Possibile disturbo di personalità o altro?
Buongiorno.
Sono Noemi e sono una ragazza di 24 anni, quasi 25.
Vi scrivo perché sono preoccupata e mi sono accorta oggi di alcune cose di cui non mi sono mai accorta allora.
La mia vita è diventata un'inferno per questo motivo.
Racconto la mia esperienza.
Sono sempre stata una ragazza più o meno timida, titubante, strana e mi bloccavo in ogni situazione sociale.
Non sono mai riuscita a fare esempi, a parlare come le altre persone e a discutere sia delle mie idee che di film, attori e tutto il resto appresso.
Mi sembra di non aver mai vissuto veramente nulla.
Nella mia testa c'è il vuoto, un black out, un qualcosa che non mi so proprio spiegare.
A livello di relazioni sentimentali ed amicali non sono mai riuscita a creare un rapporto autentico in cui ci si poteva dire tutto, ridere e scherzare.
Quando penso al passato ed anche ad oggi vedo me che non riesco a dire nulla, se non a ripetere due o tre parole in croce di quello che dicono le altre persone.
Questa cosa è continuata per tantissimo tempo e non mi accorgevo di nulla.
Ho avuto anche dei problemi diciamo personali, non riuscivo ad essere serena a scuola come volevo io, non riuscivo ad ottenere i risultati sperati e ho sempre fatto più fatica degli altri per migliorare e per imparare le cose.
Nonostante questo, mi sono comunque diplomata, ma penso perché era davvero una scuola di merda e ho pure copiato spesso perché proprio le cose da quando ho 16 anni non mi entrano più.
Sono entrata in depressione più volte e mi sono sempre sentita inadeguata.
Sapevo che qualcosa non andava.
Sono sempre stata molto lenta rispetto alle altre persone, con problemi a prendere la palla mentre giocavo a pallone, con problemi del tipo che io fissavo il vuoto quasi continuamente e quando ero in giro con le altre persone fondamentalmente ascoltavo e basta, non parlavo chissà quanto e non approfondito nulla rispetto agli altri.
Succedeva che io volevo magari parlare come gli altri, ma che mi bloccavo o che non sapevo come iniziare ad interagire, ne che domande fare.
Mi sentivo come se avessi un vetro davanti.
Ho preso la patente, sono andata comunque in giro, ho passato i test all'università e pensavo fosse tutto finito.
I contraccolpi di quello di cui non mi sono mai accorta li sto vivendo ora.
Noto che non mi veniva spontaneo descrivere le cose alle persone, collegare più argomenti anche diversi, dare uno spaccato di qualcosa e neanche raccontare le cose.
Quando racconto le cose passo sempre da un argomento a un altro e a volte proprio non mi ricordo cosa dico prima e mi devono aiutare le persone intorno.
Mi sento di aver sprecato anni della mia vita non vivendo davvero ed ora ho: attacchi di panico, non riesco a studiare perché leggendo mi impappino ogni due per tre, sono infelice perché questo non era quello che volevo, sono lenta, non mi vengono domande ecc..., mi sento strana e come se non ci fossi mai.
Cosa potrebbe essere?
Aspetto una risposta e nel frattempo ringrazio.
Sono Noemi e sono una ragazza di 24 anni, quasi 25.
Vi scrivo perché sono preoccupata e mi sono accorta oggi di alcune cose di cui non mi sono mai accorta allora.
La mia vita è diventata un'inferno per questo motivo.
Racconto la mia esperienza.
Sono sempre stata una ragazza più o meno timida, titubante, strana e mi bloccavo in ogni situazione sociale.
Non sono mai riuscita a fare esempi, a parlare come le altre persone e a discutere sia delle mie idee che di film, attori e tutto il resto appresso.
Mi sembra di non aver mai vissuto veramente nulla.
Nella mia testa c'è il vuoto, un black out, un qualcosa che non mi so proprio spiegare.
A livello di relazioni sentimentali ed amicali non sono mai riuscita a creare un rapporto autentico in cui ci si poteva dire tutto, ridere e scherzare.
Quando penso al passato ed anche ad oggi vedo me che non riesco a dire nulla, se non a ripetere due o tre parole in croce di quello che dicono le altre persone.
Questa cosa è continuata per tantissimo tempo e non mi accorgevo di nulla.
Ho avuto anche dei problemi diciamo personali, non riuscivo ad essere serena a scuola come volevo io, non riuscivo ad ottenere i risultati sperati e ho sempre fatto più fatica degli altri per migliorare e per imparare le cose.
Nonostante questo, mi sono comunque diplomata, ma penso perché era davvero una scuola di merda e ho pure copiato spesso perché proprio le cose da quando ho 16 anni non mi entrano più.
Sono entrata in depressione più volte e mi sono sempre sentita inadeguata.
Sapevo che qualcosa non andava.
Sono sempre stata molto lenta rispetto alle altre persone, con problemi a prendere la palla mentre giocavo a pallone, con problemi del tipo che io fissavo il vuoto quasi continuamente e quando ero in giro con le altre persone fondamentalmente ascoltavo e basta, non parlavo chissà quanto e non approfondito nulla rispetto agli altri.
Succedeva che io volevo magari parlare come gli altri, ma che mi bloccavo o che non sapevo come iniziare ad interagire, ne che domande fare.
Mi sentivo come se avessi un vetro davanti.
Ho preso la patente, sono andata comunque in giro, ho passato i test all'università e pensavo fosse tutto finito.
I contraccolpi di quello di cui non mi sono mai accorta li sto vivendo ora.
Noto che non mi veniva spontaneo descrivere le cose alle persone, collegare più argomenti anche diversi, dare uno spaccato di qualcosa e neanche raccontare le cose.
Quando racconto le cose passo sempre da un argomento a un altro e a volte proprio non mi ricordo cosa dico prima e mi devono aiutare le persone intorno.
Mi sento di aver sprecato anni della mia vita non vivendo davvero ed ora ho: attacchi di panico, non riesco a studiare perché leggendo mi impappino ogni due per tre, sono infelice perché questo non era quello che volevo, sono lenta, non mi vengono domande ecc..., mi sento strana e come se non ci fossi mai.
Cosa potrebbe essere?
Aspetto una risposta e nel frattempo ringrazio.
[#1]
Buongiorno, iniziando un percorso di psicoterapia potrà scoprire le cause delle sue paure e, un passo alla volta, a conoscersi meglio. A presto
Dott.ssa Giulia Quaranta
www.giquaranta.com
[#2]
Gentile Noemi, essere riuscita a compiere una simile autodescrizione denota senza dubbio valide capacità introspettive ed una sincera voglia di cambiare. Quello di cui probabilmente ora c'è bisogno, è di prendere il bandolo della matassa e mettere un po' d'ordine, armarsi di pazienza, costanza e coraggio. Il percorso da compiere non sarà breve, nè tutto in discesa, tuttavia le premesse ci sono. E' opportuno quindi pensare di programmare di mettere un passo dietro l'altro ed avviarsi verso un percorso di cambiamento con l'aiuto di un bravo terapeuta. Può darsi che ci sia un problema di struttura della personalità, ma questo si potrà sapere solo con un approccio clinico di ciò che si sta provando e ciò che si sta vivendo.
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 816 visite dal 12/12/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.