Devo lasciarlo?

Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni, vi ho scritto poco fa circa il mio dubbio di essere omosessuale, classificato da 4 terapeuti come espressione di un disturbo ossessivo compulsivo.

Al contempo ho un ragazzo da 2 anni, conviviamo.
Ci siamo messi insieme dopo la morte del mio primo terapeuta, a cui ero molto legata.
Ora che ho superato il lutto mi rendo conto a mente lucida che non mi piace davvero, né fisicamente, ne caratterialmente (forse perché in realtà le diagnosi sono sbagliate e sono davvero lesbica?).
Al contempo non riesco a lasciarlo perché mi sembrerebbe la conferma delle mie più grandi paure (non amarlo ed essere lesbica) ma quando sto con lui provo come un senso di pesantezza.
Il mio psichiatra psicoterapeuta dice che non riesco a fruirne in quanto i miei disturbi (depressivo, borderline e disturbo bipolare 2) non mi permettono di godere di qualcosa che può rendermi felice.

Voi cosa ne pensate?

Grazie in anticipo
Ps per me è in parte dura resistere perché qualsiasi sia la ragione sto male
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

".. Il mio psichiatra psicoterapeuta dice che non riesco a fruirne in quanto i miei disturbi (depressivo, borderline e disturbo bipolare-2) non mi permettono di godere di qualcosa che può rendermi felice."

In linea generale il parere è altamente condivisibile.
In linea personale, cioè inerente alla Sua persona, lui la conosce bene; e dunque perchè dubitare delle sue affermazioni?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Perché è difficile credere ed un altro più di quanto si creda a quello che dice la testa secondo lei è davvero possibile che sia come dice il mio terapeuta? È possibile che con il tempo impari a fruirne? Un buon terapeuta si rende conto degli autentici sentimenti del paziente verso le persone principali della sua vita?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Un "buon terapeuta" conosce benissimo le distorsioni (cognitive e/o emozionali-affettive) che una certa patologia psichica comporta. E - conoscendo bene il/la paziente - riesce a 'leggerle' e decodificarle nel suo specifico funzionamento.
Facciamo un paragone: un buon oculista non si rende forse conto che l'occhio miope vede una realtà sfocata? E che NON è la realtà ad essere così, come sembra credere il/la paziente che non conosce/usa gli occhiali?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio tanto, spero di trovare una quadra per vivere la mia relazione serenamente
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Proseguendo il lavoro su di sè dovrebbe andare meglio.
Cari auguri!
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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