Problema di ipersensibilità
Ciao, ho un problema di ipersensibilità che negli anni aumenta anno dopo anno.
Sin da piccolo sono sempre stato una persona attenta ai piccoli particolari e che si curava sempre del mondo interiore, senza quasi mai riuscirci a pieno a causa comunque di un'inevitabile immaturità giovanile sul tema.
Quello su cui vorrei focalizzarmi è il fatto che non sto combinando nulla nella vita perché sono decisamente ipersensibile e non riesco a capire da cosa effettivamente sono attratto, di fatti ad oggi sono alla ricerca di un lavoro, e non so quale possa andar bene per me, e una città nuova, quest'ultima già scelta.
Ora il punto di tutto ciò è che io sono una persona come anticipavo ipersensibile, ad esempio non guardo mai un film perché destabilizza emotivamente, i libri inizio a leggerli ma poi non riesco mai a finirli, non riesco a sentire la radio perché le canzoni mi fanno entrare in uno stato mentale di angoscia e di malinconcia, ripenso quotidianamente alle esperienze belle e brutte passate ed anche qui mi sale un vuoto enorme che mi blocca.
Ultimamente alcune persone, ad esempio mio cugino, con cui a mala pena mi salutavo, si è trasferito altrove e questa cosa stranamente mi fa stare malissimo, ripeto a mala pena ci scambiavamo una parola per una sorta di incompatibilità emotiva/caratteriale, non per altro, eppure sento ogni giorno la sua mancanza.
Per non parlare dei viaggi e dei luoghi che ho visitato, ad esempio viaggiare di notte mi crea un senso di nostalgia mista a malinconia.
Come vedete sono diventato veramente troppo ipersensibile soprattutto alle cavolate della vita.
Non so che altro dire, se non che questa cosa segue molto i ritmi circadiani, ad esempio quando mi alzo sto malino, poi mi riprendo fino a raggiungere il culmine della felicità con il caffè alle 15 del pomeriggio, poi pian piano che il tempo diventa buio iniziano a salire i pensieri e sentimenti di svalutazione.
È come se volessi tutto e subito, per il fatto che non sono riuscito a realizzarmi nonostante la mia età è come se volessi trovare una scorciatoia, perché differenza di altri mi stanca molto pensare di dover fare corsi su corsi per trovare un lavoro, è una cosa che fatico a digerire.
Purtroppo ho toccato temi molto differenti, e come vedete sono molto vago perché le problematiche sono tante, e dire che ho bisogno di un aiuto psicologico non farebbe di certo scoprire l'acqua calda.
Perlomeno provo a cercare una vostra opinione quassù.
Buona continuazione.
Sin da piccolo sono sempre stato una persona attenta ai piccoli particolari e che si curava sempre del mondo interiore, senza quasi mai riuscirci a pieno a causa comunque di un'inevitabile immaturità giovanile sul tema.
Quello su cui vorrei focalizzarmi è il fatto che non sto combinando nulla nella vita perché sono decisamente ipersensibile e non riesco a capire da cosa effettivamente sono attratto, di fatti ad oggi sono alla ricerca di un lavoro, e non so quale possa andar bene per me, e una città nuova, quest'ultima già scelta.
Ora il punto di tutto ciò è che io sono una persona come anticipavo ipersensibile, ad esempio non guardo mai un film perché destabilizza emotivamente, i libri inizio a leggerli ma poi non riesco mai a finirli, non riesco a sentire la radio perché le canzoni mi fanno entrare in uno stato mentale di angoscia e di malinconcia, ripenso quotidianamente alle esperienze belle e brutte passate ed anche qui mi sale un vuoto enorme che mi blocca.
Ultimamente alcune persone, ad esempio mio cugino, con cui a mala pena mi salutavo, si è trasferito altrove e questa cosa stranamente mi fa stare malissimo, ripeto a mala pena ci scambiavamo una parola per una sorta di incompatibilità emotiva/caratteriale, non per altro, eppure sento ogni giorno la sua mancanza.
Per non parlare dei viaggi e dei luoghi che ho visitato, ad esempio viaggiare di notte mi crea un senso di nostalgia mista a malinconia.
Come vedete sono diventato veramente troppo ipersensibile soprattutto alle cavolate della vita.
Non so che altro dire, se non che questa cosa segue molto i ritmi circadiani, ad esempio quando mi alzo sto malino, poi mi riprendo fino a raggiungere il culmine della felicità con il caffè alle 15 del pomeriggio, poi pian piano che il tempo diventa buio iniziano a salire i pensieri e sentimenti di svalutazione.
È come se volessi tutto e subito, per il fatto che non sono riuscito a realizzarmi nonostante la mia età è come se volessi trovare una scorciatoia, perché differenza di altri mi stanca molto pensare di dover fare corsi su corsi per trovare un lavoro, è una cosa che fatico a digerire.
Purtroppo ho toccato temi molto differenti, e come vedete sono molto vago perché le problematiche sono tante, e dire che ho bisogno di un aiuto psicologico non farebbe di certo scoprire l'acqua calda.
Perlomeno provo a cercare una vostra opinione quassù.
Buona continuazione.
[#1]
Gentile utente,
Quello che Lei definisce "ipersensibilità" può far intuire le caratteristiche tipiche della "Persona Altamente Sensibile" ("Highly Sensitive Person"), caratteristiche studiate dagli anni '90 del secolo scorso.
Tale modo di essere presenta vantaggi e svantaggi.
Tra i primi vanno collocati l'empatia, la profondità di pensiero.
Tra i secondi la sensazione di essere sopraffatti dagli stimoli, la suscettibilità emotiva.
Sull'argomento è interessante leggere: "Le persone sensibili hanno una marcia in più. Trasformare l'ipersensibilità da svantaggio a vantaggio", Autore R. Sellin, Feltrinelli.
Sta alla persona stessa intuire se è in grado (se è capace e se lo sta facendo) di fruire degli aspetti positivi, oppure se è invischiata nelle caratteristiche svantaggianti al punto di rimanere immobile nella vita.
In questa seconda ipotesi, e nel caso sia presente una sofferenza soggettiva che continua per un certo periodo, è opportuno (non: 'è necessario') che la persona chieda aiuto psicologico, allo scopo di apprendere ad utilizzare le proprie risorse e minimizzare gli svantaggi.
A proposito di tale possibile risposta, Lei ci aveva avvertito preventivamente:
" .. e dire che ho bisogno di un aiuto psicologico non farebbe di certo scoprire l'acqua calda..."
Cosa dovremmo consigliarLe noi qui, Specialist* dell'area di Psicologia dove Lei ha scelto di. scrivere?
Forse un corso di bachata o di tango?
Forse una scuola di arrampicata?
Rappresentano certamente alternative possibili, e forse anche valide... Però, rivolgendosi all'area di psicologia, la persona che ci scrive sa che riceverà una risposta attinente all'area di psicologia; alle teorie, approcci, metodi, tecniche che la governano.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Quello che Lei definisce "ipersensibilità" può far intuire le caratteristiche tipiche della "Persona Altamente Sensibile" ("Highly Sensitive Person"), caratteristiche studiate dagli anni '90 del secolo scorso.
Tale modo di essere presenta vantaggi e svantaggi.
Tra i primi vanno collocati l'empatia, la profondità di pensiero.
Tra i secondi la sensazione di essere sopraffatti dagli stimoli, la suscettibilità emotiva.
Sull'argomento è interessante leggere: "Le persone sensibili hanno una marcia in più. Trasformare l'ipersensibilità da svantaggio a vantaggio", Autore R. Sellin, Feltrinelli.
Sta alla persona stessa intuire se è in grado (se è capace e se lo sta facendo) di fruire degli aspetti positivi, oppure se è invischiata nelle caratteristiche svantaggianti al punto di rimanere immobile nella vita.
In questa seconda ipotesi, e nel caso sia presente una sofferenza soggettiva che continua per un certo periodo, è opportuno (non: 'è necessario') che la persona chieda aiuto psicologico, allo scopo di apprendere ad utilizzare le proprie risorse e minimizzare gli svantaggi.
A proposito di tale possibile risposta, Lei ci aveva avvertito preventivamente:
" .. e dire che ho bisogno di un aiuto psicologico non farebbe di certo scoprire l'acqua calda..."
Cosa dovremmo consigliarLe noi qui, Specialist* dell'area di Psicologia dove Lei ha scelto di. scrivere?
Forse un corso di bachata o di tango?
Forse una scuola di arrampicata?
Rappresentano certamente alternative possibili, e forse anche valide... Però, rivolgendosi all'area di psicologia, la persona che ci scrive sa che riceverà una risposta attinente all'area di psicologia; alle teorie, approcci, metodi, tecniche che la governano.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 07/12/2023.
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