Problemi sessuali con partner forse depresso
Premessa:
Salve, da circa 3 anni ho una storia con un ragazzo fantastico, condividiamo gli stessi interessi, principi e ideali.
Tutto perfetto, se non fosse per questa sua sensazione di vuoto e di insoddisfazione che lo segue dalla sua adolescenza.
Ci siamo anche lasciati perché lui era insicuro di tutto anche dei suoi sentimenti per me ed io non reggevo più un peso del genere.
Ci siamo rimessi insieme perché ci amavamo ancora, ma "a delle condizioni" tra queste c'era che lui iniziasse un percorso psicologico, io cerco di aiutarlo, per quanto mi sia possibile, perché chiaramente non voglio convertirmi in crocerossina, ma gli sto vicino.
Anche io avevo iniziato un percorso di terapia per sopportare meglio la situazione, e ha dato i suoi frutti.
Ora abbiamo smesso di andare da uno psicologo, io perché ho capito tanto e ho imparato a gestire i miei sentimenti da sola, lui perché non trova che quei 3 mesi di terapia gli siano stati utili.
Non sono uno specialista, ma in passato ho sofferto anche io di depressione e penso perciò che una sensazione di vuoto come quello che descrive il mio ragazzo vada analizzata attentamente.
Qual è il problema: da un po' di tempo a questa parte i nostri rapporti sessuali non sono sempre soddisfacenti, ne per me ne per lui, visto che perde l'erezione.
Chiaramente non è sempre così, ma agli inizi questa situazione non c'era.
Allora all'inizio ho iniziato ad avere mille dubbi "non gli piaccio abbastanza, non gli piaccio più, si è stancato" etc.
dubbi che poi gli ho esternato nell'ultimo rapporto chiedendogli se tutto andasse bene, se c'era qualcosa che non andava, se dopo 3 anni si era annoiato.
La sua prima risposta è stata "forse il mio corpo si è annoiato di fare sesso con te, ma io no.
" Mi ha un po' confuso come risposta ma ho mantenuto la calma.
Poi la conversazione, per qualche ragione si è spostata sui suoi sensi di colpa, la sua insoddisfazione per giungere a cosa?
Al vuoto, al non amore verso se stesso.
Anche qui ho mantenuto la calma, anche perché, in passato, spesso quando ha avuto dei momenti down, ha detto delle cose che poi non erano cose che realmente pensava, ma che nella confusione che ha in testa, si fondevano in ulteriore caos.
Però mi resta sempre un po' il dubbio... Mi vuole o non mi vuole?
Perde l'erezione perché la sua insoddisfazione gli crea problemi anche con me? non ha molti amici e non so come aiutare la nostra relazione.
Gli ho consigliato ancora la terapia, ma lui sembra poco convinto.
Che devo fare?
Salve, da circa 3 anni ho una storia con un ragazzo fantastico, condividiamo gli stessi interessi, principi e ideali.
Tutto perfetto, se non fosse per questa sua sensazione di vuoto e di insoddisfazione che lo segue dalla sua adolescenza.
Ci siamo anche lasciati perché lui era insicuro di tutto anche dei suoi sentimenti per me ed io non reggevo più un peso del genere.
Ci siamo rimessi insieme perché ci amavamo ancora, ma "a delle condizioni" tra queste c'era che lui iniziasse un percorso psicologico, io cerco di aiutarlo, per quanto mi sia possibile, perché chiaramente non voglio convertirmi in crocerossina, ma gli sto vicino.
Anche io avevo iniziato un percorso di terapia per sopportare meglio la situazione, e ha dato i suoi frutti.
Ora abbiamo smesso di andare da uno psicologo, io perché ho capito tanto e ho imparato a gestire i miei sentimenti da sola, lui perché non trova che quei 3 mesi di terapia gli siano stati utili.
Non sono uno specialista, ma in passato ho sofferto anche io di depressione e penso perciò che una sensazione di vuoto come quello che descrive il mio ragazzo vada analizzata attentamente.
Qual è il problema: da un po' di tempo a questa parte i nostri rapporti sessuali non sono sempre soddisfacenti, ne per me ne per lui, visto che perde l'erezione.
Chiaramente non è sempre così, ma agli inizi questa situazione non c'era.
Allora all'inizio ho iniziato ad avere mille dubbi "non gli piaccio abbastanza, non gli piaccio più, si è stancato" etc.
dubbi che poi gli ho esternato nell'ultimo rapporto chiedendogli se tutto andasse bene, se c'era qualcosa che non andava, se dopo 3 anni si era annoiato.
La sua prima risposta è stata "forse il mio corpo si è annoiato di fare sesso con te, ma io no.
" Mi ha un po' confuso come risposta ma ho mantenuto la calma.
Poi la conversazione, per qualche ragione si è spostata sui suoi sensi di colpa, la sua insoddisfazione per giungere a cosa?
Al vuoto, al non amore verso se stesso.
Anche qui ho mantenuto la calma, anche perché, in passato, spesso quando ha avuto dei momenti down, ha detto delle cose che poi non erano cose che realmente pensava, ma che nella confusione che ha in testa, si fondevano in ulteriore caos.
Però mi resta sempre un po' il dubbio... Mi vuole o non mi vuole?
Perde l'erezione perché la sua insoddisfazione gli crea problemi anche con me? non ha molti amici e non so come aiutare la nostra relazione.
Gli ho consigliato ancora la terapia, ma lui sembra poco convinto.
Che devo fare?
[#1]
Gentile utente,
certo a distanza, e tanto più su una persona che non è l* scrivente, è impossibile dare risposta alla sua domanda: "Perde l'erezione perché "
In generale, ci sono dei fattori relazionali, che Lei esprime così: "Mi vuole o non mi vuole?"
Ma anche elementi personali, ad es. legati alla depressione, sempre che gli sia stata diagnosticata da un* specialista.
Se lui è "poco convinto della terapia", che sia lui a proporre una alternativa efficace.
MIO DUBBIO:
non è che per caso frequentiate entramb* lo stesso Psicologo? che, oltretutto, per curare deve essere anche psicoterapeuta?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
certo a distanza, e tanto più su una persona che non è l* scrivente, è impossibile dare risposta alla sua domanda: "Perde l'erezione perché "
In generale, ci sono dei fattori relazionali, che Lei esprime così: "Mi vuole o non mi vuole?"
Ma anche elementi personali, ad es. legati alla depressione, sempre che gli sia stata diagnosticata da un* specialista.
Se lui è "poco convinto della terapia", che sia lui a proporre una alternativa efficace.
MIO DUBBIO:
non è che per caso frequentiate entramb* lo stesso Psicologo? che, oltretutto, per curare deve essere anche psicoterapeuta?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 01/12/2023.
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