Problema di orientamento sessuale, sto impazzendo

Buongiorno,
ho un evidente problema con la mia sessualità e non riesco a definirmi.

È iniziato tutto dalla mia pubertà, quindi un età di 13-14 anni circa, mi sentivo attratto dalle femmine, ma le mie fantasie ed il materiale di tipo sessuale che guardavo era prevalentemente omosessuale, tuttavia non ho mai pensato di esserlo in quanto poi queste fantasie non risultavano veritiere nella "realtà".

Con gli anni tuttavia, sono tornati sempre i soliti dubbi, anche perché ad oggi a 25 anni non ho avuto né mai una relazione, né tantomeno un rapporto sessuale, tuttavia questa cosa sento che sia stata dettata principalmente da uno scarso contesto sociale che non mi ha permesso di conoscere persone nuove, la vita da paese è estremamente limitante e vuoi o non vuoi ti porta a chiuderti un po.

Quindi il mio status da single non lo giustifico con una mancanza di attrazione, piuttosto da scarsa socialità.

Per concludere, in questi anni mi sono spesso iscritto a siti omosessuali per parlare e confrontarsi, inizialmente provavo piacere, ma era tutto legato al "dietro uno schermo", perché poi come vi dicevo questa cosa la tratto più come una sorta di perversione.

So che non sempre ha senso definirsi, e purtroppo fin quanto non avrò una relazione con una donna non potrò mai capirlo, anche perché ogni volta che riesco a venirne a capo in un certo senso, dal giorno dopo ripartono tutti i dubbi.
Quindi vorrei chiedervi che atteggiamento dovrei avere di fronte a questa situazione che sembra diventare sempre più ossessiva?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Buongiorno,
dalla sua analisi, mi sembra che si trovi in un circolo vizioso che si autoalimenta. Le consiglio di fare un passo indietro per farne 2 in avanti: elabori i rapporti con i genitori poiché sono molto importanti per il rapporto con l'altro sesso

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Certo dottoressa ovviamente ho pensato anche a questo.
Non so se sono cresciuto in una famiglia troppo rigida o altro, i miei genitori hanno sempre alternato periodi di attaccamento eccessivo a periodi di distanza emotiva.
Nel particolare mia madre è sempre stata molto protettiva nei miei confronti, ed ancora oggi non mi permette di cucinare autonomamente perché deve farlo lei, non so perché. Inoltre sin da piccolo lei aveva questo vizio di confrontarmi a chiunque della mia età, ai miei cugini, ai miei amici ed in generale a tutte quelle persone che raggiungevano risultati migliori dei miei, non lo faceva certo con cattiveria, ma questa cosa mi ha sempre fatto stare male.

Mio padre al contrario è sempre stato un genitore molto aggressivo, invidioso degli altri, omofobo e chiuso di mente; pensi che basta vedere un cantante uomo truccato in tv che subito iniziano gli insulti. Ha sempre voluto avere il controllo sulla mia vita, qualsiasi cosa faccio deve sempre impicciarsi lui, anche sulle cose più banali.

Inoltre ha un disturbo di tipo ansioso diagnosticato, pensi che per ben due volte è stato trasportato con l'elicottero all'ospedale perché i medici pensavano fosse un infarto ed invece erano forti crisi di ansia; lo psichiatra dell'ospedale ha detto che deve farsi vedere da uno bravo, ma né mio padre né mia madre hanno minimamente pensato di rivolgersi ad un terapeuta ed hanno sempre sottovalutato la situazione.