Depressione e fragilità

Salve. Sono un ragazzo di 30 anni. Cercherò di essere il più preciso possibile senza tralasciare alcun aspetto. Il mio problema è sostanzialmente il seguente: il mio umore dipende dall'atteggiamento che altre persone hanno nei miei confronti. Se noto da parte loro un certo distacco, penso certamente senza ragione, che loro possano avercela con me. La mia reazione è una depressione fortissima (sono in cura psicofarmacologica dal 2000 sia per depressione che per attacchi di panico). Cerco allora di inventarmi qualsiasi scusa per entrare in contatto con loro al più presto possible perchè la mia "sete" di conoscere l'esistenza o meno di qualche forma di "arrabbiatura" nei miei confronti sia reale o immotivata. Tutto ciò instaura un meccanismo a catena che mi porta (nel caso in cui ad esempio sia venerdì e non possa rivedere quella persona fino a lunedì) ad annullarmi per giornate intere. Sdraiato sul letto a rimurginare rimurginare rimurginare. Senza ovviamente tirare fuori conclusioni. E così mi sto annientando. Non riesco a trovare più piacere, entusiasmo, vitalità nelle cose di ogni giorno. L'immediato futuro delle mie giornate è strettamente connesso all'umore e all'atteggiamento nei miei confronti di chi mi sta attorno. Non riesco più a vivere in questa situazione. Mi sento oppresso e "pilotato" da qualcuno che non sono io.
Faccio un esempio: venerdì scorso il mio responsabile mi ha rimproverato per ciò che io ritenevo un'ingiustizia. Ho ingoiato senza rispondere perchè sapevo che reagendo avrei potuto scatenare il putiferio. Ma subito dopo e fino al rientro al lavoro sono caduto in una depressione profonda. Sono troppo fragile. E penso al suicidio sempre più frequentemente. So che quando il mio cuore non riuscirà a reggere l'ennesima delusione i miei psicofarmaci diventeranno l'arma del mio suicidio. Help!
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
in primo luogo mi sembra di notare che il set di psicofarmaci che lei sta prendendo non riesce a gestire pienamente l'umore e tantomeno l'ideazione suicidaria, due sintomi depressivi importanti, per cui la prima cosa che le consiglio è quella di rivolgersi con sollecitudine a chi le ha prescritto la terapia (e spero sia uno psichiatra) dicendo le stesse cose che ha scritto a noi.

La farmacoterapia in questi casi va monitorata periodicamente assieme allo specialista, che deciderà le eventuali modifiche da apportarvi, ma il tutto ha come obiettivo il raggiungimento di un equilibrio accettabile.

In secondo luogo, ma non per ordine di importanza, sarebbe indicata nel suo caso l'associazione di una psicoterapia (ad indirizzo cognitivo-comportamentale, vista la presenza di attacchi di panico) che le insegni a gestire le difficoltà sociali da lei descritte, ma soprattutto che identifichi le cause che la portano ad avere i sintomi ansioso-depressivi, identificazione che il farmaco da solo non può fare.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
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Dr.ssa Chiara Cimbro Psicologo, Psicoterapeuta 124 3
Gentile utente,
concordo con quanto espresso dal collega.
Credo sia necessaria una rivesione della terapia farmacologica e un monitoraggio mensile.
Per quanto riguarda la psicoterapia cognitivo-comportamentale, se ha bisogno di informazioni o nominativi di terapeuti nella sua regione, mi scriva all'indirizzo:
chiacimbro@libero.it

Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro

Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta

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Dr.ssa Sonia Cannistraro Psicologo 5
Caro Utente,
in questa sua richiesta di consulto si è preposto di essere il più preciso possibile e, penso che ci sia riuscito. Ci ha fatto ben capire quanto sia forte il suo malessere che, come ha ben detto, le sta “pilotando” l’esistenza. Il suo disagio ha affiancato il suo cammino di vita già da diversi anni, e lei ha ben chiaro che restando “appallottolato” su se stesso e sui suoi ragionamenti, non è riuscito, usando le sue stesse parole … a tirare fuori conclusioni, che le potessero fornire soluzioni e o miglioramenti. Tutto questo la sta allontanando da un’aspettativa e da una qualità di vita che un ragazzo giovane come lei deve rincorrere e attendersi. Lei ha una buona capacità nel definire e nel definirsi, evidentemente c’è in lei anche tanta resistenza e tenacia, considerando che va avanti già da molto tempo con un disagio che le sta corrodendo l’animo. Non so perché lei non abbia mai iniziato un percorso psicoterapeutico. Così come è riuscito a chiedere questo consulto, provi ora a raccogliere un po’ di energia e di impegno per cercare uno/a psicoterapeuta, con cui riesaminare la terapia farmacologia che, come le hanno già fatto presente i miei colleghi sembra non averla aiutata a gestire tutto il suo problema.

Un caro saluto
Dr. Sonia Cannistraro

Dr.ssa Sonia Cannistraro
s_cannistraro@hotmail.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2006 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente
Non ho molto da aggiungere a quanto espresso dai colleghi.Mi auguro che queste brevi nostre considerazioni risuonino come accoglienza della sua richiesta di aiuto.
Questo però è solo il primo passo. Qualche strada le è stata forse resa più visibile. A lei adesso cogliere questa opportunità!

Cordialmente

Dott. Marco Santachiara
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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
la prima impresssione è che occorra un reset immediato dell 'impostazione terapeutica.
Ciò significa una revisone della terapia farmacologica (che è sicuramente la necessità più urgente) per ottenre una stabilizzazione del tono dell'umore, un'approfondimento psicodiagnostico visti i recenti sviluppi e il quadro sintomatologico composito (che sembra andare oltre i sintomi ansioso-depressivi) e l'inizio a breve termine di un percorso psicoterapeutico adeguato che agisca a più livelli.
Non sia sfiduciato circa le reali possibilità di miglioramento, è chiaro però che non può lasciare che la situazione prosegua immutata ancora per molto, agisca tempestivamente.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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