Improvvisamente il clitoride non funziona più, la libido è scemata e gli orgasmi sono deboli

Salve, vi scrivo perché questo problema mi provoca una certa ansia e spero si tratti di qualcosa di passeggero o curabile.
Ho trentacinque anni, da molti anni non ho un partner per mia scelta ma, avendo una buona libido, chiaramente molto (e specifico molto perché la differenza è decisamente importante) più intensa nel periodo dell’ovulazione, non ho mai rinunciato alle gioie sessuali grazie alla masturbazione.
Parlo di gioie non a caso, ma proprio perché la stimolazione clitoridea associata alla visione di immagini pornografiche (delle quali mi rendo conto d’aver avuto una fruizione forse un po’ eccessiva nei momenti fertili del mese) e ad un immaginario personale di situazioni per me stimolanti, mi hanno portato a godere di orgasmi molto intensi e soddisfacenti, che nei casi migliori mi lasciavano una sensazione che potrei assimilare ad una scarica elettrica lungo tutto il corpo, dal capo fino alle dita dei piedi.
Il godimento provato con la masturbazione non è stato mai neanche avvicinato da quelli provati insieme al mio ex (col quale avevo comunque una buona intesa sessuale e orgasmi abbastanza appaganti), quindi voglio ancora una volta sottolineare come io, la mia mano ed i miei genitali andassero alla grande insieme.
Tuttavia da circa 11 mesi sento la libido molto meno presente, quasi da un momento all’altro il desiderio masturbatorio è scemato, e durante i pochi momenti intimi con me stessa, quando riesco ad avere un orgasmo (perché anche gli orgasmi si fanno desiderare, adesso) il piacere non è più minimamente paragonabile a quelli di cui ho sempre goduto.
Il clitoride non sembra quasi funzionare, il piacere, molto più debole, si esaurisce molto presto.
Sono mesi che ci provo ma, benchè io mi bagni regolarmente e copiosamente in fase di eccitazione, il clitoride non collabora più, e gli orgasmi sono difficili da raggiungere, e decisamente deboli.
Allora, premettendo che io sono una persona ansiosa e che la cosa mi provoca non poca angoscia, e che la possibilità di recarmi da un/a sessuologo/a non è pervenuta per motivi pratici (assolutamente NON legati ad un senso di vergogna, in quanto io sia sempre stata molto aperta nel parlare di me ai professionisti del campo medico) vi chiedo, supplicandovi, di darmi una speranza, una parola di conforto per non farmi convincere che sia tutto perduto, che i miei meravigliosi orgasmi siano oramai parte del passato, e che dei miei momenti intimi non rimanga che un desiderio frustrato privo di piacere.

Vi ringrazio in anticipo, riponendo in voi le speranze la cui perdita mi sta provocando un’ansia difficile da gestire.

Chiara.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile signora,
elementi fisici e/o psicologici possono averla privata del perfetto auto-appagamento di cui parla.
La vita è in perenne sviluppo e non possiamo sapere cosa abbia prodotto la sua attuale situazione e a quali esiti approderà.
Lei scrive: "la possibilità di recarmi da un/a sessuologo/a non è pervenuta per motivi pratici".
Mi perdoni: a chi, o in quale luogo, non è pervenuta questa "possibilità"?
Io le invio, per motivi altrettanto pratici, non la possibilità, bensì la proposta di recarsi da un* sessuologo, meglio se di formazione psicologica.
Potrà in tal modo capire cosa le avviene, recuperare le sue funzioni, e soprattutto curare l'ansia da cui si dichiara affetta, la quale, come sa, è una malattia invalidante.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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