica che mi capisce.
Mi ha risposto che provo questo perché in questo momento io ho bisogno di lei, ma quando non avrò più bisogno di lei di certo non la penserò.
Ora come ora mi sembra impossibile.
Mi crea panico tutto ciò perché io non faccio altro che pensare alla seduta, alla dottoressa che mi aiuta, la cerco sui social e questo mi crea frustrazione.
Non sono di certo innamorata, è solo forte affetto.
Non le ho detto però che provo gelosia sapendo che lei abbia altri pazienti, glielo dirò al prossimo incontro, riesco a parlare con lei senza imbarazzo.
Mi dà fastidio pensare che io per lei sia solo una paziente e che prima o poi questo rapporto finirà.
Mi fa pausa tutto ciò anche perché sin da piccola mi legavo a donne adulte forti (professoressa, poi alla mia datrice di lavoro), donne che mi hanno dato qualcosa, e ho detto alla psicologa che penso che questo sia legato al rapporto tra me e mia madre, che è invertito, cioè sono stata più io la mamma in quanto mia mamma ha avuto forti problemi psichiatrici e anche se c’è sempre stata per me, nonostante tutto e con tutto l’amore del mondo, non è mai stata autorevole verso di me.
Oggi sono stata sempre a letto con la paura costante del tempo che scorre e della morte che inevitabilmente si avvicina.
Questo è uno dei pensieri intrusivi che avevo iniziato a gestire meglio seguendo i consigli della psicologa.
È normale tutto questo?
Tornerò a stare bene?
La psicologa mi dice che non c’è nulla che non vada in me e che prima o poi, con il giusto lavoro, tornerà la luce.
Mi fido di lei.
Voglio continuare la psicoterapia ma mi crea frustrazione pagare così tanto dato che ho tantissime spese.
So che sono soldi ben spesi, ma questa è un’altra ansia che mi sta venendo.
Perché lo Stato non ci aiuta?
mi trovo a pagare una rata di 800 di mutuo, le bollette e giustamente la parcella della psicologa che per me ora è ossigeno puro.
Mi rimane pochissimo di stipendio.
È devastante.
ho iniziato un percorso di psicoterapia a settembre per vari pensieri intrusivi.
Ho iniziato a stare bene qualche settimana fa, finalmente ho vissuto momenti di serenità assoluta senza alcun pensiero intrusivo tant’è che con la psicologa avevamo deciso di fissare l’incontro successivo dopo un mese.
Qualche giorno fa mi sono domandata perché fossi serena e mi dicevo che fosse impossibile per me non avere pensieri.
Ho iniziato ad agitarmi pensando che non avrei visto la psicologa ancora per molti giorni e mi è salita la paura che alla prossima seduta lei avrebbe potuto dirmi che il percorso fosse terminato.
Così le ho chiesto di vederci e abbiamo anticipato la seduta.
Completamente devastata, le ho detto che penso di essere dipendente da lei e che credo di non potercela mai fare nella vita senza di lei, sento che è l’unica che mi capisce.
Mi ha risposto che provo questo perché in questo momento io ho bisogno di lei, ma quando non avrò più bisogno di lei di certo non la penserò.
Ora come ora mi sembra impossibile.
Mi crea panico tutto ciò perché io non faccio altro che pensare alla seduta, alla dottoressa che mi aiuta, la cerco sui social e questo mi crea frustrazione.
Non sono di certo innamorata, è solo forte affetto.
Non le ho detto però che provo gelosia sapendo che lei abbia altri pazienti, glielo dirò al prossimo incontro, riesco a parlare con lei senza imbarazzo.
Mi dà fastidio pensare che io per lei sia solo una paziente e che prima o poi questo rapporto finirà.
Mi fa pausa tutto ciò anche perché sin da piccola mi legavo a donne adulte forti (professoressa, poi alla mia datrice di lavoro), donne che mi hanno dato qualcosa, e ho detto alla psicologa che penso che questo sia legato al rapporto tra me e mia madre, che è invertito, cioè sono stata più io la mamma in quanto mia mamma ha avuto forti problemi psichiatrici e anche se c’è sempre stata per me, nonostante tutto e con tutto l’amore del mondo, non è mai stata autorevole verso di me.
Oggi sono stata sempre a letto con la paura costante del tempo che scorre e della morte che inevitabilmente si avvicina.
Questo è uno dei pensieri intrusivi che avevo iniziato a gestire meglio seguendo i consigli della psicologa.
È normale tutto questo?
Tornerò a stare bene?
La psicologa mi dice che non c’è nulla che non vada in me e che prima o poi, con il giusto lavoro, tornerà la luce.
Mi fido di lei.
Voglio continuare la psicoterapia ma mi crea frustrazione pagare così tanto dato che ho tantissime spese.
So che sono soldi ben spesi, ma questa è un’altra ansia che mi sta venendo.
Perché lo Stato non ci aiuta?
mi trovo a pagare una rata di 800 di mutuo, le bollette e giustamente la parcella della psicologa che per me ora è ossigeno puro.
Mi rimane pochissimo di stipendio.
È devastante.
[#1]
Gentile utente,
lei ha sperimentato le prime avvisaglie della guarigione, e com'è naturale si è spaventata del cambiamento.
A questo punto si è rifugiata nella tecnica a lei nota, i pensieri ossessivi, e li ha applicati alla paura di un altro cambiamento: la fine della terapia, da lei configurata come perdita assoluta e irrevocabile degli incontri con la sua psicologa.
Intanto anche la riconquistata salute mentale ha camminato dentro di lei, dicendole che risparmiare i soldini della terapia dopo tutto sarebbe un bene.
Con la solita tecnica, devastante perché malata ma rassicurante perché nota, lei ha cominciato a pensare a quanti pochi soldi le rimangono dello stipendio.
Ha creato così un bel conflitto dentro di lei, apparentemente inestricabile, e tale da garantirle molti pensierini ossessivi in tutte le direzioni.
In realtà questo tipo di pensieri si smonta subito. Lei non perde la psicologa, perché può vederla al bisogno anche in futuro, e inoltre la persona rassicurante e dolcemente autorevole che è stata per lei, ormai è un'acquisizione interiore che niente le può togliere.
Quanto allo stipendio ridotto, intanto la fine della terapia le darà un po' di soldi in più; inoltre sa bene che avere uno stipendio è già una fortuna, avere un mutuo da pagare vuol dire che ha un tetto sicuro sopra la testa, e inoltre il suo mutuo è inferiore a molti affitti.
Buone cose.
lei ha sperimentato le prime avvisaglie della guarigione, e com'è naturale si è spaventata del cambiamento.
A questo punto si è rifugiata nella tecnica a lei nota, i pensieri ossessivi, e li ha applicati alla paura di un altro cambiamento: la fine della terapia, da lei configurata come perdita assoluta e irrevocabile degli incontri con la sua psicologa.
Intanto anche la riconquistata salute mentale ha camminato dentro di lei, dicendole che risparmiare i soldini della terapia dopo tutto sarebbe un bene.
Con la solita tecnica, devastante perché malata ma rassicurante perché nota, lei ha cominciato a pensare a quanti pochi soldi le rimangono dello stipendio.
Ha creato così un bel conflitto dentro di lei, apparentemente inestricabile, e tale da garantirle molti pensierini ossessivi in tutte le direzioni.
In realtà questo tipo di pensieri si smonta subito. Lei non perde la psicologa, perché può vederla al bisogno anche in futuro, e inoltre la persona rassicurante e dolcemente autorevole che è stata per lei, ormai è un'acquisizione interiore che niente le può togliere.
Quanto allo stipendio ridotto, intanto la fine della terapia le darà un po' di soldi in più; inoltre sa bene che avere uno stipendio è già una fortuna, avere un mutuo da pagare vuol dire che ha un tetto sicuro sopra la testa, e inoltre il suo mutuo è inferiore a molti affitti.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie Dott.ssa Potenza per la sua risposta.
Questo episodio di ansia, dopo un periodo di serenità assoluta, è stato il più forte di tutti.
Ho toccato il fondo. È come se finalmente dopo tanto lavoro fatto con la mia dottoressa, io avessi iniziato a volare e all’improvviso, di colpo, sono caduta per terra.
Ha fatto malissimo.
Ho timore ora che, tornando a star bene, possa accadere nuovamente questo tracollo drastico ( per esempio: sono stata tutto il giorno a letto, non riuscivo ad alzarmi, mi sentivo disconnessa dalla realtà)
Questo episodio di ansia, dopo un periodo di serenità assoluta, è stato il più forte di tutti.
Ho toccato il fondo. È come se finalmente dopo tanto lavoro fatto con la mia dottoressa, io avessi iniziato a volare e all’improvviso, di colpo, sono caduta per terra.
Ha fatto malissimo.
Ho timore ora che, tornando a star bene, possa accadere nuovamente questo tracollo drastico ( per esempio: sono stata tutto il giorno a letto, non riuscivo ad alzarmi, mi sentivo disconnessa dalla realtà)
[#3]
Gentile utente,
per fortuna lei ha una brava psicologa che saprà aiutarla a gestire tutto questo.
La invito a rileggere con attenzione quanto le avevo scritto, in particolare sulla sua paura del cambiamento.
Auguri, anche per le prossime feste.
per fortuna lei ha una brava psicologa che saprà aiutarla a gestire tutto questo.
La invito a rileggere con attenzione quanto le avevo scritto, in particolare sulla sua paura del cambiamento.
Auguri, anche per le prossime feste.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 16/12/2023.
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