Quando suoceri e zie non hanno rapporti con il nipote

Buongiorno,
porgo un quesito che da anni non ha una risposta valida da parte degli interessati.

Sono sposata da 15 anni e un figlio di 13 anni, ci sono state molte incompressioni con mio marito nei primi anni, mi ha confessato che non voleva sposarsi perchè aveva paura delle responsabilità ma mi amava e non voleva perdermi, poi che non voleva figli ma a me diceva che 1 si (infatti ne abbiamo 1), ha avuto dipendenze da porno (ora seguito da una psicologa), non mi ha mai aiutato in casa, con il bambino...i suoi genitori mai presenti come nonni, idem le sorelle.

Nell'ultimo periodo ho chiesto spiegazioni ma senza risposta e lui mi ha detto che non sono mai piaciuta perchè non ho una laurea ma un diploma universitario in designer, i miei sono poveri e provengo da un quartiere popolare.
Ci sono rimasta malissimo, non me lo aveva detto per non farmi rimanere male...
Ora ho dei dubbi enormi su cosa dovrei fare, non sono nemmeno più sicura di questo matrimonio, se io e mio figlio staremo meglio da soli, o se piano piano le cose si sistemano.

Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Il suo consulto rappresenta quello strano caso in cui il titolo non va d'accordo col contenuto del consulto stesso.
"Quando suoceri e zie non hanno rapporti con il nipote": recita il titolo.
Ma interrogativi ben più sostanziosi riguardano però la genitorialità e la coppia:
".dubbi enormi su cosa dovrei fare,
.non sono nemmeno più sicura di questo matrimonio,
.se io e mio figlio staremo meglio da soli,
.o se piano piano le cose si sistemano."

Rispondo a questi ultimi punti.
.Dal suo consulto non si riesce a capire bene se le affermazioni pesanti che suo marito ha fatto nei Suoi confronti sono state pronunciate nel corso di liti tra voi, nè quando: recentemente? a suo tempo?
E nemmeno si capisce se quelle "incomprensioni con mio marito nei primi anni" sono poi cessate.

.Lei e Suo figlio non sarete mai "da sol*", considerato che il padre ha sempre il diritto di stare con il proprio figlio.

.".. pian piano le cose si sistemano"? 'Molto' piano, mi verrebbe proprio da osservare, considerato che sono trascorsi già .. 15 anni senza esiti apprezzabili (mi pare di capire).
E poi, "si sistemeranno" veramente? c'è un trend positivo costante che faccia ragionevolmente sperare in ciò?

Lei ci chiede un nostro parere professionale.
Eccolo:
Chiedete aiuto come coppia, al più presto. Il tempo passa velocemente; il figlio cresce, e tra 5-6 anni andrà via di casa per frequentare magari l'università.. e Voi cosa ne farete della vostra vita coniugale?

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno, mi scuso ma dalla fretta mi sono espressa male e in modo confuso.
Il risultato di questo malcontento si riversa anche su nostro figlio, i nonni e zii non lo cercano, non lo chiamano mai o invitano, nemmeno un msg a lui diretto. A me spiace molto. Premetto che è anche l'unico nipote. L'unico invito sarà a Natale e ovviamente lui rimane impacciato e non vorrebbe andare, dopotutto è un anno che non li vede (abitano a 10min di macchina da noi)
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Utente,

il suo consulto coinvolge più piani, a livelli differenti.

Nella distanza più prossima si colloca l'invito di Natale.
È noto che per molte persone le festività natalizie presentano uno stress, di cui i parenti sono la parte principale. Proprio a tale tematica sono dedicate queste due news significative:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/187-come-passare-un-natale-sereno.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8336-ansia-da-natale-tra-abbuffate-parenti-e-regali.html .
E dunque faccia in modo che il suo figlio non si senta lo sfortunato di turno, ma che rientri anche lui tra i molt* che - conclusa la prima infanzia - sentono la pesantezza del gioco delle parti natalizio e la sappia affrontare in maniera realistica con il vostro aiuto di persone psicologicamente adulte.

Su un piano più profondo si colloca quest'altro problema:
credo di capire che Lei attribuisca la scarsa frequentazione tra parenti - e dunque anche col nipote - al perdurante e pluriennale disaccordo della vostra coppia. Se così fosse, ecco un elemento in più per prendere in mano una situazione faticosa per voi "coppia romantica", ma anche per vostro figlio che con la "coppia genitoriale" si trova tutti i giorni a vivere.
Ma di questo ne ho già ampiamente parlato nella risposta precedente.

Ritengo di aver evidenziato alcuni degli elementi che rendono complesso il vostro problema, presentato in questo consulto.
Ora sta a lei rifletterci mettendo da parte ogni vittimismo. E forse, alla fin fine, decidere di chiedere aiuto.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/