Voglia di studiare ed acculturarsi ma nessuna voglia di fare l'università
Ciao a tutti, la domanda sta tutta nel titolo ma cerco di sviscerare quello che sento più nel profondo.
La premessa che faccio è che sento di aver vissuto da sempre uno stato di profonda malinconia alternata a frivoli momenti di felicità, quindi qualsiasi cosa io facessi non riuscivo a godermi nulla.
Ho parlato un po di questa situazione nel consulto precedente e come immaginavo ho avuto risposte che mi aspettavo, ossia di sintomi depressivi ma nascosti, ossia non così evidenti da poter pensare di avere una depressione maggiore, bensì una depressione più "nascosta" chiamiamola così.
Tolta questa premessa, io ricordo che negli anni scolastici non andavo male, certo non ero uno studente modello, ma non sono mai stato bocciato e non ho mai avuto un debito.
In quei tempi non mi rendevo conto di quanto fosse importante studiare e diciamo che lo facevo più per diplomarmi piuttosto che per la bellezza dello studio.
Iniziai quindi successivamente una facoltà universitaria di tipo scientifico, che pensavo potesse andar bene per me, ma così non è stato, e sono stato anni senza rendermi conto di ciò che facevo, e forse l'idea di essere in un percorso di studi mi faceva sentire "protetto" dai problemi, ma la verità è che non riuscivo proprio a studiare, perché infondo non trovavo interessante ciò che studiavo.
Oggi, a 25 anni, a distanza di qualche anno, posso dirvi che ho una mente più leggera da quel punto di vista, quindi la mia voglia di studiare ed acculturarmi è tanta, ma non riesco in primis ad immaginarmi di fare l'università perché odio a prescindere studiare per un "fine" (quindi esami e poi laurea) e poi perché realmente non ho nulla che realmente mi appassiona, ad esempio mi piace il mondo della psicologia ma non mi sognerei mai di stare lì ad ascoltare i problemi altrui da quel punto di vista, ma questo vale anche per altre cose.
Quindi quello che mi fa stare male ora è vedere persone come me che studiano e si specializzano in qualcosa, mentre io mi sento stupido a crearmi una cultura e non poterla mettere nel pratico sia ora che in futuro, perché è vero che avere una cultura va bene a prescindere, ma se leggo libri e libri e poi finisco per fare il lavapiatti in pizzeria che senso ha?
(con tutto il rispetto per quei lavoratori).
In conclusione vi dico, ho già scelto la città in cui andrò ad abitare, dovrei solo trovare un lavoro adatto alle mie caratteristiche, però non voglio che questa cosa mi faccia stare male anche in futuro, per cui non so come gestire questa cosa.
Ho paura di arrivare al punto in cui mi rendo conto di aver sbagliato tutto e non poter fare più nulla.
La premessa che faccio è che sento di aver vissuto da sempre uno stato di profonda malinconia alternata a frivoli momenti di felicità, quindi qualsiasi cosa io facessi non riuscivo a godermi nulla.
Ho parlato un po di questa situazione nel consulto precedente e come immaginavo ho avuto risposte che mi aspettavo, ossia di sintomi depressivi ma nascosti, ossia non così evidenti da poter pensare di avere una depressione maggiore, bensì una depressione più "nascosta" chiamiamola così.
Tolta questa premessa, io ricordo che negli anni scolastici non andavo male, certo non ero uno studente modello, ma non sono mai stato bocciato e non ho mai avuto un debito.
In quei tempi non mi rendevo conto di quanto fosse importante studiare e diciamo che lo facevo più per diplomarmi piuttosto che per la bellezza dello studio.
Iniziai quindi successivamente una facoltà universitaria di tipo scientifico, che pensavo potesse andar bene per me, ma così non è stato, e sono stato anni senza rendermi conto di ciò che facevo, e forse l'idea di essere in un percorso di studi mi faceva sentire "protetto" dai problemi, ma la verità è che non riuscivo proprio a studiare, perché infondo non trovavo interessante ciò che studiavo.
Oggi, a 25 anni, a distanza di qualche anno, posso dirvi che ho una mente più leggera da quel punto di vista, quindi la mia voglia di studiare ed acculturarmi è tanta, ma non riesco in primis ad immaginarmi di fare l'università perché odio a prescindere studiare per un "fine" (quindi esami e poi laurea) e poi perché realmente non ho nulla che realmente mi appassiona, ad esempio mi piace il mondo della psicologia ma non mi sognerei mai di stare lì ad ascoltare i problemi altrui da quel punto di vista, ma questo vale anche per altre cose.
Quindi quello che mi fa stare male ora è vedere persone come me che studiano e si specializzano in qualcosa, mentre io mi sento stupido a crearmi una cultura e non poterla mettere nel pratico sia ora che in futuro, perché è vero che avere una cultura va bene a prescindere, ma se leggo libri e libri e poi finisco per fare il lavapiatti in pizzeria che senso ha?
(con tutto il rispetto per quei lavoratori).
In conclusione vi dico, ho già scelto la città in cui andrò ad abitare, dovrei solo trovare un lavoro adatto alle mie caratteristiche, però non voglio che questa cosa mi faccia stare male anche in futuro, per cui non so come gestire questa cosa.
Ho paura di arrivare al punto in cui mi rendo conto di aver sbagliato tutto e non poter fare più nulla.
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"Ho paura di arrivare al punto in cui mi rendo conto di aver sbagliato tutto e non poter fare più nulla".
Ha già "sbagliato tutto" qui su Medicitalia: ha riaperto un consulto sulla stessa tematica del precedente non ancora chiuso, il che è proibito dalle nostre linee-guida.
Come le ho già scritto, lei potrebbe avere una forma di DEPRESSIONE (che è una malattia mentale grave anche quando si presenta con sintomi lievi) e mostra anche i sintomi di un'altra patologia mentale.
Se non vuole curarsi, continui pure così.
Auguri.
Ha già "sbagliato tutto" qui su Medicitalia: ha riaperto un consulto sulla stessa tematica del precedente non ancora chiuso, il che è proibito dalle nostre linee-guida.
Come le ho già scritto, lei potrebbe avere una forma di DEPRESSIONE (che è una malattia mentale grave anche quando si presenta con sintomi lievi) e mostra anche i sintomi di un'altra patologia mentale.
Se non vuole curarsi, continui pure così.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 24/11/2023.
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